Gv 5; Ap 12; Ap 20 - La resurrezione dei morti

ilvigilante
Messaggi: 438
Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:21

Re: Gv 5; Ap 12; Ap 20 - La resurrezione dei morti

Messaggio da ilvigilante »

E come inquadriamo Mt 25 da 31 in poi?
In quale contesto avviene la separazione?
Prima o dopo la resurrezione? Dopo il millennio?
E quelli che vanno allo stroncamento eterno, sono stati prima resuscitati?
Ma se vanno allo stroncamento eterno, perché sono resuscitati?
Tenendo conto che quella circostanza descritta non è una parabola, ma una profezia, richiede delle risposte specifiche
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Gv 5; Ap 12; Ap 20 - La resurrezione dei morti

Messaggio da bgaluppi »

Ilvigilante, perché dici che non è una parabola? A me pare proprio una parabola, perché Matteo raggruppa. Tutto il cap. 25 è un raggruppamento di parabole, che in Lc compaiono in ordine diverso. Che sia una parabola lo si capisce dal fatto che le pecore e i capri interloquiscono. Certamente si riferisce al giorno del giudizio, ma se ci fai caso le parole di Yeshùa non corrispondono ad Apocalisse, in cui i giusti non vengono giudicati e gli ingiusti vengono giudicati solo dopo il millennio. Dunque, Yeshùa sta soltanto dando un insegnamento: chi fa buone opere al prossimo è come se le facesse a lui, dunque sarà considerato giusto nell'ultimo giorno; chi non fa buone opere al prossimo, è come se non le facesse a lui, dunque sarà considerato ingiusto nell'ultimo giorno. Il senso della parabola è questo: è necessario operare bene nei confronti del prossimo per ottenere la salvezza.
Avatar utente
Alen.chorbah
Messaggi: 446
Iscritto il: venerdì 31 marzo 2017, 20:42

Re: Gv 5; Ap 12; Ap 20 - La resurrezione dei morti

Messaggio da Alen.chorbah »

Biblehub mi da: sta arrivando un'ora
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Gv 5; Ap 12; Ap 20 - La resurrezione dei morti

Messaggio da bgaluppi »

Osservate il rosso:

tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; 29 quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio (NR)

tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce 29 e ne usciranno; quelli che hanno fatto il bene in risurrezione di vita, e quelli che hanno fatto il male in risurrezione di condanna (ND)

tutti coloro che son ne' monumenti udiranno la sua voce; 29 ed usciranno, coloro che avranno fatto bene, in risurrezion di vita; e coloro che avranno fatto male, in risurrezion di condannazione.

Cambia la numerazione del versetto e la posizione della punteggiatura (che sui manoscritti non esiste). Inoltre, il testo presenta anche piccole varianti. Sarebbe interessante stabilire qual'è il testo più genuino e capire con quale punteggiatura tutto il discorso ha più senso logico. Dalle diverse traduzioni si capisce 1) che i morti escono al suono della voce di Yeshùa (ma i morti non sentono!), 2) che i morti ascolteranno il suo insegnamento e risorgeranno (ma quando ascoltano l'insegnamento, prima o dopo la resurrezione? dovrebbero ascoltarlo dopo, perché i morti non sentono).
ilvigilante
Messaggi: 438
Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:21

Re: Gv 5; Ap 12; Ap 20 - La resurrezione dei morti

Messaggio da ilvigilante »

Antonio, riguardo alla parabola/profezia
Prova a dare un'occhiata dall'inizio di una discussione che avevo aperto tempo fa e da cui Gianni ne trasse un'interessante studio.
"...questi miei minimi fratelli"
ilvigilante
Messaggi: 438
Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:21

Re: Gv 5; Ap 12; Ap 20 - La resurrezione dei morti

Messaggio da ilvigilante »

Ti riporto un inciso di quella discussione:


Re: ...questi miei minimi fratelli
Messaggioda ilvigilante » mercoledì 27 maggio 2015, 22:50

Rileggendo il passo delle pecore e dei capri credo che io debba correggermi per un aspetto.
Qui non si tratta affatto di una parabola, ma di una vera e propria profezia. Infatti le tre che Gesù menziona in precedenza sono senz'altro parabole: lo schiavo fedele e discreto, le dieci vergini e i talenti. Qui Gesù menziona quello che egli stesso farà, definendosi non come uno sposo o come un signore che debba intraprendere un lungo viaggio, ma proprio come 'il figlio dell'uomo che sarà venuto con tutti gli angeli'. Il giudizio che emetterà sarà proprio ciò che egli farà e non è solo un illustrazione.
Si noti che le tre parabole che precedono questo passo sono per il beneficio dei suoi discepoli, quindi dei suoi fratelli, affinché rimangano vigilanti, pronti e facciano fruttare i doni e le capacità che vengono loro affidate.
Nella profezia delle pecore e dei capri fa comprendere ai suoi discepoli come agirà invece nel giudicare il resto delle nazioni
ilvigilante

Re: ...questi miei minimi fratelli

Va da sé che se il figlio dell'uomo è Cristo, se gli angeli sono gli angeli, i fratelli di Cristo sono realmente i suoi fratelli spirituali, benché definiti minimi
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Gv 5; Ap 12; Ap 20 - La resurrezione dei morti

Messaggio da bgaluppi »

A me pare una “parabola profetica”. Anche la parabola sulle vergini fa riferimento agli ultimi giorni, dunque insegna relativamente agli ultimi giorni. Nonostante tutto, Yeshùa non sta dando dettagli temporali precisi, né spiega nei dettagli come andranno le cose (da nessuna parte, nella Scrittura, troviamo dettagli precisi sullo svolgersi degli eventi relativi alla resurrezione e al giudizio). Yeshùa sta dicendo che i giusti vivranno e gli uomini trovati ingiusti non vivranno. Naturalmente, si tratta di eventi che seguono il giudizio, non lo precedono; poiché per condannare un uomo è necessario prima giudicarlo e trovarlo colpevole.
ilvigilante
Messaggi: 438
Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:21

Re: Gv 5; Ap 12; Ap 20 - La resurrezione dei morti

Messaggio da ilvigilante »

Il problema è contestualizzare quel giudizio:
Prima o dopo la resurrezione?
Se il giudizio avviene dopo la resurrezione, anche quelli che tu ritieni non debbano essere risorti, sono risorti.
Se invece avviene prima, è un problema, quando?
ilvigilante
Messaggi: 438
Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:21

Re: Gv 5; Ap 12; Ap 20 - La resurrezione dei morti

Messaggio da ilvigilante »

Nella profezia delle 'pecore e dei capri' tutti i personaggi sono reali e non allegorici.
Capri e pecore sono solo aggettivi applicati a persone che si comportano in un determinato modo;
Come un noto personaggio inveì verso un altro dicendo: " capra!, capra!, capra!..."
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Gv 5; Ap 12; Ap 20 - La resurrezione dei morti

Messaggio da bgaluppi »

Il giudizio avviene dopo il millennio, alla fine dell'Era Messianica. Sarebbe assurdo che avvenisse prima. I giusti non sono giudicati (“non vanno in giudizio”), eppure in Mt 25 sembra che lo siano. Gli ingiusti sono giudicati (risorgono in vista del giudizio), ma da Mt 25 sembra che lo siano assieme ai giusti, ma ciò non è possibile perché i giusti non vanno in giudizio. Dunque vedi che le parole di Yeshùa in Mt 25 non devono essere prese alla lettera ma solo valutate per l'insegnamento che contengono: il messia separerà le pecore dai capri, il grano dalle zizzanie.
Rispondi