Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittura”?
Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittura”?
In 2Pt 3:16 leggiamo:
“Così egli [Paolo] fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture [τὰς λοιπὰς γραφὰς, tàs loipàs grafàs], per loro propria rovina.”
Nelle Scritture Greche αἱ γραφαί (ai grafài) sono sempre “le Scritture”, ossia il Tanàch, e lo stesso vale per la forma singolare ἡ γραφή, che può indicare una singola scrittura (un versetto o dei versetti) o tutta la Scrittura, cioè il Tanàch. Il problema che qui si pone, secondo me, è che Paolo non ha mai preteso che i suoi scritti facessero parte della Scrittura, ossia del canone biblico cristiano, perché 1. ai suoi tempi “le Scritture” o “la Scrittura” erano esclusivamente il Tanàch, la Bibbia ebraica (e infatti, quando Paolo fa riferimento alla Scrittura, indica sempre la Bibbia ebraica, e non certo le sue lettere), 2. il canone delle Scritture Greche non era ancora stato stabilito ufficialmente al suo tempo (anche se le lettere di Paolo circolavano nella comunità), per cui non si poteva parlare dei testi greci come di “Scrittura”, 3. Pietro era contemporaneo di Paolo e non avrebbe certo potuto considerare le sue lettere come parte della Scrittura, se neppure Paolo lo faceva e se a quel tempo la Scrittura era solo quella Ebraica.
Non è possibile pensare che tàs loipàs grafàs possa indicare “gli altri scritti” di Paolo, poiché poco prima è già detto che si sta parlando di “tutte le sue lettere”, né si può pensare che si faccia riferimento ad altri scritti generici, la cui identità non è dichiarata. Se l’autore presenta gli scritti di Paolo come parte integrante delle Scritture, e se Pietro certamente era contemporaneo di Paolo e morì intorno al 60-65, è possibile pensare che questo scritto non sia genuino ma originante da una produzione più tarda? Sul Frammento Muratoriano, se ben ricordo, è discusso, e molti padri della Chiesa non accettavano 2Pt come originale pietrino.
“Così egli [Paolo] fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture [τὰς λοιπὰς γραφὰς, tàs loipàs grafàs], per loro propria rovina.”
Nelle Scritture Greche αἱ γραφαί (ai grafài) sono sempre “le Scritture”, ossia il Tanàch, e lo stesso vale per la forma singolare ἡ γραφή, che può indicare una singola scrittura (un versetto o dei versetti) o tutta la Scrittura, cioè il Tanàch. Il problema che qui si pone, secondo me, è che Paolo non ha mai preteso che i suoi scritti facessero parte della Scrittura, ossia del canone biblico cristiano, perché 1. ai suoi tempi “le Scritture” o “la Scrittura” erano esclusivamente il Tanàch, la Bibbia ebraica (e infatti, quando Paolo fa riferimento alla Scrittura, indica sempre la Bibbia ebraica, e non certo le sue lettere), 2. il canone delle Scritture Greche non era ancora stato stabilito ufficialmente al suo tempo (anche se le lettere di Paolo circolavano nella comunità), per cui non si poteva parlare dei testi greci come di “Scrittura”, 3. Pietro era contemporaneo di Paolo e non avrebbe certo potuto considerare le sue lettere come parte della Scrittura, se neppure Paolo lo faceva e se a quel tempo la Scrittura era solo quella Ebraica.
Non è possibile pensare che tàs loipàs grafàs possa indicare “gli altri scritti” di Paolo, poiché poco prima è già detto che si sta parlando di “tutte le sue lettere”, né si può pensare che si faccia riferimento ad altri scritti generici, la cui identità non è dichiarata. Se l’autore presenta gli scritti di Paolo come parte integrante delle Scritture, e se Pietro certamente era contemporaneo di Paolo e morì intorno al 60-65, è possibile pensare che questo scritto non sia genuino ma originante da una produzione più tarda? Sul Frammento Muratoriano, se ben ricordo, è discusso, e molti padri della Chiesa non accettavano 2Pt come originale pietrino.
Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur
Dalila ha scritto:Su 2Pt hai letto il mio post?
