Io e il Padre siamo una cosa sola»" (Gv 10,30)

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bgaluppi
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Re: Io e il Padre siamo una cosa sola»" (Gv 10,30)

Messaggio da bgaluppi »

Fu accusato di essersi fatto uguale a Yhwh.
Lui non si fece mai uguale a Dio, era chi lo accusava che sosteneva che lo facesse (“tu che sei uomo ti fai Dio”); ma abbiamo visto come il suo intento non fosse affatto quello di “farsi Dio”, perché nell’unità sono inclusi anche i credenti. Se con le sue parole avesse davvero voluto fare intendere di "essere Dio", allora avrebbero fatto bene a condannarlo per apostasia, e per bestemmia, secondo la Torah
Ma davanti al sinedrio non si parlò mai di accusa di stregoneria
“Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Egli ha Belzebù, e scaccia i demòni con l'aiuto del principe dei demòni».” (Mr 3:22). L’accusa di stregoneria era l’unico modo per non dover ammettere che le sue guarigioni fossero opera di Dio. Era una delle varie accuse di apostasia.

Comunque, Yeshùa fu ritenuto un falso profeta, un apostata, infatti non fu accettato come messia, mentre altri che non facevano miracoli furono accettati (uno fu “il figlio della stella).
Liberocredente
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Re: Io e il Padre siamo una cosa sola»" (Gv 10,30)

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Quando fu portato al sinedrio non si parlò di stregoneria. Questo è chiaro.

Se era ritenuto un falso profeta è perché sexondo loro Gesu si equiparava a Dio e perché violava il sabato. Non per una falsa previsione. Si può essere accusati di essere falsi profeti per vari motivi, ma Gesu fu accusato principalmente per idolatria e violazione del Sabato. Quando Gesu compiva miracoli non cercarono mai di lapidarlo come invece accade ad esempio in Giovanni 8 o Giovanni 10.
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bgaluppi
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Re: Io e il Padre siamo una cosa sola»" (Gv 10,30)

Messaggio da bgaluppi »

Quello che dici è giusto. Ma lo accusavano anche di stregoneria. Ti ho indicato il versetto in cui dicevano che scacciasse i demòni tramite invocazione di demòni. Dicevano anche che fosse posseduto da uno spirito immondo (Mr 3:30).

Esistono anche testi ebraici scritti in tono ironico che descrivono Yeshùa come uno che aveva appreso le arti magiche e faceva credere di essere un profeta. Questi racconti furono scritti sulla base di storie che circolavano.
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Re: Io e il Padre siamo una cosa sola»" (Gv 10,30)

Messaggio da Liberocredente »

Si però davanti al Sinedrio nei vangeli non si parla di stregoneria. Addirittura si menziona che Gesu volesse distruggere il tempio. Non si dice che aveva utilizzato arti magiche.
Questo per far capire che la stregoneria era l'ultima delle cose. Le cose principali sono quelle descritte in Giovanni 5.

Poi Caifa non gli chiede se aveva utilizzato arti magiche.

Secondo loro era un falso profeta perche Gesu si faceva il figlio unigenito uno col padre uguale a Dio. In sostanza quello che è l'argomento di questo 3d. E in secondo luogo la violazione del Sabato. Ma al Sinedrio nemmeno gli viene chiesto questo.
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Re: Io e il Padre siamo una cosa sola»" (Gv 10,30)

Messaggio da Liberocredente »

''Noi abbiamo una legge e in base a questa deve morire perché si è fatto figlio di Dio''

Alla fine si ritorna sempre al solito discorso. Per gli ebrei era inconcepibile che Dio poteva avere un figlio tutto unico rispetto agli altri figli. È la stessa cosa che si dice nel corano dove si nega che Allah ha un figlio.
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Re: Io e il Padre siamo una cosa sola»" (Gv 10,30)

Messaggio da Liberocredente »

Poi Bgalupi ti è sfuggita una domanda:

Quandi avverrà l'unione di cui secondo te parla Gesu?

Dalla risposta di Gianni Montefameglio sembra che tale unione avverrà non prima del giudizio universale cioè quando Dio sarà tutto in tutti

Invece secondo te? I credenti quando saranno uno o sono gia uno?


Gianni Montefameglio ha parlato dell'unione tra marito e moglie. Per fare un esempio anche in italiano la signora Pincopallino quando si sposa con il Signor Rossi non è più la Signora Pincopallino ma è la Signora Rossi. Sono la famiglia Rossi. Ha un nuovo cognome. La famiglia è come un solo essere perche i membri sono inscindibili e l'unità fa si che marito e moglie sono coeguali. Non c'è piu un due ma uno. Per farti capire: quello che è del marito è della moglie; l'onore e la ricchezza del marito sono della moglie e viceversa. Non esiste piu questo è solo mio e questo è solo tuo; ma esiste solo il nostro,il noi che è uguale all'io. Se Soffre uno soffre l'altro. Se prende l'onore uno lo prende pure l'altro. Perché non sono piu due esseri separati ma un solo essere che fanno una unità composta.

