I 144000 e la grande folla

Janira
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Re: I 144000 e la grande folla

Messaggio da Janira »

Vorrei solo porre una domanda a Luigi: perché nei tuoi messaggi finisci sempre per insinuare che la fede del tuo interlocutore è poco sincera? È successo nei miei confronti, poi in quelli di Gianni , ora di Antonio... Non è proprio possibile contestare semplicemente l'interpretazione di un versetto e fermarsi lì? Mah... :-(
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bgaluppi
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Re: I 144000 e la grande folla

Messaggio da bgaluppi »

Paolo, ha lavorato nel Signore più di loro
Questo da dove lo evinci?
nonostante lui non aveva conosciuto Gesù il Cristo personalmente come gli apostoli, e non aveva mangiato e bevuto con LUI Il Cristo, ecco che ne era Suo testimone; ossia dava testimonianza con la sua vita dell'opera di Cristo in LUI
At 20:24 non dice che Paolo fu testimone di Cristo, dice che doveva διαμαρτύρομαι il Vangelo, ossia "attestare attraverso" (se stesso) il Vangelo che aveva ricevuto. Gli apostoli invece erano μάρτυρες di Cristo, ossia testimoni oculari. Non so se è chiara la differenza. Comunque, Paolo, dopo la visione, va a conoscere gli apostoli, i quali potevano garantire che fosse da considerararsi apostolo. È per questo che fu accettato, perché i discepoli inizialmente avevano paura di lui e diffidavano; ma essendo stato accettato dai dodici ed essendo stata la sua apostolicità da loro garantita, fu accettato anche dagli altri. Oggi non ci sono μάρτυρες che possano fare da garanti, per cui chiunque può dire di essere un "uomo di Dio" o un apostolo e trovare adepti che gli credono sulla parola. Tu lo dici, e pretendi di essere creduto; ma perché qualcuno dovrebbe credere a te e non ad altri? Purtroppo non ci sono i dodici ad attestare la veridicità della tua apostolicità e e la falsità di quella degli altri. E infatti, ogni sedicente apostolo afferma di essere "nella verità". Cristo stesso disse che "Se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza non è vera" (Gv 5:31), per cui c'è bisogno che qualcuno attesti quella testimonianza: "Ma io ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni; perché le opere che il Padre mi ha date da compiere, quelle stesse opere che faccio, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato" (Gv 5:36). Giovanni diceva di essere l'Elia di Is 40:3, ma bisognava credergli sulla parola. Yeshùa invece fu dichiarato "figlio prediletto" dalla voce che sentirono i presenti, faceva resuscitare i morti e guariva ogni malattia, ecco perché le folle lo seguivano e dicevano che fosse il Messia. Ecco a cosa servivano le opere potenti che gli apostoli, sopra ad ogni credente in possesso di carismi, erano in grado di compiere: ad attestare che la loro testimonianza era vera. Se tu ritieni di essere inviato di Cristo, allora dovrai essere in grado di ridare la vista al mio amico cieco. Tu o qualche "apostolo" della tua comunità. Se non sei in grado, non c'è niente e nessuno a garantire che ciò che dici è vero, e allora sei solo uno dei tanti millantatori che ci sono in ogni confessione religiosa, che rendono testimonianza di se stessi e dunque la loro testimonianza non è vera, come dice Yeshùa.
nessuno può impedire al Cristo, di scegliersi altri come Paolo, potentemente usati dalla Sua Mano; non ti pare ?
Infatti il mondo è pieno di sedicenti apostoli e messia, che dicono di essere inviati di Dio, di Cristo, della madonna, degli alieni; e la gente li prende sulla parola. Perchè mai, se Cristo disse ai dodici di andare ad annunciare il vangelo, un uomo oggi dovrebbe pensare che lo disse anche a lui? Se io dico solo a tizio "vai a riferire questo e quello", perché mai caio dovrebbe pensare "lo ha detto anche a me"?
anche Barnaba lo era "Atti 14, 14" ;anche Apollo, così descritto da Paolo in 1 Cor. 4, 6-9"
Infatti operando come vuole, nei ministeri, ha designato apostoli, ,profeti, evangelisti, pastori e dottori...
Barnaba e Timoteo erano apostoli di Cristo o di Paolo? O delle comunità? Leggi bene, perché mentre Paolo si definisce apostolo di Cristo, descrive Timoteo come "fratello" e non come apostolo di Cristo. E Timoteo fu inviato di Paolo. Se sostituisci al termine ambiguo "apostolo" il suo vero significato, "inviato", farai meno confusione e potrai capire la differenza tra i dodici e gli altri. Si tratta di distinguere chi inviava chi.
Certo non come i 12, ma come Paolo Sila Timoteo, Aquila, i quali hanno confessato con la loro bocca, che Gesù è il Cristo ,il loro Signore e Salvatore, Il Figlio di Dio, e altresì col cuore hanno creduto
Dunque le tue parole sono ispirate come quelle di Paolo? Sono "parola di Dio"? Anche qui devi distinguere tra gli inviati. C'erano apostoli di Cristo, apostoli delle chiese, apostoli di Paolo... Se la tua comunità ti invia a svolgere un compito, tu non sei inviato (apostolo) di Cristo, sei inviato della tua comunità. Chiunque fosse inviato da qualcuno era suo apostolo... Paolo poteva definirsi apostolo di Cristo perché c'erano i 12 in vita che potevano attestarlo. Lo stesso non vale per gli altri che hai menzionato, i quali non sono mai chiamati apostoli di Cristo. Poi fai confusione tra apostolo e credente: è il credente quello che confessa la sua fede, l'apostolo è l'inviato da qualcuno per rappresentarlo. Dunque, l'apostolo era certamente credente, ma non tutti i credenti erano apostoli di Cristo. Potevano essere apostoli di qualcuno che li inviava con la missione di recapitare un messaggio o svolgere un compito.

