Ego eimi di Gv.8:58
Ego eimi di Gv.8:58
Ciao Gianni, vorrei sapere se hai scritto qualcosa riguardo il versetto di Gv.8:58. In particolare mi piacerebbe conoscere il tuo punto di vista sulla parte finale in cui Gesù afferma: "io sono" ( ego eimi). Cosa intendeva dire?
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
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- Alen.chorbah
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Re: Ego eimi di Gv.8:58
http://www.biblistica.eu/viewtopic.php?f=4&t=645" onclick="window.open(this.href);return false;
Qui era gia stata discussa.
Qui era gia stata discussa.
- Gianni
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Re: Ego eimi di Gv.8:58
Ciao, Trizzi.
“Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché egli era prima di me” (Gv 1:30). Il “dopo di me” indica il tempo: successivamente, dopo il battezzatore. Tuttavia, non necessariamente il “prima di me” indica una successione cronologica. Può essere inteso in senso di dignità. Così può essere compresa anche l’affermazione di Gv 8:58: “Prima che Abraamo fosse nato, io sono”. “Io non lo conoscevo” (1:31) non indica necessariamente conoscenza fisica di Yeshùa: il battezzatore era parente di Yeshùa (Lc 1:36); indica piuttosto ignoranza della sua dignità messianica, da lui saputa solo nel vedere lo spirito scendere su di lui e rimanervi: “Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua, mi ha detto: ‘Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello’”. - 1:33.
“Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché egli era prima di me” (Gv 1:30). Il “dopo di me” indica il tempo: successivamente, dopo il battezzatore. Tuttavia, non necessariamente il “prima di me” indica una successione cronologica. Può essere inteso in senso di dignità. Così può essere compresa anche l’affermazione di Gv 8:58: “Prima che Abraamo fosse nato, io sono”. “Io non lo conoscevo” (1:31) non indica necessariamente conoscenza fisica di Yeshùa: il battezzatore era parente di Yeshùa (Lc 1:36); indica piuttosto ignoranza della sua dignità messianica, da lui saputa solo nel vedere lo spirito scendere su di lui e rimanervi: “Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua, mi ha detto: ‘Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello’”. - 1:33.
Re: Ego eimi di Gv.8:58
Grazie Gianni.
I trinitari collegano spesso questo " io sono" di Gv. a quello di Esodo 3:14.
Ma questa scrittura di esodo come deve essere tradotta:
1) io mostrerò d'essere ciò che mostrerò d'essere
2) io sono colui che sono
3) io sarò colui che sarò
Oppure?
I trinitari collegano spesso questo " io sono" di Gv. a quello di Esodo 3:14.
Ma questa scrittura di esodo come deve essere tradotta:
1) io mostrerò d'essere ciò che mostrerò d'essere
2) io sono colui che sono
3) io sarò colui che sarò
Oppure?
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
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Re: Ego eimi di Gv.8:58
Trizzi, tutte le traduzioni che hai riportato vanno bene. Per i dettagli può essere più preciso Noiman.
La frase di Yeshùa in Gv è totalmente diversa da quella di Es.
Solo i trinitari meno colti la usano per la loro dottrina pagana.
La frase di Yeshùa in Gv è totalmente diversa da quella di Es.
Solo i trinitari meno colti la usano per la loro dottrina pagana.
Re: Ego eimi di Gv.8:58
Stamattina ho trovato questo commento di Negev sul forum ebraico. Eccolo:
In ebraico non esiste il presente del verbo essere quindi non esiste nessuna possibilità di tradurre con "Io sono Colui che sono", ma solo "Io sarò Colui che sarò" (o mostrerò d'essere).
Secondo la tradizione ebraica, in linguaggio biblico questa frase intende dire: Io Sarò Colui che realizzerà le promesse"
Quindi " io sono colui che sono" è da scartare senz'altro.
La Tnm sembra quella più corretta rispetto a tutte le altre in italiano.
In ebraico non esiste il presente del verbo essere quindi non esiste nessuna possibilità di tradurre con "Io sono Colui che sono", ma solo "Io sarò Colui che sarò" (o mostrerò d'essere).
Secondo la tradizione ebraica, in linguaggio biblico questa frase intende dire: Io Sarò Colui che realizzerà le promesse"
Quindi " io sono colui che sono" è da scartare senz'altro.
La Tnm sembra quella più corretta rispetto a tutte le altre in italiano.
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
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Re: Ego eimi di Gv.8:58
Ho trovato in rete questo studio molto particolareggiato su alcuni versetti dove ricorre il dibattuto termine greco "ego eimi".
Buona lettura!
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- Allegati
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- Prima che Abramo fosse, Io Sono - Gv. 8,58.pdf
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"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
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