Come la combinazione di sera e mattina formano un solo giorno. Se togli la sera o il mattino si può parlare di giorno?

Questo avviene in una condizione di normalità.

Nella comunità dei credenti quando saranno uno (perche non lo sono ancora a differenza di Dio e Gesu) i membri saranno coeguali perché uniti. Si potrà dire allora: i sono superiore a te? Io sono inferiore a te? Quando Dio sarà tutto in tutti cosi sarà tra la comunità dei credenti. Saranni tutti coeguali. E poiche l'unita dei credenti sarà come quella che è tra Dio e Gesu (Giovanni 17) se ne deduce che anche il figlio è come il padre. Ecco cosa vuol dire essere uno.

Se si uno si è uno in tutto anche nella gloria (Giovanni 17). Quindi se i credenti saranno uno nella gloria e uguali nella gloria anche Dio e Gesu sono uno nella gloria e uguali nella gloria.

Ma anche se Gesu voleva dire di avere lo stesso pensiero del padre ciò sarebbe assurdo perche il pensiero del Signore è imprescrutabile.

Penso che questo significa essere l'unigenito il figlio di Dio. L'essere uno col padre in tutto quello che è del padre. Infatti Gesu chiaramente dichiara ai suoi discepoli che tutto ciò che è del padre è suo. La gloria del padre è del figlio e viceversa. La forza e la sapienza del padre aono del figlio e viceversa. Ecco perche in apocalisse vediamo lodare l'agnello alla stessa maniera del padre e condividerne la salvezza e prostrazione,specialmente la prostrazione che nel NT è rigettata dalle creature.
Questo significa uno per i farisei. Per questo pensavano che lui si eguagliava a Dio. Perche questo significa uno. E lo era pure per Gesu visto che quello che è del padre è suo perché uno col padre. Per questo pretende l'onore come l'onore del padre (Giovanni 5).
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Re: Io e il Padre siamo una cosa sola»" (Gv 10,30)

Messaggio da Liberocredente »

Giovanni 17 (non fermiamoci solo al versetto 21)

22 E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. 23 Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.
24 Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.


Come vedete la perfezione dell''unita spirituale è piu che una unita di pensiero. È anche di gloria se no non possono essere uno come il padre e il figlio. Quindi anche padre e figlio hanno la stessa gloria.

E la gloria del logos,che è come di unigenito dal padre,è automaticamente del padre perché il logos è del padre e il padre glorifica il logos di questa gloria (Giovanni 1,14-18)
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Re: Io e il Padre siamo una cosa sola»" (Gv 10,30)

Messaggio da Liberocredente »

Giovanni 16

12 Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13 Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. 14 Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. 15 Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà.

È Gesu che ha da dire le cose. Eppure è lo Spirito della verita. E lo Spirito della verità appartiene al figlio perche tutto quello che appartiene al padre è del figlio.

Potenza,Sapienza,Onore e la gloria.
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bgaluppi
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Re: Io e il Padre siamo una cosa sola»" (Gv 10,30)

Messaggio da bgaluppi »

Quando avverrà l'unione di cui secondo te parla Gesu?
Troppe parole, un tema va affrontato a piccoli passi. Yeshùa parla in termini spirituali, di condivisione di intenti, emozioni, amore. Questo valeva per i credenti di allora e vale per i credenti oggi. Non si faccia l'errore di pensare al tutto in termini letterali, come una sorta di pantheon di dèi. L'unione è puramente simbolica e anche Paolo ne parla in termini simbolici; attraverso Cristo il credente è rinnovato ed è "uno" con lui e con Dio:

Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno una medesima funzione, così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l'uno dell'altro. – RM 12:4-5

Non è che letteralmente i credenti fanno parte di un unico corpo, che è Cristo, ma solo spiritualmente.
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bgaluppi
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Re: Io e il Padre siamo una cosa sola»" (Gv 10,30)

Messaggio da bgaluppi »

Nella lettura della Scrittura è importante saper distinguere tra ciò che è letterale e ciò che non lo è, tra ciò che è presentato come parabola o attraverso immagini e discorsi simbolici e trasmette un insegnamento, e ciò che invece è reale e letterale.

Cristo disse "io e il Padre siamo uno" e subito i cristiani si scatenano, leggendo il passo letteralmente e trovando la conferma alla loro dottrina che vede Yeshùa come divino. Poi, quando dice che lui e Dio avrebbero preso dimora nel credente (Gv 14:23; 6:56), allora non lo intendono letteralmente (perché è impossibile). Si tratta di linguaggio biblico.
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