I due ulivi

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Gianni
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Re: I due ulivi

Messaggio da Gianni »

Janira, e se la Casa di Israele fosse costituita proprio dai pagani?
Janira
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Re: I due ulivi

Messaggio da Janira »

Sicuramente la maggior parte saranno pagani, nel senso di non circoncisi. Quindi per me la distinzione tra promesse spirituali e fisiche non sussiste, anche se tra i convertiti alla fede di Yeshua dovesse esserci qualche pagano non discendente della casa di Israele. Prendiamo ad esempio i galati: se è vero che erano una popolazione di origine celtica, non discendevano da Israele; hanno ereditato la promessa della terra convertendosi a Yeshua e al dio di Abramo ?
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Gianni
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Re: I due ulivi

Messaggio da Gianni »

Giusta ed interessante osservazione la tua, Janira.
Noi possiamo avere solo due certezze. Riguardo a Dio, una certezza teologica: "Il Signore conosce quelli che sono suoi" (2Tm 2:19); riguardo a noi, una certezza filosofica: sappiamo di non sapere.

Possiamo così meglio comprendere Paolo che, dopo aver spiegato che "un indurimento si è prodotto in una parte d'Israele, finché non sia entrata la totalità degli stranieri" e così "tutto Israele sarà salvato" (Rm 11:25,26), erompe in una commossa gratitudine: "Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie!". - V. 33.
Janira
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Re: I due ulivi

Messaggio da Janira »

Gioite nel SIGNORE, giusti,e lodate il suo santo nome! Salmi 97:12 ;)
ilvigilante
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Re: I due ulivi

Messaggio da ilvigilante »

Brava Janira
e di Gianni condivido tutto, anche la certezza di non sapere.
Da tempo ho fatto mio questo tema di Paolo che mi ha aperto a un nuovo modo di guardare alle Sacre Scritture e al loro significato.
Una cosa però è certa:
Che gli stranieri rappresentino i pagani o l'israele perduto fra le nazioni o entrambi, lunica certezza è che il Popolo di Dio rimane comunque Israele rappresentato dalla radice dell'Ulivo.
La bellissima espressione di Paolo in Rm 11:25-26 che appropriatamente riporta Gianni è il culmine del nostro non sapere, tanto più che lo stesso Paolo, con quella espressione, lascia intendere che neanche lui stesso ha compreso appieno ciò che lui stesso ha scritto nella sua mirabile esposizione.
Questo prova la certezza dell'ispirazione del suo scritto.
Pertanto, essendo sempre Israele il popolo eletto di Dio, dobbiamo prestare molta attenzione a non macchiarci mai di azioni antisemite che ci porrebbero in una condizione di sicuro sfavore agli occhi di Dio e potremmo toccare "la pupilla del suo occhio"

Un caro saluto
Dalila
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Re: I due ulivi

Messaggio da Dalila »

E se alla fine ne uscisse fuori che l´israele di cui si parla è spirituale? Non ho la certezza, però stando alle tante Scritture che leggo, spesso mi sorge questo dubbio.

"e ho avvertito solennemente Giudei e Greci di ravvedersi davanti a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù Cristo" Atti 20:21. Non si fanno distinzioni, il giudeo è trattato allo stesso modo del pagano. Questo mi fa capire che per Dio non ci sono più riguardi per israele carnale. Ora come tutti gli altri, se Israele vuole il Suo favore, deve accettare Gesù.

"Su quanti cammineranno secondo questa regola siano pace e misericordia, e così siano sull'Israele di Dio" Gal 6:16. Qui per Israele di Dio è riferito a quella spirituale.

"Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono disperse nel mondo: salute" Gc 1:1. Vale lo stesso discorso, le dodici tribù é inteso spiritualmente.

"Fratelli, ascoltatemi: Simone ha riferito come Dio all'inizio ha voluto scegliersi tra gli stranieri un popolo consacrato al suo nome. E con ciò si accordano le parole dei profeti, come sta scritto: Dopo queste cose ritornerò e ricostruirò la tenda di Davide, che è caduta; e restaurerò le sue rovine, e la rimetterò in piedi, affinché il rimanente degli uomini e tutte le nazioni, su cui è invocato il mio nome, cerchino il Signore, dice il Signore che fa queste cose, a lui note fin dall'eternità". Perciò io ritengo che non si debba turbare gli stranieri che si convertono a Dio" At 15:14-19.

Qui dice che la ricostruzione della tenda di Davide avviene non per Israele carnale, ma spirituale. Si comprende questo perchè dice che dagli stranieri avrebbe ricavato un popolo consacrato al Suo nome, e conclude dicendo che gli stranieri che si convertono a Dio non devono essere turbati con le usanze ebraiche. Quindi é da questi stranieri che avrebbe eretto la tenda di Davide e sono questi che formeranno il numero da aggiungere per formare l´Israele salvata di cui parla Paolo in Rm 11:25-26.

Questo capisco da queste Scritture, anche se, come ho già detto, non sono sicura perchè non ho mai avuto interessi ad approfondire su questo argomento.
Janira
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Re: I due ulivi

Messaggio da Janira »

Io credo che i versetti ispiratori di questo post siano la risposta sia al tuo dubbio, sia a tutti quelli che credono che la chiesa di Yeshua sia una cosa diversa da Israele.
L'Ulivo domestico è l'Israele di cui parlano le scritture Ebraiche, il popolo eletto discendente da Abramo, Isacco e Giacobbe. Paolo dice che da questo albero, quindi dal popolo eletto, alcuni rami sono stati tagliati momentaneamente, e allo stesso tempo dell'ulivo selvatico sono stati innestati in quello domestico, che è lì, vivo e sano come prima. Non c'è un nuovo popolo eletto, i gentili ora fanno parte di Israele se credono in Yeshua.
ilvigilante
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Re: I due ulivi

Messaggio da ilvigilante »

L'Israele spirituale è un'invenzione del direttivo dei TdG cui si arrogano la presunzione di esclusiva appartenenza
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