Re: Il pane dell'ultima cena
Inviato: martedì 27 marzo 2018, 21:29
Interessante.
Se leggiamo Luca 22 con attenzione, senza lasciarci fuorviare da supposizioni o idee preconcette, noteremo che non si parla mai di quella cena come cena pasquale. La NR traduce il v. 8 così: “andate a prepararci la cena pasquale”; ma il testo dice “andate a preparare la pasqua [non la cena, nota bene], affinché mangiamo”. Il testo non ha neppure “la mangiamo”, ma solo “affinché mangiamo”. Se si fosse trattato della cena di pasqua, Yeshùa non avrebbe ordinato di andare ad allestire la stanza (vv. 10-12), che doveva già essere allestita, perché prima bisognava preparare, poi occuparsi dell'agnello (sacrificio, preparazione, cottura), e solo dopo la cena pasquale poteva essere consumata.
Dunque, il greco dice: “andate a preparare la pasqua, affinché possiamo mangiare”. E i discepoli rispondono: “dove vuoi che prepariamo?”, non “la prepariamo”. E poi spiega in cosa consisteva la preparazione: l'apparecchiamento (allestimento) di una stanza. Chi ha in mente che Yeshùa mangiò la cena pasquale, trasforma il testo e traduce come la NR: “Andate a prepararci la cena pasquale, affinché la mangiamo”. Ben diverso.
Se leggiamo Luca 22 con attenzione, senza lasciarci fuorviare da supposizioni o idee preconcette, noteremo che non si parla mai di quella cena come cena pasquale. La NR traduce il v. 8 così: “andate a prepararci la cena pasquale”; ma il testo dice “andate a preparare la pasqua [non la cena, nota bene], affinché mangiamo”. Il testo non ha neppure “la mangiamo”, ma solo “affinché mangiamo”. Se si fosse trattato della cena di pasqua, Yeshùa non avrebbe ordinato di andare ad allestire la stanza (vv. 10-12), che doveva già essere allestita, perché prima bisognava preparare, poi occuparsi dell'agnello (sacrificio, preparazione, cottura), e solo dopo la cena pasquale poteva essere consumata.
Dunque, il greco dice: “andate a preparare la pasqua, affinché possiamo mangiare”. E i discepoli rispondono: “dove vuoi che prepariamo?”, non “la prepariamo”. E poi spiega in cosa consisteva la preparazione: l'apparecchiamento (allestimento) di una stanza. Chi ha in mente che Yeshùa mangiò la cena pasquale, trasforma il testo e traduce come la NR: “Andate a prepararci la cena pasquale, affinché la mangiamo”. Ben diverso.