Per il resto, ti ho già risposto. Tu stesso ti sei messo al livello di Paolo. Dunque, dovresti scrivere la tua "testimonianza", il tuo evangelo, e fare istanza perché venga inserito nella Bibbia come scritto canonico.
Luigi
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Re: I 144000 e la grande folla

Messaggio da Luigi »

Paolo, ha lavorato nel Signore più di loro
Questo da dove lo evinci?
E' scritto quì:
1 Cor. 15,9 Io infatti sono l'infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. 10 Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. 11 Pertanto, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
At 20:24 non dice che Paolo fu testimone di Cristo, dice che doveva διαμαρτύρομαι il Vangelo, ossia attestare il Vangelo che aveva ricevuto. Gli apostoli invece erano μάρτυρες di Cristo, ossia testimoni oculari. Non so se è chiara la differenza. Comunque, Paolo, dopo la visione, va a conoscere gli apostoli, i quali potevano garantire che fosse da considerararsi apostolo. È per questo che fu accettato, perché i discepoli inizialmente avevano paura di lui e diffidavano; ma essendo stato accettato dai dodici ed essendo stata la sua apostolicità da loro garantita, fu accettato anche dagli altri.
Antonio, vedo che ignori che, il ministerio di apostolato, Paolo lo ha ottenuto direttamente dal Signore Cristo Gesù, quindi si reca dagli apostoli, non certo per avere la loro approvazione, per esercitarre quanto il Signore gli aveva affidato..

Ti ho scritto e tu hai ignorato, che il Cristo ,può scegliersi un apostolo come Paolo , al quale affida tale Ministerio; chi lo può impedire dunque ?
Ecco a cosa servivano le opere potenti che gli apostoli, sopra ad ogni credente in possesso di carismi, erano in grado di compiere: ad attestare che la loro testimonianza era vera. Se tu ritieni di essere inviato di Cristo, allora dovrai essere in grado di ridare la vista al mio amico cieco. Tu o qualche "apostolo" della tua comunità.
Ecco sei in malafede, su questo ti ho già risposto, non ho scritto di essere apostolo; non ho scritto quanto segue e di non avere il dono delle guarigioni e tu mi ripeti "in malafede ", quanto sopra

Commento povero Antonio questo, ed oltraggioso nei confronti di Dio.
Non ti avvedi che è sempre Lo Spirito che decide le guarigioni e non lo decidono gli apostoli e credenti, perchè questi erano guidati appunto dallo Spirito , e non viceversa, e mi spiego meglio.

