Atti 13:48

Rispondi
trizzi74
Messaggi: 775
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 17:36

Atti 13:48

Messaggio da trizzi74 »

Ciao Gianni, in Atti 13:48 ho trovato un versetto che la nuova Tnm traduce così: "e tutti quelli che avevano la giusta disposizione per ricevere la vita eterna diventarono credenti".

Facendo un confronto con altre traduzioni ho notato questa differenza:

"Nell'udir ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola di Dio e abbracciarono la fede tutti quelli che erano destinati alla vita eterna." CEI

"I gentili, udendo queste cose, si rallegrarono e glorificavano la parola del Signore; e tutti coloro che erano preordinati alla vita eterna credettero.- ND

"Gli stranieri, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la Parola di Dio; e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero." - NR

Quindi il termine greco "tetagmenoi" viene tradotto in più modi:
giusta disposizione
destinati
ordinati
preordinati


Quale di queste traduzione è più corretta?
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
Avatar utente
Alen.chorbah
Messaggi: 446
Iscritto il: venerdì 31 marzo 2017, 20:42

Re: Atti 13:48

Messaggio da Alen.chorbah »

Io trizzi ho trovato questo nel vocabolario. Nstrong 5021
1) mettere in ordine, collocare
1a) mettere in un certo ordine, sistemare, assegnare un posto, nominare
1a1) assegnare (nominare) una cosa a qualcuno
1b) nominare, ordinare
1b1) nominare sulla propria responsabilità o autorità
1b2) nominare a vicenda, cioè andare d'accordo

A me il verbo pare piu dare l impressione che ci sia un azione che non indica una propria volontà ma deve arrivare da terzi. Quindi secondo me avere la giusta disposizione mi sembra quella meno indicata. Gianni sarà più esaustivo.
trizzi74
Messaggi: 775
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 17:36

Re: Atti 13:48

Messaggio da trizzi74 »

Alen.chorbah ha scritto:Io trizzi ho trovato questo nel vocabolario. Nstrong 5021
1) mettere in ordine, collocare
1a) mettere in un certo ordine, sistemare, assegnare un posto, nominare
1a1) assegnare (nominare) una cosa a qualcuno
1b) nominare, ordinare
1b1) nominare sulla propria responsabilità o autorità
1b2) nominare a vicenda, cioè andare d'accordo

A me il verbo pare piu dare l impressione che ci sia un azione che non indica una propria volontà ma deve arrivare da terzi. Quindi secondo me avere la giusta disposizione mi sembra quella meno indicata. Gianni sarà più esaustivo.
Grazie del tuo commento.
Il problema è se il termine in questione vada tradotto nella forma passiva ( destinati o preordinati) o è lecito tradurlo anche nella forma media come fa la Tnm.
Aspettiamo il parere parere di Gianni e anche quello di bgaluppi.
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
Avatar utente
Alen.chorbah
Messaggi: 446
Iscritto il: venerdì 31 marzo 2017, 20:42

Re: Atti 13:48

Messaggio da Alen.chorbah »

Se ti interessa l'unica che si avvicina alla TNM è la bibbia della gioia, che a me personalmente non fa impazzire: A queste parole, i pagani erano fuori di sé dalla gioia e si misero a lodare Dio; e tutti quelli disposti ad accettare la vita eterna, credettero
Avatar utente
Alen.chorbah
Messaggi: 446
Iscritto il: venerdì 31 marzo 2017, 20:42

Re: Atti 13:48

Messaggio da Alen.chorbah »

Inoltre se ti interessa il termine in questione ricorre altre 8 volte nelle SG se vuoi fare un confronto.
Matteo 8:9, matteo 28:16, luca 7:8, atti 15:2, atti 22:10, atti 28:23, romani 13:1, 1 corinti 16:15
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Atti 13:48

Messaggio da Gianni »

Caro Trizzi, devo ringraziarti per la tua domanda su Atti 13:48 perché sono incuriosito dalla nuova TNM; tra parentesi, ho iniziato a scrivere l’esegesi delle lettere ai corinti e ho deciso di far riferimento proprio a questa nuova versione per metterla alla prova. La tua domanda mi offre un’occasione in più.

Tu hai centrato perfettamente il problema: la questione è se la forma verbale τεταγμένοι vada tradotta nella forma passiva (destinati o preordinati) o se sia lecito tradurla anche nella forma media come fa la TNM. Alen.chorbah, da parte sua, ritiene che non indichi un’azione fatta di propria volontà ma che deve arrivare da terzi.
Questo è un classico caso in cui vanno applicati tre elementi essenziali dell’ermeneutica biblica: 1) vocabolario; 2) senso biblico del termine; 3) conformità dottrinale con l’intera Sacra Scrittura. Iniziamo dunque l’analisi partendo dal vocabolario greco.

Avete già citato il significato del verbo τάσσω. In sé, l’idea principale del verbo è quella disporre nel senso di collocare o schierare, quindi di stabilire o designare.

