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Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Inviato: mercoledì 5 dicembre 2018, 15:50
da Tony
Mi aggiungo anche io alla domanda di Bruno con un versetto di Atti :21:20-24 :
"Ed essi dopo averlo ascoltato glorificavano Dio , dissero a Paolo : Tu vedi quante migliaia di Giudei hanno creduto e tutti sono zelanti per la legge. "
A quale legge si riferisce?

Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Inviato: mercoledì 5 dicembre 2018, 16:04
da bgaluppi
A "la legge", ossia la Torah. Ma quelli erano giudei ed è ovvio che un giudeo credente non smetta di essere giudeo e dunque di obbedire ai precetti come faceva prima di Yeshùa. Leggendo Corinti, invece, si capisce come gli stranieri convertiti non fossero propriamente zelanti per la legge, tutt'altro... E del resto c'è da chiedersi perché mai degli stranieri, pur credenti, avrebbero dovuto seguire i tanti precetti che furono dati agli Israeliti soltanto e in periodi storici precisi. Al giorno d'oggi, moltissimi precetti non sono più applicabili neppure per gli ebrei. Credo che Bruno chieda se per caso dalle Scritture Greche non risulti che i credenti dovessero seguire i dieci comandamenti del Sinai più i precetti stabiliti durante il concilio di Gerusalemme.

Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Inviato: mercoledì 5 dicembre 2018, 17:24
da Tony
Si in effetti la risposta sembra scontata . In realtà era un mio desiderio di risposta a questa domanda che comunque sembra strano dire che i Giudei sono zelanti per la legge se la conoscevano . Ho capito. Erano zelanti nel metterla in pratica .
Concordo per quanto riguarda i gentili .
Grazie

Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Inviato: mercoledì 5 dicembre 2018, 18:00
da Israel75
la domanda di Bruno credo fosse: per gli stranieri cambia qualcosa?

Credo che Bruno chieda se per caso dalle Scritture Greche non risulti che i credenti dovessero seguire i dieci comandamenti del Sinai più i precetti stabiliti durante il concilio di Gerusalemme.
In effetti avete intuito bene. La mia tesi che magari è anche quella di altri è che Yeshua adempì alla Legge con la sua morte e resurrezione, in ogni caso avendo già delegato agli apostoli la facoltà di "legare o sciogliere" come detto nel vangelo , per gli stranieri valgono i 10 Comandamenti più i precetti apostolari stabiliti nell'unico e vero concilio gerosolimitano.

Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Inviato: mercoledì 5 dicembre 2018, 18:17
da Gianni
Se fosse vero, avremmo una situazione problematica nella prima chiesa: da una parte i discepoli di Yeshùa giudei che osservavano la Totàh e dall'altra i discepoli non giudei che l'avrebbero osservata solo in parte. Ciò però contrasterebbe con le parole di Yeshùa "un solo gregge, un solo pastore".

Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Inviato: mercoledì 5 dicembre 2018, 18:36
da Israel75
Capisco Giovanni , ma Giacomo nel concilio di Gerusalemme stabilisce dei criteri minimi per gli stranieri , io non ci vedrei nulla di che...., che sensa infatti stabilire dei precetti basilari se non per esentarne da altri? :-) :-) :-)

Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Inviato: mercoledì 5 dicembre 2018, 18:39
da Gianni
Stabilisce i criteri minimi, oppure rimarca quelli più problematici per i gentili?

Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Inviato: mercoledì 5 dicembre 2018, 19:54
da Tony
Infatti sembra strano che dia soltanto 4 indicazioni quando la legge ne contiene molte di più. So che sembra esagerato ma effettivamente sarebbe come dire che Paolo avrebbe permesso l'idolatria ma comandato di astenersi solo dalle carni sacrificate agli idoli ecc... non so . Il fatto è che i Giudei , ragionavano , riguardo alla legge , come se quella fosse scontata e , credo che proprio perchè certe cose erano scontate che i gentili convertiti dovevano osservare mentre per altri precetti evidentemente non erano poi cosi scontati come le carni sacrificate agli idoli , il sangue e animali soffocati .
Mi è venuto in mente questa cosa : personalmente sono cresciuto in una famiglia che anche se non propriamente religiosa mi hanno fin da piccolo istruito ad avere un comportamento con una morale alta , prendo in considerazione per esempio l'omicidio . Per me è scontato che non si debba ammazzare un altra persona ma in certi paesi non è poi cosi scontato :) . Paolo precisava mancanze che non erano state integrate nella comunità dei genitili perchè per ipagani la normalità era proprio quella di fare quelle cose li mentre per un ebreo la normalità era di non fare quelle cose li.

Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Inviato: mercoledì 5 dicembre 2018, 20:33
da Israel75
Stabilisce i criteri minimi, oppure rimarca quelli più problematici per i gentili?
Hai ragione Gianni valgono entrambi i criteri o come dici tu. Ma se i gentili erano obbligati a rispettare la Torah perchè parlare di un cambio di sacerdozio? Se il sacerdozio cambia anche ciò che doveva essere osservato cambia, e nella fattispecie anche la Torah.
Il Levitico fà parte della Torah, la circoncisione pure. Anzi è già stabilita in Esodo. Se devo osservarla per intero devo anche farmi circoncidere.A me sembra ovvio. Ma non sò vediamo se ci esce qualche spunto domani.
:-) :-) :-)
Tony però guarda che non c'erano solo pochi precetti, c'erano i 10 Comandamenti i 4-5 elencati in Atti su idoli sangue etc... , c'era l'inutilità della circoncisione e altri nelle lettere apostoliche.
Per un pagano era anche fin troppo secondo me.
come dire che Paolo avrebbe permesso l'idolatria ma comandato di astenersi solo dalle carni sacrificate agli idoli ecc... non so .
Ps. L'idolatria è proibita già nei 10 Comandamenti....la cui osservanza per un pagano che aveva creduto in Gesù era irrinunciabile come stabilito in 1Cor.

Attenzione poi che Yeshua disse nei vangeli una frase non opinabile: "se vuoi la vita eterna osserva i Comandamenti"

Saluti e grassie, ci sentiamo domani. :YMHUG: :YMHUG: :YMHUG:

Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Inviato: mercoledì 5 dicembre 2018, 21:22
da Tony
Con il ragionamento che faccio sotto voglio solo proporre uno spunto che non necessariamente è giusto :
Dal momento che Dio nella bibbia ha delle preferenze ben precise sulle persone che sono accette a lui e parlo prevalentemente degli Israeliti , mi sono fatto questa domanda . Con quale criterio gli angeli visitano Cornelio ( Atti 10) ?. Voglio dire , della vita di Cornelio sappiamo poco e del tipo di osservanza che aveva Cornelio sappiamo poco però dico questo : che sicuramente Dio lo ha visto come una persona a Lui accetta . La bibbia ci dice che lui era un uomo pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia . Mi domando se sia possibile osservare certi tipi di feste senza far parte di una comunità più amplia . Quindi a mio modesto parere Cornelio aveva ricevuto degli insegnamenti diciamo biblici ma che nei suoi limiti si sforzava di applicare . Possibile?
Rileggendolo effettivamente si notano due cose :
- che chi teme ed opera giustamente gli è gradito ( a Dio) Atti 10 :35 )
- che Cornelio sapeva di Yeshua e di tutti i fatti che lo riguardavano Atti 10 :37 ( " Voi sapete quello che è avvenuto ...")
Vorrei capire se "operare giustamente" si intende seguire le norme della Torah.
Poi vorrei capire se fare le elemosine riguardava il precetto della decima?