Guarda Paolo mentre si trova a Filippi, solo dopo molti giorni , Paolo sgrida e comanda lo spirito di divinazione di uscire da una donna posseduta..."Atti 16, 16-18"
Guarda Paolo , dopo che Il Signore ,aveva operato miracoli a dismisura attraverso le sue mani , ecco che lascia Trofimo ammalato a MIleto "2 Tm. 4, 20"
E non si dica che , già qui Dio , aveva smesso di operare miracoli, poichè certi limiti li pongono gli uomini, e nessuno può impedire a Dio di operare , ciò che vuole...; Dio è lo stesso ieri, oggi ed in eterno.
Nessuno può impedire a Dio, di dispensare l'ultima pioggia dell'ultima stagione, che ci sarà; chi può descriverla cosa sarà prima della fine dei giorni ?

Poi mi hai chiesto:
Tu che testimone saresti? Hai conosciuto personalmente Yeshùa? Lo hai visto battezzarsi, hai vissuto accanto a lui, lo hai visto crocifiggere dai romani e lo hai visto risorto da poter presentarti al mondo come suo testimone attendibile?
Io ho risposto, che come testimone, non ho scritto di essere apostolo, ma ho scritto:


Certo non come i 12, ma come Paolo Sila Timoteo, Aquila, i quali hanno confessato con la loro bocca, che Gesù è il Cristo ,il loro Signore e Salvatore, Il Figlio di Dio, e altresì col cuore hanno creduto..., e per tale sono stato come loro redento, lavato col SUO Sangue, salvato per grazia, e Riconciliato col Padre, come Paolo..., e tutti quelli che hanno confessato il Suo Nome ,e ricevuto la Caparra dello Spirito, per la fede in LUI "Ef. 1, 10-14", come recitano anche le scritture predico Cristo in virtù di quanto scritto in Romani 10,14 "se non vi è chi predica il vangelo della Grazia, non vi è chi si ravvede e converte"affinche chiunque si ravveda, si converta dalle sue vie di peccato, per essere redento, e da che era morto nei falli e nei peccati, realizzare quella Nuova Nascita , che il Signore dichiarò a Nicodemo "Gv. 3".

Quindi perchè tagli il mio commento, e aggiungi che, ho scritto che sono apostolo, e divagando , mi chiedi:
Tu stesso ti sei messo al livello di Paolo. Dunque, dovresti scrivere la tua "testimonianza", il tuo evangelo, e fare istanza perché venga inserito nella Bibbia come scritto canonico.
Dunque le tue parole sono ispirate come quelle di Paolo? Sono "parola di Dio"?
Sei in malafede, io non ho scritto che sono apostolo; e non mi sono messo al livello di Paolo, ma ho scritto che come loro annuncio l'evangelo, e do testimonianza con la mia vita , dell'opera di Dio in me.
Sei in malafede; ma se stai scrivendo per trovare un pretesto per bannarmi come è successo a Ringo, e tom anad, non ti farà certo onore...




Poi fai confusione tra apostolo e credente: è il credente quello che confessa la sua fede, l'apostolo è l'inviato da qualcuno per rappresentarlo.
Anche quì sei inerrore, poichè anche gli apostoli ,lo hanno confessato:
Matteo 16:16 Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

Non ho il dono di operare guarigioni, che viene dallo Spirito, se è questo che vuoi sapere.
Lui li distribuisce come vuole..
Per il resto, ti ho già risposto.
Per il resto, mi hai fatto molte domande , e io a tutte "credo" di aver risposto, facendoti notare che sei in errore, ma tu molte le hai ignorate...
Inoltre ignori pure che, sebbene il canone è stato chiuso dagli uomini, esso non è chiuso; guarda il libro degli atti degli apostoli, è incompleto, perchè mancano gli atti degli apostoli: Andrea, Giovanni, Bartolomeo, Giuda Taddeo.....; opere che LO Spirito ha compiuto.
buona serata
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bgaluppi
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Re: I 144000 e la grande folla

Messaggio da bgaluppi »

