Romani 7:6

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bgaluppi
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Re: Romani 7:6

Messaggio da bgaluppi »

Stasera non ce la faccio a scrivere... (-|
AKRAGAS
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Re: Romani 7:6

Messaggio da AKRAGAS »

Ciao, amici. Ciao, Antonio.
Ho abbozzato velocemente qualcosa per esprimere quello che ho compreso; non si tratta però di una analisi del testo greco ( non sono ancora in grado), quindi scusate in anticipo.

E' necessario leggere dall’inizio del cap. 7 se vogliamo capire bene; infatti, Paolo, ai v.( 2,3 ) inizia il discorso illustrando la condizione contrattuale del matrimonio:
la donna diviene libera solo se il marito muore e, in tal caso, decade il vincolo della legge che la tiene legata al marito.
Il soggetto è quindi il legame/vincolo della legge e non la legge in senso stretto. La legge rimane ma non vincola più la donna al marito defunto.

Allo stesso modo, Paolo, usando un linguaggio giuridico, segue a spiegare l’analoga situazione del credente che ha creduto al Cristo:
v4 Così, fratelli miei, anche voi siete stati messi a morte [battesimo] quanto alla [condanna della] legge mediante il corpo di Cristo , per appartenere a un altro...
Qui Paolo spiega come il credente, mediante il battesimo quale segno di compartecipazione alla morte del corpo con il Cristo, rinasce a nuova vita nello spirito ; in questa nuova condizione il credente non si trova più sottoposto alla signoria del peccato bensì sottoposto alla signoria di Cristo.
V5 Infatti [spiega avanti Paolo], mentre eravamo nella carne [sinonimo di essenti sottoposti alla signoria del peccato] le passioni peccaminose, risvegliate dalla legge [la legge da conoscenza del peccato è lo rende più desiderabile],…[ induce a trasgredire ]
v6 ma ora siamo stati sciolti dai legami della legge [riprende dal v4 per dire che il credente è svincolato dalla legge che lo teneva legato al peccato] essendo morti a quella che ci teneva soggetti [ la carne/signoria del peccato] per servire nel nuovo regime dello Spirito [ per essere sottoposti alla signoria di Cristo] e non in quello vecchio [ signoria della carne] della lettera [ decreto di condanna ].

In sintesi, il credente in cristo non è liberato dalla legge ( Torah) ma dall'obbligo di pagare il debito della condanna della Torah per effetto del passaggio alla autorità del cristo.
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bgaluppi
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Re: Romani 7:6

Messaggio da bgaluppi »

Ciao Akragas. Si, il senso è questo. Ho dubbi sulla traduzione comunemente accettata del v. 6, come ho esposto.
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Alen.chorbah
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Re: Romani 7:6

Messaggio da Alen.chorbah »

mimymattio ha scritto:Ho dato un'occhiata veloce. Effettivamente quando Paolo parla di ὁ νόμος nelle sue lettere è sempre riferito alla Toràh...


In 1 corinti 9:20 a cosa si riferisce quindi?
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