Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

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bgaluppi
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Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Messaggio da bgaluppi »

Janira, io credo che davanti a quello che ha fatto Yeshùa c'è solo da restare attoniti. Troppo spesso ci dimentichiamo quello che ha fatto quest'uomo: ha portato a Dio una miriade di uomini che, altrimenti, avrebbero vissuto una vita senza speranza e senza guida. Già al tempo della prima predicazione apostolica furono decine di migliaia quelli che, dall'abominio del paganesimo, si convertirono a Dio per mezzo di Yeshùa.

Alla base di queste conversioni c'era la fede, che definirei l'ispirata persuasione nella sua messianicità, garantita attraverso la resurrezione. Già ai tempi di Paolo, alcuni mettevano in dubbio la realtà della risurrezione; a queste persone, Paolo disse:

"Ora se si predica che Cristo è stato risuscitato dai morti, come mai alcuni tra voi dicono che non c'è risurrezione dei morti? Ma se non vi è risurrezione dei morti, neppure Cristo è stato risuscitato; e se Cristo non è stato risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione e vana pure è la vostra fede. Noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, che egli ha risuscitato il Cristo; il quale egli non ha risuscitato, se è vero che i morti non risuscitano." – 1Cor 15:12-15

Che benefici avrebbero conseguito gli apostoli dal predicare una menzogna? Nessuno. Sarebbero stati rigettati dai giudei e perseguitati dai romani. Pur di negare la indubbia forza della figura di Yeshùa, alcuni ancora oggi sostengono che non sia mai esistito e che non siano esistiti neppure gli apostoli; dunque, sarebbe stata la chiesa romana ad inventarsi tutto. Alcuni sostengono addirittura che le Scritture Greche siano state scritte dai romani.

Tutto questo perché? Perché la gente non riesce a capire come mai molte persone adorino Dio sulla base di una "chiamata" spirituale; non capisce come sia possibile che una persona sana di mente e dotata di una media intelligenza possa credere alla risurrezione di Yeshùa. Anche perché, se fosse possibile dimostrare con assoluta certezza che Yeshùa effettivamente fu resuscitato, allora solo uno stupido non crederebbe alla sua messianicità e a Dio.
Janira
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Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Messaggio da Janira »

Antonio, io ho vissuto in prima persona quello che hai scritto: non capivo la fede, la trovavo assurda finchè... Qualcosa è cambiato, ora il mio cervello si pone un miliardo di domande, ma alla fine una parte di me dice con fermezza: Dio esiste e tu devi rispondere alla sua chiamata.
Grazie Mattia per il link. :-)
Janira
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Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Messaggio da Janira »

Salve a tutti,
ho provato a fare una panoramica delle idee che mi frullano nella testa, questo è il risultato.
Yeshua disse:
Mt 10:5,6 Non andate tra i pagani e samaritani, andate verso le pecore perdute della casa d'Israele ( quindi in Galilea);
Mt 15:24 Io non sono stato mandato che alle pecore perdute delle casa d'Israele(non per i pagani);
Gv 10:7 Io sono la porta delle pecore ( casa d'Israele);
Gv 10:16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile..( apertura ai gentili?)
Si può dedurre che il messaggio di Yeshua è rivolto innanzi tutto agli ebrei di Galilea, per poi ampliarsi verso i samaritani, i dispersi dell'Asia e poi con Paolo ai dispersi nelle nazioni. C'è anche forse un'apertura verso i pagani, che avranno la possibilità di far parte del gregge.

Ger 31:31 Ecco i giorni vengono in cui farò un nuovo patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda;
Lc 22:20 Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue;
Ger 31:34 Nessuno istruirá più il suo compagno;
Eb 8:6 Migliore è il patto fondato su migliori promesse, del quale egli (Yeshua) è mediatore;
Eb 9:15 La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto(Torah), affinché i chiamati ricevano l'eterna eredità promessa;
Ger 31:34 Poiché io perdonerò le LORO iniquità, non mi ricorderò del LORO peccato.

Dio perdonerà le iniquità della casa d'Israele( ma anche della casa di Giuda se fosse necessario), dimenticando il loro peccato, solo dopo aver riunito le due Case. Così potrà scrivere infine nei cuori del popolo d'Israele la sua legge.