In At 9:26-27 dice: "Quando fu giunto a Gerusalemme, tentava di unirsi ai discepoli; ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo. Allora Barnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli, e raccontò loro come durante il viaggio aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come a Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù". Perché, secondo te, lo conduce dagli apostoli?
Ti ho scritto e tu hai ignorato, che il Cristo ,può scegliersi un apostolo come Paolo , al quale affida tale Ministerio; chi lo può impedire dunque ?
Ti ho risposto. Paolo disse di aver visto Cristo e averlo sentito. Lo diceva lui. Ma sai quanti dicevano queste cose? Paolo stesso denuncia la presenza di falsi apostoli nella comunità, che diffondevano falsi scritti. Chi, secondo te, era in grado di identificarli, se non i veri apostoli, ossia i dodici? Ecco perché Barnaba porta Paolo dai dodici. Oggi, chiunque può dire di aver visto Cristo; e chi può verificare che non si tratti di uno dei tanti millantatori, come esistevano al tempo degli apostoli?
non ho scritto di essere apostolo
Quando ti ho chiesto che testimone saresti, hai risposto: "Certo non come i 12, ma come Paolo Sila Timoteo, Aquila...". A parte che Timoteo, Sila e Aquila non erano apostoli di Cristo come Paolo, perché non hanno avuto la stessa esperienza di Paolo, tu hai visto Cristo che ti ha parlato e ti ha detto di andare ad annunciare il vangelo? Se dici una cosa del genere, la dici tu, e non hai un apostolo dei dodici che possa certificare che tu sia effettivamente inviato da Cristo come lo era Paolo. Dunque, è semplicemente una cosa che dici tu, come molti cosiddetti "contattisti" affermano di essere stati contattati direttamente da Cristo che sta su una navicella spaziale. Poi, non distingui tra i termini apostolo, discepolo, credente e testimone, in virtù di una distorsione teologica. Sono termini diversi che indicano caratteristiche diverse; l'apostolo è l'inviato di qualcuno, per cui un credente o un discepolo non può essere apostolo se non è inviato da qualcuno a rappresentarlo; il credente è colui che è persuaso, e dunque crede nella messianicità di Yeshùa, e non è apostolo se non è inviato (e poi bisogna vedere chi è che lo invia per definire le sue caratteristiche apostoliche); il discepolo è colui che apprende un insegnamento e lo mette in pratica; il testimone è unicamente colui che ha assistito direttamente ad un fatto. Per cui, se tu dici di essere credente e discepolo come Paolo, Sila, Timoteo etc. va bene, ma non va bene se dici di essere testimone come loro, perché nessuno di loro fu testimone, non avendo assistito ai fatti. Potevano rendere testimonianza di ciò che avevano imparato - il Vangelo - ma non potevano testimoniare su Cristo, non essendo stati testimoni oculari. Solo i Dodici erano testimoni e inviati (altri erano testimoni ma non inviati, Paolo fu inviato ma non testimone).
Non ti avvedi che è sempre Lo Spirito che decide le guarigioni e non lo decidono gli apostoli e credenti
Certo che è sempre Dio che opera la guarigione. Però dimentichi che le guarigioni descritte nella Scrittura Greca avvengono sempre su intercessione di un uomo, che possiede certi "carismi". Non è che gli storpi, improvvisamente, guarivano da soli perché Dio decideva di farli guarire. E i carismi si manifestavano nei credenti solo attraverso la volontà o la presenza dei dodici apostoli, che erano gli unici che potevano "legare e sciogliere", ossia chiedere ed essere esauditi. Non mi hai risposto su Filippo: perché quando lui battezza i samaritani in nome di Yeshùa, lo spirito non scende su di loro ma scende solo nel momento in cui due dei dodici impongono le mani? Se il battesimo di Filippo non fece scendere lo spirito, perché mai dovrebbe scendere quando, oggi, dei credenti vengono battezzati da tizio e caio? Yeshùa disse ai dodici che avrebbero avuto autorità di legare e sciogliere in cielo ciò che avessero legato e sciolto in terra. Che vuol dire?
Nessuno può impedire a Dio, di dispensare l'ultima pioggia dell'ultima stagione, che ci sarà; chi può descriverla cosa sarà prima della fine dei giorni ?
Vero, ma con la Scrittura si può impedire ad alcuni di dire che oggi esistono "testimoni di Cristo" in possesso di doni che operano miracoli. Questo è un atto dovuto per tutti quelli che i miracoli li chiedono e non li ricevono. Il fatto che non si vuol capire è che certe cose sono accadute in un periodo storico in cui erano strettamente necessarie perché sbocciasse la fede; se gli apostoli non avessero avuto certe capacità, nessuno avrebbe creduto a dei poveri pescatori ignoranti che affermavano di aver visto il Cristo risorto. La chiesa non sarebbe potuta nascere.
ho scritto che come loro annuncio l'evangelo, e do testimonianza con la mia vita, dell'opera di Dio in me
Perché lo fai? Te lo ha ordinato Cristo come lo ordinò ai dodici (e solo a loro)? Visto che non sei ispirato, come nessuno lo è oggi, non hai mai pensato che potresti dare un esempio sbagliato e dire cose non giuste?
Per il resto, mi hai fatto molte domande , e io a tutte "credo" di aver risposto, facendoti notare che sei in errore, ma tu molte le hai ignorate...
Inoltre ignori pure che, sebbene il canone è stato chiuso dagli uomini, esso non è chiuso; guarda il libro degli atti degli apostoli, è incompleto, perchè mancano gli atti degli apostoli: Andrea, Giovanni, Bartolomeo, Giuda Taddeo
E dunque? Perché potrebbero esserci stati altri scritti questo che vorrebbe dire? Noi dobbiamo basarci su ciò che abbiamo scritto, non su ciò che non abbiamo. I Padri della Chiesa non inserirono nel canone testi su cui avevano la certezza che fossero dei falsi.
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Gianni
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Re: I 144000 e la grande folla

