Re: 1 Pietro 4:6
Inviato: sabato 20 gennaio 2018, 11:36
Secondo me bisogna tradurre il più letterale possibile e considerare tutte le traduzioni che la grammatica e la sintassi consentono, senza dover stravolgere il testo, per poi valutare il tutto nel contesto. Traduco il v. 3:18 mettendo tra parentesi quadre eventuali traduzioni alternative.
ὅτι καὶ Χριστὸς ἅπαξ περὶ ἁμαρτιῶν ἀπέθανεν δίκαιος ὑπὲρ ἀδίκων, ἵνα ὑμᾶς προσαγάγῃ τῷ Θεῷ, θανατωθεὶς μὲν σαρκὶ ζωοποιηθεὶς δὲ πνεύματι·
perché anche Cristo una volta per tutte a motivo dei peccati soffrì giusto a favore degli [a nome degli] ingiusti affinché noi avvicinasse a Dio essendo stato messo a morte in [secondo la] carne ma essendo stato reso vivo in [secondo lo] spirito
Innanzitutto, qui si parla non di morte naturale — che è la condanna che ogni essere umano subisce in seguito alla disobbedienza adamica —, ma di morte violenta: "essendo stato messo a morte", "ucciso". Credo che il motivo principale per cui Pietro qui non usa κρίνω ("giudicare", "condannare") come in 4:6 ma θανατόω (thanatòo, "mettere a morte", "uccidere") sia esattamente questo.
ὅτι καὶ Χριστὸς ἅπαξ περὶ ἁμαρτιῶν ἀπέθανεν δίκαιος ὑπὲρ ἀδίκων, ἵνα ὑμᾶς προσαγάγῃ τῷ Θεῷ, θανατωθεὶς μὲν σαρκὶ ζωοποιηθεὶς δὲ πνεύματι·
perché anche Cristo una volta per tutte a motivo dei peccati soffrì giusto a favore degli [a nome degli] ingiusti affinché noi avvicinasse a Dio essendo stato messo a morte in [secondo la] carne ma essendo stato reso vivo in [secondo lo] spirito
Innanzitutto, qui si parla non di morte naturale — che è la condanna che ogni essere umano subisce in seguito alla disobbedienza adamica —, ma di morte violenta: "essendo stato messo a morte", "ucciso". Credo che il motivo principale per cui Pietro qui non usa κρίνω ("giudicare", "condannare") come in 4:6 ma θανατόω (thanatòo, "mettere a morte", "uccidere") sia esattamente questo.