In che modo Dio riunirà la casa d'Israele? Innanzi tutto richiamandole a sé spiritualmente con il messaggio di Yeshua, che dice in
Gv 3:3 Se uno non è nato di nuovo, non può vedere il Regno di Dio.
Che vuol dire nascere di nuovo?
Gv 4:23 i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità.
Conclusioni:
Il sacrificio di Yeshua serve a glorificarlo, a farlo dichiarare Messia e diventare Sommo Sacerdote. La conseguenza è che i sacrifici animali sono messi da parte, non sono più necessari. Chi riceve la chiamata di Dio, deve seguire l'INSEGNAMENTO di Yeshua e adorare in spirito e verità (questo lo fanno anche gli ebrei, per i quali la fede in Dio è fondamentale).
Poiché ora Yeshua è Messia e Sommo Sacerdote, ora è anche garante delle promesse, che per il popolo eletto (Israele) si attueranno nell'era messianica, quando anche fisicamente saranno riunite le due Case, mentre per i gentili nel mondo a venire.
Perciò, fino al mondo a venire, nessun patto è abrogato, bensì sono tutti pienamente adempiuti.
La grande conseguenza è che cercare di convertire un pagano è inutile, perchè:
- È Dio che chiama i suoi e solo le pecore del pastore riconoscono la Sua voce;
-Il perdono delle iniquità nell'era Messianica è solo per i figli d'Israele
-I pagani avranno la loro occasione nell'era messianica,quando andranno a Gerusalemme ad imparare la Torah dal popolo eletto, popolo di sacerdoti di cui il sommo Sacerdote è in eterno Yeshua
Janira
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Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Messaggio da Janira »

Sì, secondo me fino all'era messianica le promesse non sono attuate, questo accadrà dopo la riunione fisica delle due Case.
In realtà qui e là sul forum ho fatto domande sui singoli argomenti, stamattina mi sono messa a scrivere per mettere insieme tutti i pezzi. :d
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bgaluppi
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Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Messaggio da bgaluppi »

Mattia, il patto con Israele e Giuda è ancora al futuro, certamente. Questo è chiaro, perché finché non ci sarà una Casa di Israele ricomposta, non può esserci alcun patto con Israele e Giuda. Ma poi dice: "Ma [כי] questo è il patto che farò con la Casa di Israele dopo quei giorni" (v.33, NR). I giorni, qui, non possono essere quelli del patto con Israele e Giuda di cui ha parlato al v.31, poiché sarebbe assurdo fare un patto solo con Israele dopo averne fatto uno con Israele e Giuda riunite, ossia col popolo al completo. Se Israele e Giuda sono riunite, non potranno più essere due case separate. Dunque, io credo che il patto con Israele sia prima di quello con Israele e Giuda. E Yeshùa farebbe riferimento a questo patto.
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bgaluppi
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Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Messaggio da bgaluppi »

Certamente la casa di Israele non è del tutto riunita. Mancano quelli che sono morti già prima del patto di Yeshùa. A me pare che è proprio grazie a Yeshùa che la casa di Israele conosce l'Eterno. Il tutti si riferisce a "tutti quelli della casa di Israele", di cui starebbe parlando (subito dopo dice che perdonerà la "loro" iniquità e il "loro" peccato, cioè della casa di Israele). Faccio fatica a leggere tutto questo come non riferentesi in modo specifico alla casa di Israele, anche perché se si riferisse a tutta Israele non direbbe "la casa" di Israele.
Janira
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Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Messaggio da Janira »

In una discussione di qualche tempo fa, Mattia chiese chiarimenti su questo argomento e Gianni ha risposto così:
In Ger 31:33 si fa riferimento alla Casa d’Israele per rimarcare che non era del tutto scomparsa e che Dio l’avrebbe richiamata a sé; si noti che Dio dice che sarebbe divenuto il loro Dio e che essi sarebbero diventati il suo popolo. Si erano infatti allontanati da giudei, che conservavano la linea regale della promessa.

Se capisco bene, in pratica Geremia ribadisce ciò che ha detto al verso 31, dopo i giorni della riunione, anche se il primo patto è stato violato più volte, anche con la casa d'Israele (che al tempo della profezia giá era dispersa) verrà attuato il nuovo patto.
Janira
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Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Messaggio da Janira »

L'ipotesi che le promesse siano attuate solo all'inizio dell'era messianica, ha anche altre conseguenze( che sono in realtà conferme a quello che già pensavo):
-dopo la morte non c'è nessuna anima che va in paradiso, tutto si compirà con la resurrezione dei corpi;
-non esiste nessun rapimento segreto, perché gli eletti sono le due case riunite, che verranno rapite in cielo tutte e due insieme per poi riscendere insieme a Yeshua per sconfiggere il falso profeta. Altro che ebrei messi da parte da una chiesa di eletti pagani... I per tribolazionisti credono che i 7 anni siano solo per gli ebrei, per espiare le colpe..ma quali basi bibliche trovano per dichiarare ciò!?
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bgaluppi
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Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Messaggio da bgaluppi »

Perché? Molti bnei anussim probabilmente non di discendenza giudaica stanno riscoprendo le loro origini e si uniscono ad popolo d'Israele. Non c'entra Yeshùa in tutto ciò.
Quelli portano sulle spalle una storia di costrizione che li spinge naturalmente lontano da Yeshùa. Questi sono i devastanti effetti della religione cristiana. Yeshùa non è il cristianesimo...
Janira
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Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.

Messaggio da Janira »

Riguardo ai bnei anussim, vorrei analizzare questo versetto
Gv 6:44 Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Dio attira il credente a Yeshua, non il contrario... È un altro modo per dire che è Dio a chiamare i suoi. Forse è lecito dedurre che Dio chiama a sé anche in altri modi?
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