Messaggio da Gianni »

È vero: Luigi non distingue tra i termini apostolo, discepolo, credente e testimone. Ed è vero che non distingue in virtù di una distorsione teologica. In tale distorsione prende il santo spirito divino (la sua santa energia) come persona. Certo che di pasticci ne ha combinato e ne combina la pagana dottrina trinitaria.
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Re: I 144000 e la grande folla

Messaggio da Luigi »

Antonio , ancora stai divagando su altro, poichè io, mi sono ben spiegato, e non serve ripetermi; guarda quanti commenti fatti, a tua richiesta ;
"guarda quanti errori hai postato e che ti ho fatto notare con le scritture" ,e tu hai ignorato , non commentato, e nemmeno ti sei degnato di riconoscerlo.
Quando ti ho chiesto che testimone saresti, hai risposto: "Certo non come i 12, ma come Paolo Sila Timoteo, Aquila...". A parte che Timoteo, Sila e Aquila non erano apostoli di Cristo come Paolo, perché non hanno avuto la stessa esperienza di Paolo, tu hai visto Cristo che ti ha parlato e ti ha detto di andare ad annunciare il vangelo?

Certo, "ma non come Paolo, ed è personale, e LUI parla in tanti modi, come anche in visione come a Paolo, perchè LO vivo ogni giorno, e non studio semplicemente le scritture ,che sarebbe fine a se stesso" e da allora "sono 24 anni" predico Cristo come i discepoli, come Aquila, Sila, e quelli descritti in Romani 15..."
come lo sento forte nel cuore "vedi adesso devo trovarmi nella posizione di vedere l'opera di Cristo appena accennata , calpestata da te o da chi ,per incredulità a prescindere.
A prescindere perchè Antonio, come disse Gesù , anche per te, se tu vedessi risuscitare un morto , nemmeno crederesti in LUI.

Infatti ti ho dato testimonianza di un morto risorto, e tu hai ignorato.
Ti ho parlato di persone guarite dal cancro ed altre malattie, ma tu hai ignorato.
Per uno che non crede con tutto il cuore che Gesù è il Cristo il Figlio di Dio, l'opera di Dio ancora oggi, è follia, e non crede a prescindere.