Quanto al senso biblico, possiamo determinarlo dai contesti in cui quel verbo appare nella Bibbia.
In Mt 28:16 indica la designazione/indicazione di certo monte da parte di Yeshùa. Da qui ricaviamo l’aspetto precisativo del verbo: chi o cosa viene designato non è a caso ma intenzionale.
In Lc 7:8 (cfr. Mt 8:9) un ufficiale militare dice a Yeshùa di essere lui pure τασσόμενος ad autorità: qui il participio presente passivo indica il suo essere stato stabilito sotto un’autorità superiore.
In At 15:2 indica la designazione di Paolo, di Barnaba e di pochi altri quali delegati per discutere e risolvere a Gerusalemme un’importante questione.
In At 28:23 indica la fissazione di un giorno stabilito. Qui abbiamo una forma media: ταξάμενοι (participio medio aoristo); si tratta di un medio con valore di interesse: viene fissata una data per se stessi, per ascoltare Paolo.
In At 22:10 troviamo τέτακταί, indicativo perfetto passivo, “è stato disposto”. Qui Yeshùa ordina a Paolo, a cui è apparso, di recarsi a Damasco per sapere tutto ciò che “è stato disposto” che lui faccia. Si tratta di un passivo divino, un modo rispettoso ebraico per riferirsi a Dio senza nominarlo.
In Rm 13:1 indica il sottoporsi alle autorità superiori.
In 1Cor 16:15 indica il dedicare se stessi al servizio dei santi.
E questi sono tutti gli altri passi biblici in cui compare il verbo τάσσω.
Tirando le somme, possiamo dire che tale verbo assume nella Bibbia diversi sensi: costituire, ordinare, preordinare, stabilire, designare.

Che senso dargli in Atti 13:48? Qui entra in gioco la dottrina biblica. Ma intanto vediamo il conteso. Qui Paolo e Barnaba, recatisi in una sinagoga di sabato, vedono accorrere molte persone per ascoltarli. Poi annunciano che, siccome i giudei non ne vogliono sapere, rivolgeranno la loro attenzione ai pagani. È a questo punto che Luca commenta che i pagani, udito ciò che Paolo aveva detto, si rallegrarono, lodarono Dio e i τεταγμένοι credettero.
Ora, in Rm 8:28-30 è detto:
“Sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno. Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli; e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati”.

Ci sono persone che amano Dio. Potremmo anche dire che sono ben disposte, finanche predisposte. E fin qui si tratta di attitudine personale. È forse a ciò che fa riferimento il τεταγμένοι di Atti 13:48? No. Se così fosse, cadrebbe tutta la dottrina biblica della chiamata di Dio esposta in Rm 8:28-30.

La nuova versione di At 13:48 di TNM (“Tutti quelli che avevano la giusta disposizione per ricevere la vita eterna diventarono credenti”) non è dissimile dalla precedente (“Tutti quelli che erano giustamente disposti per la vita eterna divennero credenti”). Se non è zuppa, è pan bagnato. Questa traduzione è molto equivoca. Intanto, il testo greco originale dice che i τεταγμένοι “credettero” (ἐπίστευσαν), il che è un po’ diverso dal “diventarono credenti”. “Infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo” (Flp 2:13). La fede è un frutto dello spirito (Gal 5:22). “[Dio] dice a Mosè: «Io avrò misericordia di chi avrò misericordia e avrò compassione di chi avrò compassione». Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia” (Rm 9:15,16). Un conto è essere ben disposti e finanche credere, ma la chiamata è solo da parte di Dio. Perfino Yeshùa dice a Paolo sulla via di Damasco che per lui tutto “è stato disposto” (passivo divino) da Dio. Lo afferma lo stesso Paolo: “Dio che m'aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo”. - Gal 1:15,16.
I τεταγμένοι, non propriamente “avevano la giusta disposizione per ricevere la vita eterna” (TNM), ma ἦσαν τεταγμένοι, “erano stati preordinati”. Traduce ottimamente TILC: “Tutti quelli che erano destinati alla vita eterna”.

La traduzione di TNM è tendenziosa ed è conforme alla dottrina (non biblica) di quella religione americana, la quale insiste nell’indottrinare le persone ignorando completamente che è Dio a chiamare i suoi. Le persone di “buona volontà” (Lc 2:14) non sono quelle semplicemente ben disposte; di queste è pieno il mondo. Sono invece quelle a cui Dio mostra la sua benevolenza. Sono queste che Dio chiama.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Atti 13:48

Messaggio da bgaluppi »

:YMAPPLAUSE: a tutti e niente da aggiungere, se non una riflessione: i tdg insistono tanto sulla necessità di una traduzione letterale (a volte troppo) ma poi storpiano una parola dandogli un significato che non ha... Mah. La revisione dovrebbe migliorare la versione precedente, non peggiorarla.

Aggiungo che τεταγμένοι è un participio perfetto. Il perfetto indica un'azione avvenuta nel passato che ha conseguenze nel presente.
Avatar utente
Alen.chorbah
Messaggi: 446
Iscritto il: venerdì 31 marzo 2017, 20:42

Re: Atti 13:48

Messaggio da Alen.chorbah »

Beh almeno stavolta è un po meno letterale sopratutto nelle SE. Gianni sarai contento finalmente non c'è piu l uomo robusto ma semplicemente uomo :d . Comunque in versi chiave ci sono sempre problemi dottrinali.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Atti 13:48

Messaggio da Gianni »

Caro Alen, avrei preferito "persona" invece di "uomo". :-) Comunque, sì, le pecche rimangono: continua ad esserci l'inserimento del nome spurio "Geova" e la solita tentenziosità.
Rispondi