1 Pietro 4:6

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bgaluppi
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Re: 1 Pietro 4:6

Messaggio da bgaluppi »

Questa interpretazione travisa il significato di katà anthropus, come avevo fatto io inizialmente...

Passiamo alla concordanza. Tutto quello che ci serve è Biblehub, che offre tutte le risorse necessarie per fare questo tipo di analisi e presenta il testo greco originale, che può quindi essere controllato.

Trizzi, tu chiedi qual'è la differenza tra sòma e sàrx, e perché Pietro usi sàrx invece di sòma. La prima cosa da fare è individuare i significati dei due termini utilizzando i dizionari. Biblehub ha il Thayer; se non hai dimestichezza puoi benissimo usare quello del NT, che possiedi. Allora, io pubblicherò i significati dei dizionari che ho adisposizione e tu i tuoi, dopodiché li confrontiamo e facciamo un bell'elenco completo. Vai pure con calma (io sto scrivendo mentre preparo pasta e fagioli...).
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bgaluppi
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Re: 1 Pietro 4:6

Messaggio da bgaluppi »

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Re: 1 Pietro 4:6

Messaggio da trizzi74 »

bgaluppi ha scritto:Questa interpretazione travisa il significato di katà anthropus, come avevo fatto io inizialmente...

Passiamo alla concordanza. Tutto quello che ci serve è Biblehub, che offre tutte le risorse necessarie per fare questo tipo di analisi e presenta il testo greco originale, che può quindi essere controllato.

Trizzi, tu chiedi qual'è la differenza tra sòma e sàrx, e perché Pietro usi sàrx invece di sòma. La prima cosa da fare è individuare i significati dei due termini utilizzando i dizionari. Biblehub ha il Thayer; se non hai dimestichezza puoi benissimo usare quello del NT, che possiedi. Allora, io pubblicherò i significati dei dizionari che ho adisposizione e tu i tuoi, dopodiché li confrontiamo e facciamo un bell'elenco completo. Vai pure con calma (io sto scrivendo mentre preparo pasta e fagioli...).
bgaluppi ha scritto:Questa interpretazione travisa il significato di katà anthropus, come avevo fatto io inizialmente...
Si, lo so, ma non abbiamo la certezza che in questo versetto venga usato come affermi tu.
A parte questo particolare, cosa pensi di quello che ho scritto?
Ho aggiunto qualche altra cosa.
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
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Re: 1 Pietro 4:6

Messaggio da trizzi74 »

bgaluppi ha scritto:se non hai dimestichezza puoi benissimo usare quello del NT
Ti riferisci al dizionario esegetico del N.T. della paideia?
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bgaluppi
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Re: 1 Pietro 4:6

Messaggio da bgaluppi »

non abbiamo la certezza che in questo versetto venga usato come affermi tu
Trizzi, se i dizionari (soprattutto il Rocci) riportano che kata anthropon ha quei significati e va tradotto in quel modo, non ci sono da fare ipotesi diverse. Le congiunzioni sono molto particolari, perché a seconda dei termini a cui sono abbinate assumono significati specifici, che valgono in ogni contesto. I dizionari riportano tutti i casi, basta cercarli. Ad esempio: kat'òikon significa sempre "a casa", ovunque venga usato. Se qualcuno traduce diversamente da quanto indicato concordemente dai dizionari, sbaglia. Avviene la stessa cosa in inglese: to work significa lavorare, out significa fuori, e to work out significa sempre e solo fare esercizio fisico, faticare. Come to give vuol dire dare, up vuol dire su, ma to give up significa arrendersi, smettere.

Sono d'accordo col punto 3 che riporti. Infatti, la vita in spirito secondo la volontà di Dio è la vita spirituale, contrapposta al suo esatto opposto, la morte terrena. Cioè, si muore nella carne, ma grazie al Vangelo si vive nello spirito. Ora, “affinché da una parte fossero condannati nella carne come esseri umani (κατὰ ἀνθρώπους)”, è opposto a “vivessero in spirito secondo il volere di Dio”. Qual'è la condanna nella carne a cui l'essere umano è sottoposto? E qual'è la vita che Dio vuole per noi?