Ma dico, se un uomo peccatore , ancora oggi, ravvedutosi, chiede a Dio, di essere perdonato, salvato, redento, riconciliato, perchè crede nel Suo Figlio con tutto il cuore, come suo Signore e Salvatore; forse Dio non lo perdona, non lo salva, non lo redime...; è impossibile forse per LUI esaudirlo ?
E se parimenti, poi GLI chiede , di essere guarito da una malattia, è impossibile forse per LUI DIO,esaudirlo ?


Poi tu che ne sai che ,quelli che hai quotato "Aquila, Sila" e quelli descritti in Romani 15", che esperienza hanno avuto ?
Poi scrivi che ,occorre che vi siano apostoli, dai quali essere confermati ed inviati , ed anche quì sei in errore.
Ti ho scritto che Dio si sceglie un servo come vuole.
Ti sei mai chiesto perchè ,a Saulo è stato mandato "dal Signore Cristo",il discepolo Anania che risiedeva a Damasco e non a Gerusalemme, e non gli è stato mandato un apostolo , un profeta, un dottore di quelli che erano ad antiochia ,o Gerusalemme ?
Anania lo evangelizza, gli impone le mani gli parla da parte del Signore Cristo; vedi quante cose non rammenti ?
Se fosse come scrivi, che occorreva il beneplacito degli apostoli, doveva per forza di cose, essere riportato nelle scritture.
E i carismi si manifestavano nei credenti solo attraverso la volontà o la presenza dei dodici apostoli, che erano gli unici che potevano "legare e sciogliere", ossia chiedere ed essere esauditi.
Sei in errore, ti ho portato l'esempio di Anania, che guarisce Saulo dalla cecità, e con lui non vi erano gli apostoli.
Ti ho portato l'esempio di Stefano e Filippo, i quali senza la presenza , o autorizzazione degli apostoli, operarono prodigi, miracoli, e tu hai ignorato, perchè non leggi come ti contraddice la scrittura che ti riporto; non ti interessa, sennò avresti preso atto dei tuoi errori ,per ignoranza "nel senso che magari ignori le scritture a riguardo"
Ecco io di fatto ti ho dato testimonianza che quello che Dio ha fatto e fa nella mia vita, e supportato da prodigi, realizzati in me, dopo aver piegato il cuore al Cristo ,confessato di essere un peccatore morto nei falli e nei peccati, e dopo aver riconosciuto il bisogno della Sua redenzione e riconciliazione col Padre mediante LUI IL Figlio, e tu voi dici/te, che distorco le scritture, ma i fatti che mi riguardano attestano che Dio ha avuto pietà anche di me, e attraverso la mia bocca, LUI continua a parlare ed evangelizzare tanti , per ravvedersi "anche voi";
ma voi ,quale certezza avete , che siete perdonati, riconciliati, redenti, giustificati , se Cristo Gesù non lo confessate come il vostro Signore e Salvatore, nonchè il Figlio di Dio; inoltre cosa vi attesta che quello che credete mediante lo studio, è frutto di una vera chiave di lettura, appunto perchè, rifiutando Cristo ,come il vostro Signore e Salvatore "proprio perchè non avete attestato il contrario", non potete avere Lo Spirito, che guida in tutta la verità ?

Ognuno a prescindere ,è morto nei falli e nei peccati "anche voi" ; un morto non conosce nulla, e nulla è la sua conoscenza senza Cristo.
Ha bisogno di ravvedersi e di credere in Gesù come il Cristo il Signore Il Salvatore, e come Il Figlio di Dio, per Vivere la Vita di Cristo..
Non mi hai risposto su Filippo: perché quando lui battezza i samaritani in nome di Yeshùa, lo spirito non scende su di loro ma scende solo nel momento in cui due dei dodici impongono le mani?
Antonio, quante domande che ti ho fatto e tu si che non hai risposto, ma io ti rispondo.

