Re: Galati
Inviato: sabato 7 aprile 2018, 13:22
Gianni,
Nulla da eccepire riguardo al tuo validissimo studio, ricco di concetti derivanti dalla tua eccellente preparazione.
Quello che ho voluto evidenziare per ciò che ho scritto, è che spesso, chi si accinge a leggere o studiare le Sacre Scritture, leggendo un passo, ne trae ciò che riceve nell'immediato. Ho reso ciò che ho compreso nell'immediato, non da esperto, ma con un modestissimo approfondimento da profano.
Mi spiego meglio,
Se un caro amico mi scrive una lettera per giustificarsi che non può partecipare al mio matrimonio per i suoi impegni di lavoro, senza aggiungere altro, io comincio a fare castelli in aria pensando che siano solo scuse. Ma se mi spiega con dovizia di particolari i suoi impegni non procrastinabili, non ho motivo di rimuginare cercando di trovare altre possibili scuse, perché nell'immediato lo comprendo e lo giustifico.
Se nonostante la dovizia di particolari continuo a non capire, il problema può essere mio, ma anche di chi mi ha scritto, se non si è fatto capire.
Nel caso di Paolo, potrebbe essere che non volesse farsi capire, considerando che stava scrivendo a persone non propriamente colte?
Il tuo studio, ricco di riferimenti e approfondimenti, anche condivisibile, è certo che possa essere ciò che volesse trasmettere Paolo a quella gente?
O voleva trasmettere ciò che nell'immediato avrebbero compreso come quello che ho ritenuto scrivere?
Nulla da eccepire riguardo al tuo validissimo studio, ricco di concetti derivanti dalla tua eccellente preparazione.
Quello che ho voluto evidenziare per ciò che ho scritto, è che spesso, chi si accinge a leggere o studiare le Sacre Scritture, leggendo un passo, ne trae ciò che riceve nell'immediato. Ho reso ciò che ho compreso nell'immediato, non da esperto, ma con un modestissimo approfondimento da profano.
Mi spiego meglio,
Se un caro amico mi scrive una lettera per giustificarsi che non può partecipare al mio matrimonio per i suoi impegni di lavoro, senza aggiungere altro, io comincio a fare castelli in aria pensando che siano solo scuse. Ma se mi spiega con dovizia di particolari i suoi impegni non procrastinabili, non ho motivo di rimuginare cercando di trovare altre possibili scuse, perché nell'immediato lo comprendo e lo giustifico.
Se nonostante la dovizia di particolari continuo a non capire, il problema può essere mio, ma anche di chi mi ha scritto, se non si è fatto capire.
Nel caso di Paolo, potrebbe essere che non volesse farsi capire, considerando che stava scrivendo a persone non propriamente colte?
Il tuo studio, ricco di riferimenti e approfondimenti, anche condivisibile, è certo che possa essere ciò che volesse trasmettere Paolo a quella gente?
O voleva trasmettere ciò che nell'immediato avrebbero compreso come quello che ho ritenuto scrivere?