Ecco i significati dei due termini in esame:

σῶμα

Thayer: corpo, carne, il corpo della chiesa. Il corpo di uomini e animali, il corpo vivente consistente di carne, corpo celeste (pianeti, angeli), corpo terrestre (animali, uomini, piante), schiavo.

HELPS Word-studies: il corpo fisico, fig. il corpo mistico di Cristo, ossia la chiesa.

Strong: il corpo fisico nella sua interezza, schiavo

Rocci: corpo, corpo morto (cadavere umano), vita (persona), punto capitale (fondamento)

Vocabolario del NT: 1) il corpo, sia di uomini che di animali 1a) un corpo morto o cadavere 1b) il corpo vivente 1b1) di animali 2) i corpi di pianeti e di stelle (corpi celesti) 3) è usato per un numero (grande o piccolo) di uomini uniti strettamente in una società o famiglia; un corpo sociale, etico, mistico 3a) così nel NT della chiesa 4) quello che getta un'ombra, come distinto dall'ombra stessa.

σάρξ

Thayer: carne, corpo, natura umana terrena, materialità. Parentela. Ciò che può essere strappato dalle ossa, la natura animale che concupisce e induce al peccato, creatura vivente.

Lo HELPS spiega: “sarks è generalmente negativo, facendo riferimento alle decisioni umane (azioni) dettate dal sé (compiute senza fede, prive dell'azione interiore di Dio). [...] In breve, la carne generalmente si riferisce allo sforzo umano senza intervento esterno, alle decisioni (azioni) originanti dal sé, senza l'intervento di trasformazione divino.”

Rocci: propr. "pezzo di carne", carne, parte molle carnosa (anche di piante e frutti), uomo, natura umana.

Vocabolario del NT: 1) carne (la sostanza molle del corpo vivente, che copre le ossa ed è permeata dal sangue) sia di uomini che di bestie 2) il corpo 2a) il corpo di un uomo 2b) usato dell'origine naturale o fisica, generazione o relazione 2b1) nato di generazione naturale 2c) la natura sensuosa dell'uomo, “la natura animale” 2c1) senza qualsiasi idea di depravazione 2c2) la natura animale con desideri che incitano a peccare 2c3) la natura fisica dell'uomo come soggetto alla sofferenza 3) una creatura vivente (perché possiede un corpo di carne) se uomo o bestia 4) la carne, denota la natura umana, la natura terrena dell'uomo separata dall'influenza divina, e perciò pronta a peccare e contraria a Dio.

Il Thayer spiega che la differenza sostanziale tra σῶμα e σάρξ consiste nel fatto che il primo è l'organismo del corpo comprendente tutte le sue parti, mentre il secondo è la materia o sostanza del corpo vivente.

Questi sono tutti i significati che ho trovato.
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Re: 1 Pietro 4:6

Messaggio da trizzi74 »

Bgaluppi, hai letto il punto 2B) che trovi nelle pagine del commentario di Actemeier che ho postato il 13 alle ore 16:02?
Ti aggiungo la parte che completa quel paragrafo:" Questa interpretazione è resa più plausibile dalla possibilità che il nostro autore stesse pensando all'abuso descritto nel v.4, abuso fatto ai cristiani quando sono giudicati secondo i criteri di giudizio dei loro avversari".
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bgaluppi
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Re: 1 Pietro 4:6

Messaggio da bgaluppi »

Letto. Ti ho riportato l'esempio che ho trovato sul Rocci: katà àndra, me theòn, come uomo, non come dio. E ti ho riportato altre definizioni dei dizionari. Acthemeier dice che κατὰ ἀνθρώπους è presente solo in 1Pt 4:6, ma ciò non è del tutto vero. Al plurale appare solo lì, ma al singolare ci sono altri esempi. Ti ho riportato altri due esempi, con traduzione del dizionario. In quei casi abbiamo ἄνθρωπος al singolare, mentre in 1Pt 4:6 abbiamo il caso al plurale, ma i dizionari non specificano una differenza tra singolare e plurale. È vero che questa formula potrebbe valere solo al singolare, come kat'òikon, ma che differenza c'è nel dire “mi comporto secondo l'uomo” o “secondo gli uomini?”. In entrambi i casi vuol dire “mi comporto secondo natura umana”. Ma vediamo se c'è un'altra spiegazione. Qui sotto i due esempi.