Perchè Lo Spirito Santo ti ho scritto che opera come vuole, e mi spiego.
Poi hai dimenticato che sebbene Filippo era diacono come Stefano, entrambi, erano pieni di Spirito Santo, e LO Spirito, operava attraverso loro; ma è sempre LO Spirito che decide...
Quando Pietro va a casa di cornelio, Pietro non impone le mani per far scendere LO Spirito, ma essi LO ricevono ugualmente senza imposizioni.
Mentre diversamente Paolo e barnaba evangelizzano ad Antiochia "Atti 11, 19-30, e sebbene vi è Paolo apostolo e Barnaba, Lo Spirito non scende, come diversamente in altra occasione.
Non scese nemmeno a Listra "Atti 14", non scese a Berea, a Tessalonica.
Stessa cosa col carceriere di Filippi "Atti 16., dopo che Paolo "che era apostolo" gli annuncia la salvezza in Cristo, nemmeno scende lo Spirito su di loro, mentre cosa diversa avvenne a casa di Cornelio, dove gli apostoli, non imposero le mani.."
Mentre Paolo ,ad Efeso prega ed impone le mani su alcuni discepoli, e scese lo Spirito.
Ecco è Lo Spirito che ancora decide chi debba riceverlo e quando

Lo Spirito, distribuisce i Suoi doni come vuole, e non perchè vi siano gli apostoli, "o che senza loro , non possa operare"come scese a Pentecoste; chi lo impedì di scendere , sebbene non era ancora sceso ?
Ciao
Luigi
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Messaggio da Luigi »

È vero: Luigi non distingue tra i termini apostolo, discepolo, credente e testimone. Ed è vero che non distingue in virtù di una distorsione teologica. In tale distorsione prende il santo spirito divino (la sua santa energia) come persona. Certo che di pasticci ne ha combinato e ne combina la pagana dottrina trinitaria.
Gianni, vedi cosa scrivi per divagare ?
Tanto è evidente che leggi per sommi capi quanto scrivo, poichè non ti interessa oltre quello che hai imparato dagli studi tuoi o di altri pensatori , "magari privi dello Spirito "proprio perchè hanno rifiutato ,di credere con tutto il cuore, ne IL Figlio del Dio Vivente. :-(
Ogni mio commento lo tratto con le scritture, dalle quali, come sopra, ho fatto notare varie volte , che siete in errore, perchè le scritture "che magari ignorate", vi contraddicono, come ho fatto notare ad Antonio, che non ha battuto ciglio; vedi non sapeva che Paolo dice di aver lavorato più degli apostoli.

Poi ti faccio notare che, Lo Spirito Santo, parla di Cristo Gesù, come Il Signore , il Salvatore, e IL Figlio del Dio Vivente, attraverso i redenti che ha risorti "e che un tempo erano morti nei falli e nei peccati";
ecco testimonia di LUI, predica il Suo Nome "di Cristo" Lo Glorifica, LO Magnifica, LO presenta come Il Giudice...., Il Signore di Tutti, ed anche come IL Signore della Gloria.....


Quindi visto che voi non siete Suoi "di Cristo" discepoli come gli apostoli e la primitiva Ekklesia, "ciò è implicito, perchè a quanto pare , non avete volontà di schierarvi pro, o contro", ecco che non avete Lo Spirito Santo di Dio, mentre formulate le vostre tesi; dunque quale spirito avete , considerato che vi è solo una alternativa ,allo Spirito Santo ?
Ecco , solo constatazione di fatti evidenti.
Chi ha orecchio da udire oda
Ciao
Ultima modifica di Luigi il mercoledì 15 maggio 2019, 12:57, modificato 1 volta in totale.
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Gianni
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Re: I 144000 e la grande folla

Messaggio da Gianni »

Luigi, è venuto il momento di fare una seria considerazione.

Personalmente diffido di continua a dire di avere lo spirito e di saper interpretare la Scrittura grazie allo spirito che ha (che pretende di avere, anzi). Potrei fare una seria analisi biblica per mostrare che avere lo spirito implica due cose: essere ispirati da Dio o avere il doni dello spirito (o anche entrambe). Ora, la Bibbia è stata finita di scrivere da un bel pezzo, per cui non penso che tu voglia aggiungervi qualcosa. Quanto ai doni dello spirito, non credo proprio che tu guarisca malati o che parli in lingue straniere senza mai averle mai apprese.
Allora, più che dire presuntuosamente di avere lo spirito, forse sarebbe meglio dire che si desidera vivere conformemente allo spirito.

