CHIUNQUE NOMINA IL NOME... SARA' SALVATO

[Michele]

1) Abbiamo ufficialmente attestato che il nome, Biblicamente indica la realtà della persona che sta dietro a tale scorcio anagrafico. Il primo dubbio che mi sorge è questo: Se Dio non ha dato il Suo nome, ovvero la sua realtà (biblicamente così possiamo definirla). Come posso stabilire che tale realtà sia reale? Definito questo dubbio, passerò al prossimo.
Grazie a tutti quelli che vorranno partecipare

In realtà già ho dato una mia risposta in merito. Dio non ha dato il suo nome, dato che (secondo me) non era Lui il diretto interlocutore. Ma se anche si fosse trattato di Dio in persona, non credo che Dio abbia un nome, Lui è quello che da i nomi a tutti gli altri, non viceversa. Può avere un nome comune come Padre dell'Universo, oppure l'Eterno, il Perfetto, il Tutto ecc.,ma non potrà mai avere (per noi) un nome proprio.

[Antonino]

Quindi.
Mettiamo il caso che Dio non abbia dato il Suo nome e come spiega Gianni quando troviamo scritto יהוה significa semplicemente "Colui che è" ..... Qual'è il motivo che questa semplice flessione verbale non poteva essere nominata? Se la semplice espressione verbale יהוה (Colui che è) si riduce soltanto a questo; per quale motivo ad un certo punto nella storia non la si è più nominata? Per quale motivo i Masoreti si sono addirittura impegnati a vocalizzarla nella maniera errata, affinché si potesse leggere una cosa per un'altra? Ma sopratutto, quello che sinceramente mi lascia molto perplesso nel Tuo ragionamento Gianni è un semplice fatto logico: se ciò che ho capito è corretto, per quale motivo non si conosce la vocalizzazione della flessione verbale יהוה (Colui che è)?
Allora le opzioni sono due:
1) Non ci ho capito molto del tuo discorso (cosa molto probabile :mrgreen: )
2)Se dovessi aver capito bene, il tuo discorso è influenzato e di parte volto soltanto a fondare e radicare le personali certezze.......
Quindi: יהוה (YHWH) è indicativo del Nome di Dio?

[Gianni]

Caro Antonino, “Colui che è” è un’approssimazione. Il senso è “Colui che era, che è che sarà”, ma anche questo è approssimativo, perché il senso è che continua a essere, l’essente da sempre e per sempre. Essendo l’unico “nome” dato, gli ebrei lo trattarono con moltissimo rispetto, esagerando alla fine il comandamento che vieta di tirare in ballo il Nome per un nonnulla e arrivando a non usarlo mai.

[Antonino]

Questo non risponde alle mie domande :mrgreen:
Una forma verbale, non è un nome. Una forma verbale, ben conosciuta e consolidata non possiede una vocalizzazione misteriosa che nel tempo si è sconosciuta la sua forma esatta e quindi non può più essere pronunciata!
Una forma verbale che avrebbe rivelato Dio, non volendo pronunciare il Suo nome, non viene mascherata dai masoreti con la vocalizzazione YHWH+Adonay e altrove YHWH+Elohim...... Quindi?

[Michele]

Non nominare il nome di Dio invano. Forse per questo cercarono di nascondere un nome che neppure esisteva, o che era la stessa "esistenza".

[Antonino]

Ok Michele! Ma che senso ha? Forse gli Ebrei non sapevano leggere i loro testi?
Mettiamo il caso che l'ipotesi di Gianni sia reale. Quindi יהוה (Colui che è, l'essente), sia semplicemente una forma verbale e non un nome.
Considerato l'alta stima che gli Israeliti avevano per il nome di YHWH e il significato che il nome (in generale) in se stesso portava a chi lo possedeva, come biblicamente è stato detto.
Quindi hanno custodito gelosamente nulla? :!: :?: :arrow: Molto Perplesso

[Michele]

Infatti non si capisce il nasondimento di un nome che non è neppure un nome, ma è evidente che per gli ebrei era più importante del nome stesso. O forse ha a che vedere con i numeri, con la Cabala. Che ne so, non ho idea

[Antonino]

Riporto il contributo di un carissimo fratello e amico.
Domenico ha scritto:A prescindere dalle improbabili interpretazione che si fa del nome divino YHWEH, io mi sento nel cuore che il nostro Padre voleva trasmettere a Mosè il fatto che altri dei semplicemente non esistono. Mentre a Mosè stava spiegando che lui era ed è l'essere vivente, IO SONO CULUI CHE SONO . Cioè l'inizio dell'essere. Un po come dire io sono il tutto, l'unico che esiste. YHWH è un nome come tutti quelli ebrei che è la forma del senso della persona. Il Padre nostro Yahweh è l'essere in persona, se oggi io posso dire IO SONO, è grazie al fatto che sono ad immagine del mio Creatore. Un filosofo si chiedeva "essere o non essere" si domandava il senso della vita, e da cosa o chi era lui. Chi conosce la verità non ha dubbi.

[Michele]

Un interessante link in inglese, che indica i nomi e i titoli di Dio http://en.wikipedia.org/wiki/Names_and_ ... in_Judaism Ci sono 18 nomi e una serie quasi interminabile di altre associazioni...

Interessante il file musicale del nome, che mi sembra assomigli al nostro scritto iova

[Gianni]

Antonino, il presente del verbo essere in ebraico non esiste. Per dire, ad esempio, “lei è una donna”, si dice semplicemente hi yshàh, “lei donna”. Comunque, alle tue domande può rispondere meglio di tutti Noiman.