Mt 21:22

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bgaluppi
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Re: Mt 21:22

Messaggio da bgaluppi »

Tutte le cose. Dunque si può chiedere qualcosa in contrasto coi comandamenti? Certo che no. Le parole di Yeshùa vanno capite in un quadro di fede e obbedienza. La risposta sta nelle parole “se avete fede”. Che vuol dire pregare avendo fede? Esattamente pregare affidandosi alla volontà di Dio, come fa Yeshùa in Mt 26:39: “Se è possibile”, ossia se ciò è conforme alla Tua volontà. Dunque non c'è contraddizione. Sarebbe assurdo pregare in base alla propria volontà; non c'è fede nel chiedere ciò che noi vogliamo, c'è solo pretesa di conoscere ciò che è bene e male. Si possono esprimere dei desideri — che Dio già conosce — ma nel farlo bisogna essere anche consapevoli che non necessariamente essi possono corrispondere a ciò che è bene per noi e che quindi si può anche non essere esauditi; il fatto di non essere esauditi, costituisce giusto esaudimento. Le preghiere possono essere esaudite in modi diversi da come ci aspettiamo, e in tempi brevi, lunghi o lunghissimi. Comunque, dipende da ciò che si chiede e da come lo si chiede. Se si può chiedere tutto, si può forse chiedere che un uomo muoia? O di possedere la moglie di un altro? Poi, Yeshùa parlava ai suoi discepoli, che sarebbero divenuti apostoli e avrebbero avuto l'autorità di “legare e sciogliere”; nessun credente, dopo di loro, ha questa autorità.

La preghiera di Yeshùa nel Getsemani è anche una manifestazione dell'angoscia di un uomo consapevole del proprio destino. Yeshùa sapeva bene cosa lo aspettava: “Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell'uomo soffrisse molte cose, fosse respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, dagli scribi, e fosse ucciso e dopo tre giorni risuscitasse. Diceva queste cose apertamente. Pietro lo prese da parte e cominciò a rimproverarlo. Ma Gesù si voltò e, guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro dicendo: «Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini».” (Mr 8:31-33). Yeshùa non vuole essere sviato dal suo cammino, vuole andare fino in fondo. Allora perché pregare di essere liberato da quel calice, sapendo che ciò non era possibile? Perché era un uomo in preda all'angoscia. Chiunque altro avrebbe ascoltato i discepoli, che volevano portarlo via. Lui no. Ma era pur sempre un uomo, e soffriva come un uomo. Ma poi dice: “sia fatta la tua volontà e non la mia”, con fede assoluta che la risposta di Dio sarebbe stata quella giusta. La sua preghiera fu esaudita, ma nel modo che Dio voleva fosse esaudita: “passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi”. Il calice passò oltre come volle Dio, e Yeshùa quello aveva chiesto, che passasse oltre nel modo in cui Dio voleva. Dopo la morte, Yeshùa era vivo di nuovo. Abraamo accettò il calice della richiesta di sacrificio di Isacco. Ma Isacco non morì.

Caro Mattia, io ho chiesto a Dio di aiutarmi a conoscere me stesso e sai qual'è stata la risposta? Una serie di sofferenze da superare, che mi hanno consentito di arrivare a conoscere meglio me stesso (e tante cose non mi sono piaciute). Solo dopo ho realizzato che Dio aveva esaudito la mia preghiera. Dio esaudisce sempre le preghiere giuste, ma nel modo e nei tempi che Lui decide.
Leviticus
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Iscritto il: giovedì 11 gennaio 2018, 20:58

Re: Mt 21:22

Messaggio da Leviticus »

Mi permetto di aggiungere due considerazioni su Matteo 26 che fa una certa esegesi cristiana tedesca moderna (ad esempio Klaus Berger).
Si fa presente che qui Gesù può distinguere le situazioni, la sua attuale venuta serve alla salvezza solo quella futura al giudizio.
Nondimeno lui qui è già lo stesso figlio Dell uomo che verrà, quindi potrebbe avere angeli a difesa modificare ecc tuttavia chiedere e ottenere questo adesso andrebbe contro incarico di Gesù.
L altro punto è che le scritture devono essere adempiute e dicono che prima della gloria vi è la passione.
La necessità di cui si parla qui é conformità a una legge della storia essa però non riproduce immediatamente la volontà di Dio.
Il riferimento quindi alla volontà di Dio alle scritture al "piano" non è riferito a singoli passi ma a una percepita concordanza di tutti i profeti nella loro teologia della storia
Ultima modifica di Leviticus il giovedì 11 ottobre 2018, 20:32, modificato 1 volta in totale.
LucaincercadiDio
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Re: Mt 21:22

Messaggio da LucaincercadiDio »

Ciao Leviticus, tu dici: Il riferimento quindi alla volontà di Dio alle scritture al "piano" non è riferito a singoli passi ma a una percepita concordanza di tutti i profeti nella loro teologia della storia.

Ovvero a quale concordanza ti riferisci, alle profezie sulla venuta del Messia?
O più in generale all’armonia profetica inerente il regno di Dio futuro?

Fammi un esempio per capire meglio.
Grazie.
Leviticus
Messaggi: 39
Iscritto il: giovedì 11 gennaio 2018, 20:58

Re: Mt 21:22

Messaggio da Leviticus »

Ciao Luca, non saprei commentare o esprimere meglio Della traduzione italiana di klaus Berger, ho fatto proprio copia e incolla non sono parole mie proprio per non filtrare con la mia testa un commento
che mi pare chiaro e netto poi ovviamente puo' piacere o meno.
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