1Cor 3:3 (κατὰ ἄνθρωπον περιπατεῖτε, “vi comportate secondo natura umana”), e 1Cor 9:8 (μὴ κατὰ ἄνθρωπον ταῦτα λαλῶ;, “non dico queste cose in virtù della mia natura umana?”). Come vedi, in questi altri due esempi biblici κατὰ ἄνθρωπον indica la natura umana, non il punto di vista degli uomini, il loro parere. Ma qui abbiamo il singolare, anche nel caso in cui il verbo è al plurale.

Ragioniamo allora sul senso del discorso. Riporto il testo greco con colori per vedere meglio i parallelismi:

ἵνα κριθῶσι μὲν κατὰ ἀνθρώπους σαρκί, ζῶσι δὲ κατὰ Θεὸν πνεύματι.

Condanna, vita; da una parte, dall'altra; secondo natura umana, secondo Dio; nella carne, nello spirito. Sono tutti opposti. Il fine è indubbiamente la vita eterna spirituale: affinché quei morti vivano in spirito in modo conforme a Dio. L'opposto della vita eterna spirituale qual'è? La vita mortale terrena. La vita in spirito è eterna, la vita nella carne termina con la morte fisica. Dunque, la condanna nella carne è la morte, che è la conseguenza naturale della disobbedienza; senza Vangelo, l'uomo subisce la morte fisica, con il Vangelo, l'uomo acquista la vita spirituale. È questo il parallelismo. Che c'entra mai il giudizio degli uomini nei confronti dei credenti in vita?

Prendiamo per buona la tesi di Acthemeier e traduciamo come propone lui, ossia: “affinché fossero condannati nella carne agli occhi degli uomini, ma vivessero in spirito agli occhi di Dio”. Acthemeier dice giustamente che il parallelismo tra i due casi è garanzia che entrambi abbiano un significato analogo; lui traduce giustamente κατὰ Θεὸν con “secondo la volontà di Dio”, e quindi, per parallelismo, κατὰ ἀνθρώπους deve significare “secondo la volontà degli uomini” (o “agli occhi degli uomini”, o “secondo parametri umani”).

Il Vangelo sarebbe stato annunciato ai morti per farli condannare nella carne (quando erano vivi) agli occhi degli uomini, dunque sarebbero gli uomini a condannare; e che vuol dire? Che significa che i non credenti condannino nella carne i credenti? I credenti non si curano dei giudizi negativi dei non credenti, anzi gioiscono. E comunque, il giudizio degli uomini non impedisce ai credenti di vivere in spirito eternamente. Dunque, κατὰ ἀνθρώπους non riguarda il giudizio o l'opinione degli uomini. Vediamo se arriviamo a capire.

C'è da chiedersi chi siano "gli uomini": quelli che condannano, oppure che costituiscono il parametro per la condanna? Ossia, i morti sono condannati "secondo il giudizio degli uomini" oppure sono condannati "in modo conforme agli uomini"? La TILC propende per la seconda, ed ha ragione, perché se i morti fossero condannati da gli uomini, il greco avrebbe usato una congiunzione diversa. Invece, sono condannati secondo gli uomini, ossia in conformità agli uomini. I morti “ricevono nel corpo la condanna comune a tutti gli uomini”. Questa traduzione è giusta, perché il Rocci spiega che κατὰ ha anche valore di conformità, eguaglianza, dunque la condanna è “conforme agli uomini”, “comune agli uomini”.