Ma non è di ciò che volevo parlare. Desidero invece riferirmi ad un passo biblico che già ti avevo citato: “Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sarà tenuto in piedi, perché il Signore è potente da farlo stare in piedi”. – Rm 14:4.

Ora, chi giudica un altro credente mostra di non aver fede in Dio. E ti spiego perché. Siccome il fatto che un credente stia in piedi o cada “riguarda il suo padrone”, se tu lo giudichi ti stai mettendo al posto del “suo padrone”. Il che comporta che non hai fede nel “suo padrone”, il quale sa fare da solo senza il tuo giudizio. Se poi con tuo giudizio lo fai cadere, mostri ancor più mancanza di fede nel Signore, che “è potente da farlo stare in piedi”.

Se il tuo presunto possesso dello spirito arriva a ciò, forse è il caso che tu riveda umilmente in preghiera la tua posizione davanti al tuo “padrone”.
Janira
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Re: I 144000 e la grande folla

Messaggio da Janira »

Luigi, non è facile rispondere ai tuoi messaggi perché spesso citi tanti versetti insieme. Provo a rispondere al fatto che Anania ha guarito Paolo. Troviamo scritto che
Or a Damasco c'era un discepolo di nome Anania; e il Signore gli disse in visione: «Anania!» Egli rispose: «Eccomi, Signore». 11 E il Signore a lui: «Àlzati, va' nella strada chiamata Diritta, e cerca in casa di Giuda uno di Tarso chiamato Saulo; poiché ecco, egli è in preghiera, 12 e ha visto in visione un uomo, chiamato Anania, entrare e imporgli le mani perché ricuperi la vista.
Il compito di guarire Paolo lo riceve direttamente da Yeshua
Luigi
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Messaggio da Luigi »

essere ispirati da Dio o avere il doni dello spirito (o anche entrambe). Ora, la Bibbia è stata finita di scrivere da un bel pezzo, per cui non penso che tu voglia aggiungervi qualcosa.
Vedi cosa scrivi e come ignori le scritture ?
Vedi quanti avevano lo Spirito santo nella primitiva Ekklesia ?
Hanno aggiunto forse ,qualcosa alle scritture ?

Ma non è di ciò che volevo parlare. Desidero invece riferirmi ad un passo biblico che già ti avevo citato: “Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sarà tenuto in piedi, perché il Signore è potente da farlo stare in piedi”. – Rm 14:4.
Gianni, continui a divagare , e non dici se, sei o non sei discepolo e servo di Cristo.
Poi constatazione di fatto è la mia, quindi non serve che tu faccia l'offeso, e che mi scrivi che, io presuntuosamente...;
poi il Giudizio spetta a Dio come ti ho scritto; inoltre ti ho chiesto se sei un discepolo del Signore Gesù, e se LUI è anche il tuo Signore, il tuo Salvatore, Redentore, e se hai creduto in LUI per quello che E', e che Pietro ben confessò con queste parole:
Matteo 16:16 Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

Onde sapere qual'è l'orientamento di fede del mio interlocutore "come ben lo espresso io", ma non l'hai/avete scritto.

Matteo 10, 32 Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33 chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.

Possiamo sapere da che parte sei/siete ?

“Chi sei tu che giudichi il domestico altrui?[/b][/u] Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone;
Ora il mio Padrone , che ho accettato, confessato con la mia bocca e col cuore, è IL Signore , e Salvatore Cristo Gesù , Il Figliuol di Dio, "come lo era di Pietro , e i discepoli della primitiva Ekklesia.
Puoi dirmi se, è anche il tuo, e se anche tu ,LO lodi, Lo Magnifichi, LO glorifichi, LO servi, LO segui, LO annunci , e a LUI pieghi le ginocchia ed il cuore, come loro gli apostoli e discepoli tutti, sopra citati ?
Poichè viceversa, mi dici ,come può "Il Signore Gesù" ben espresso nel contesto ,e ben distinto da Dio Padre" essere il tuo Padrone , se con LUI non hai alcuna relazione ?
Come potrebbe quindi LUI conoscerti ?
Sarebbe contraddittorio, non ti pare ?
ciao
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