Si ho letto e quindi? A questo punto non dovremmo tenere in considerazione neanche la lettera di Giacomo, 2 e 3 di Giovanni e Giuda, perchè anche loro sono incerte sul canone del Nuovo Testamento. E che dire della lettera agli Ebrei che veniva accettata dalla chiesa orientale e respinta da quella occidentale, mentre per Apocalisse di Giovanni succedeva l´opposto, accettata dalla chiesa orientale e rifiutata da quella occidentale. Uno non sa più che pensare.
bgaluppi ha scritto:Io ho posto un quesito preciso e credo ben argomentato. Siccome quella lettera è dibattuta sin dagli albori della comunità, e lo è oggi, non credo sia sbagliato valutarne i contenuti al fine della discussione biblica. Va accettata per forza come canonica, perché non sta a noi decidere, ma che succederebbe se un giorno la chiesa cattolica, assieme alla maggioranza degli studiosi, la escludesse dal canone? Ipotesi assurda, lo so. Anche le lettere pastorali sono molto dibattute. Io credo che, finché fanno parte della Bibbia, devono essere discusse su un forum di discussione biblica. Però bisogna sempre valutare attentamente i contenuti, perché di falsi, al tempo degli apostoli, ne giravano a iosa. Il bello della discussione biblica sono anche queste tematiche, non bisogna certo aver paura di affrontarle. Poi aprirò anche una discussione sulle lettere pastorali, credo che in ogni caso sarebbe molto costruttiva.
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Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur
Ciao Antonio, tempo permettendo nel weekend, mi riservo di approfondire questo argomento molto interessante, vediamo facendo ricerche cosa ne viene fuori!
Se hai gia qualcosa esponi pure che ti seguo con interesse.
Se hai gia qualcosa esponi pure che ti seguo con interesse.
Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur
Buongiorno a tutti
Caro Antonio ho accolto il tuo invito a ragionare sull'argomento.
La domanda è "Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero "Scrittura?"
La risposta è chiaramente no, in quanto in quei tempi, nessuno dei due sapeva che le loro lettere, sarebbe state un ampliamento della Scrittura stessa. Per cui quando Pietro usa la parola nel brano che citi, probabilmente usa "Scrittura" per riferirsi a un insieme specifico di scritti considerati considerati sacri dagli ebrei, (in quanto lui stesso era ebreo e non seguiva di certo la bibbia cristiana). Le lettere di Paolo sono tipi particolari di scrittura, in quel tempo non facevano ancora parte della Scrittura. Secondo il mio punto di vista, le lettere scritte da Paolo, erano solo lettere, scritte ad un particolare gruppo in un luogo particolare e in un momento particolare. Ad esempio la lettera scritta alla Chiesa di Efeso o a quella di Corinto. Penso che Paolo stava semplicemente scrivendo una lettera e non necessariamente un testo sacro. Lui voleva solo comunicare un pensiero, un avvertimento, un insegnamento. Il problema è stato nel mentre.Cioè dopo la scoperta di queste lettere, alcuni uomini hanno ritenuto che fossero utili per tutte le chiese, così hanno introdotto le stesse nella sacra Scrittura. Ora io credo inoltre che Pietro cerca di farci capire, che così come alcune delle Scritture Ebraiche sono difficili da capire, così anche gli scritti (lettere) di Paolo.

Caro Antonio ho accolto il tuo invito a ragionare sull'argomento.
La domanda è "Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero "Scrittura?"
La risposta è chiaramente no, in quanto in quei tempi, nessuno dei due sapeva che le loro lettere, sarebbe state un ampliamento della Scrittura stessa. Per cui quando Pietro usa la parola nel brano che citi, probabilmente usa "Scrittura" per riferirsi a un insieme specifico di scritti considerati considerati sacri dagli ebrei, (in quanto lui stesso era ebreo e non seguiva di certo la bibbia cristiana). Le lettere di Paolo sono tipi particolari di scrittura, in quel tempo non facevano ancora parte della Scrittura. Secondo il mio punto di vista, le lettere scritte da Paolo, erano solo lettere, scritte ad un particolare gruppo in un luogo particolare e in un momento particolare. Ad esempio la lettera scritta alla Chiesa di Efeso o a quella di Corinto. Penso che Paolo stava semplicemente scrivendo una lettera e non necessariamente un testo sacro. Lui voleva solo comunicare un pensiero, un avvertimento, un insegnamento. Il problema è stato nel mentre.Cioè dopo la scoperta di queste lettere, alcuni uomini hanno ritenuto che fossero utili per tutte le chiese, così hanno introdotto le stesse nella sacra Scrittura. Ora io credo inoltre che Pietro cerca di farci capire, che così come alcune delle Scritture Ebraiche sono difficili da capire, così anche gli scritti (lettere) di Paolo.
Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur
Grazie Lucry di aver accolto il mio invito. Sono certamente d'accordo con te sul fatto che Pietro non potesse considerare le lettere paoline come Scrittura. Però, dalle sue parole traspare il contrario e questo ha dato adito a molti studiosi di considerare la seconda lettera di Pietro come uno scritto molto posteriore al tempo di Paolo:
“Così egli [Paolo] fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture [τὰς λοιπὰς γραφὰς, tàs loipàs grafàs], per loro propria rovina.”
Il termine greco, soprattutto se in presenza di articolo e se non diversamente specificato dal contesto, fa sempre riferimento alla Scrittura o alle Scritture, intese come il Tanàch. Quindi, dicendo che certe persone travisano le lettere di Paolo "insieme alle altre Scritture", darebbe a intendere che le lettere di Paolo erano considerate canoniche dallo scrittore. Se così fosse, questa lettera di Pietro sarebbe databile ad un tempo corrispondente alla metà del II secolo circa.
“Così egli [Paolo] fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture [τὰς λοιπὰς γραφὰς, tàs loipàs grafàs], per loro propria rovina.”
Il termine greco, soprattutto se in presenza di articolo e se non diversamente specificato dal contesto, fa sempre riferimento alla Scrittura o alle Scritture, intese come il Tanàch. Quindi, dicendo che certe persone travisano le lettere di Paolo "insieme alle altre Scritture", darebbe a intendere che le lettere di Paolo erano considerate canoniche dallo scrittore. Se così fosse, questa lettera di Pietro sarebbe databile ad un tempo corrispondente alla metà del II secolo circa.
Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur
Ciao Antonio,
Ho letto e riletto il tuo commento. Io penso che la cosa da chiarire sia "Quindi, dicendo che certe persone travisano le lettere di Paolo "insieme alle altre Scritture", darebbe a intendere che le lettere di Paolo erano considerate canoniche dallo scrittore."
Non è travisano le lettere di Paolo INSIEME alle altre scritture, ma le travisano COME alcune scritture. Al tempo, Pietro diceva a chi leggeva le lettere di Paolo, di stare attenti, perchè parti delle sue epistole potevano essere difficili da comprendere, proprio come potevano essere di difficile interpretazione alcune Scritture.
Ho letto e riletto il tuo commento. Io penso che la cosa da chiarire sia "Quindi, dicendo che certe persone travisano le lettere di Paolo "insieme alle altre Scritture", darebbe a intendere che le lettere di Paolo erano considerate canoniche dallo scrittore."
Non è travisano le lettere di Paolo INSIEME alle altre scritture, ma le travisano COME alcune scritture. Al tempo, Pietro diceva a chi leggeva le lettere di Paolo, di stare attenti, perchè parti delle sue epistole potevano essere difficili da comprendere, proprio come potevano essere di difficile interpretazione alcune Scritture.
Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur
“Così egli [Paolo] fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, AL PARI altre Scritture [τὰς λοιπὰς γραφὰς, tàs loipàs grafàs], per loro propria rovina.”
AL PARI si intende "come" oppure "allo stesso modo di"
AL PARI si intende "come" oppure "allo stesso modo di"
Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur
Non è esattamente così, Lucry, perché il testo ha ὡς καὶ τὰς λοιπὰς γραφὰς, che tradotto letteralmente vuol dire "come anche le restanti Scritture". L'aggettivo λοιπός (loipòs) significa "il resto", "il rimanente", non "alcuno", "qualche".
Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur
Allora dobbiamo riformulare la frase dicendo che le lettere scritte da Paolo, sono difficili da interpretare come lo è la Scrittura. Io sono certa che nè Pietro e nemmeno Paolo pensassero minimamente che le loro lettere facessero parte della Scrittura. Perchè entrambi sapevano bene che l'unica Scrittura da considerare sacra e degna di nota era il Tenach. Di conseguenza, il ragionamento più giusto e logico da fare è che Pietro stava solo paragonando le lettere di Paolo alla Scrittura. Dicendo che le stesse sono di difficile interpretazione, proprio come il Tenach. Se ci facciamo caso, nel versetto non indica, che siano difficili per tutti, ma solo per gli ignoranti e gli instabili.
Re: Pietro pensava che le lettere di Paolo fossero “Scrittur
Ho pensato che possiamo essere indotti a pensare alle lettere, perchè il versetto ci dice altre Scritture. Se non ricordo male, ho letto uno studio, dove si diceva che gli ebrei per Scritture non intendevano un libro, perchè in effetti, gli Scritti della legge sono su pergamene. Potrebbe essere il plurale a indicarci una sbagliata interpretazione. In quanto altre Scritture possono essere le pergamene che compongono il Tenach.