Allora, formulo una traduzione che dovrebbe chiarire il senso del versetto:

“Per questo, infatti, il Vangelo fu annunciato anche a coloro che sono morti: affinché, benché fossero condannati nella carne in modo conforme agli uomini, tuttavia vivessero in spirito in modo conforme a Dio.”

Questa traduzione rispetta sia il greco che l'ottima considerazione di Acthemeier, secondo cui κατὰ Θεὸν e κατὰ ἀνθρώπους, per parallelismo, debbano essere tradotti nello stesso modo.
trizzi74
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Re: 1 Pietro 4:6

Messaggio da trizzi74 »

bgaluppi ha scritto:Il Vangelo sarebbe stato annunciato ai morti per farli condannare nella carne (quando erano vivi) secondo parametri umani; e che vuol dire? Che significa che i non credenti condannino nella carne i credenti? I credenti non si curano dei giudizi negativi dei non credenti, anzi gioiscono. E comunque, il giudizio degli uomini non impedisce ai credenti di vivere in spirito eternamente. Dunque, κατὰ ἀνθρώπους non riguarda il giudizio o l'opinione degli uomini. Vediamo se arriviamo a capire.

Ora, leggi le due diverse traduzioni e dimmi quale delle due ha più senso:

“Per questo, infatti, la buona notizia fu annunciata anche a coloro che sono morti: affinché fossero condannati nella carne come esseri umani ma vivessero in spirito secondo il volere di Dio”.

“Per questo, infatti, la buona notizia fu annunciata anche a coloro che sono morti: affinché fossero condannati nella carne agli occhi degli uomini ma vivessero in spirito agli occhi di Dio”.

C'è da chiedersi chi siano "gli uomini": quelli che condannano, oppure che costituiscono il parametro per la condanna? Ossia, i morti sono condannati "secondo il giudizio degli uomini" oppure sono condannati "in modo conforme agli uomini"?
I dativi σαρκί e πνεύματι sono probabilmente dativi di sfera nell’ambito della quale avviene qualcosa, ossia il giudizio nell’ambito dell’esistenza umana, mentre la vita in quello divino.Quest’ultimo è il risultato definitivo di una condotta in accordo con la volontà di Dio ( 1 Pt. 4:2).
Ora in che senso furono “ giudicati nella carne”? Come afferma Acthemeier esiste la “ possibilità che il nostro autore stesse pensando all'abuso descritto nel v.4, abuso fatto ai cristiani quando sono giudicati secondo i criteri di giudizio dei loro avversari".Accettando questa possibilità sarebbe chiaro che qui ci si sta riferendo ad una condanna o disapprovazione da parte dei non credenti verso i credenti a motivo dell’accettazione del vangelo di Cristo. Questa ostilità avviene “nella carne”, cioè durante la loro esistenza terrena. Stando così le cose, sarebbe logico che questa condanna o disapprovazione non avrebbe niente a che vedere con la morte adamica che è comune a tutti gli uomini.
Quindi la frase κατὰ ἀνθρώπους andrebbe tradotta “agli occhi degli uomini” o “ secondo la volontà degli uomini”.
In attesa di un tuo commento mi fermo qui.
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Re: 1 Pietro 4:6

Messaggio da bgaluppi »

Scusate Gianni e Trizzi, ho apportato delle importanti modifiche al mio ultimo. Vi dispiace rileggere e dirmi cosa ne pensate? Grazie.
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Re: 1 Pietro 4:6

Messaggio da Gianni »

Antonio, ho letto. Osservo intanto che non puoi portare esempi con katà + genitivo. Nel testo pietrino katà regge l’accusativo.

Per il resto, personalmente sono d’accordo sul parallelismo, che è palese. Si tratta di un parallelismo antitetico.

Accogliendo la tua traduzione, se dovessi dirla più liberamente direi: “Per questo, infatti, il Vangelo fu annunciato anche a coloro che poi morirono [oppure: “a coloro che ora sono morti”]: affinché, benché fossero condannati nella carne in modo conforme agli uomini, tuttavia vivessero in spirito in modo conforme a Dio”.
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