GALATI e ROMANI: studio versetto x versetto ?

[Israel75]

Vi seguo

[Sandro.48]

Bgaluppi non leggo Atti dal 2011, ma oggi ho riletto i capitoli 15 - 16 - 17.
Ciao Israel 75. Ora Rileggo Atti 18. ( fra l'altro ho una gran confusione in testa , fra 1° , 2° , e 3° Viaggio missionario di Paolo, per quanto riguarda i luoghi geografici visitati.)(conoscendo assai vagamente la geografia dei luoghi visitati da Paolo).

[bgaluppi]

Però, vi chiederei di procedere in ordine, come ha proposto Sandro, altrimenti facciamo confusione. Per iniziare, sarebbe utile farsi un'idea della collocazione temporale della lettera e sui destinatari. Perché Paolo decide di scrivere loro questa lettera? Ciò è comprensibile dal primo capitolo e si ricollega ad At 15.

[Sandro.48]

Si, certo, al massimo un capitolo al giorno. Galati sono 6 capitoli.
Sandro.48 (vabbè che abbiamo di fronte la notte più lunga dell'anno: ritorno all'ora solare) , però non bisogna avere fretta. La Bibbia è bella quando la si medita, massimo 10 righe al giorno, altrimenti si perde la pace e l'Amore che la Bibbia può dare. Per quanto mi riguarda devo ancora finire Atti, cap. 18 e iniziare Atti, cap.13. Poi bisogna verificare che tutto quanto espresso in Galati 1 sia da tutti compreso. Solo dopo , passeremo al capitolo Galati 2.

[Sandro.48]

DAta Domenica , 1° giorno con l'ora solare. Galati capitolo 1. Cosa Bisogna sapere ancora? R. Che i Galati sono popolazioni Celtiche, cioè della Gallia, migrati in Asia Minore al principio del III° secolo a.C.. Galazia è un nome imposto dai Romani a quella regione, abbastanza estesa, da Nord a Sud dell' Asia Minore. A noi non è dato di conoscere cosa intendesse Paolo per Galazia all'infuori che si trattava di una zona dell'Asia Minore, da Lui già visitata in precedente viaggio missionario. Scopo della lettera ai Galati: "Apologetico" : Paolo difende il suo Vangelo di Cristo, dal falso vangelo predicato in sua assenza da evangelizzatori (probabilmente giudaizzanti) che esortavano i nuovi cristiani alla circoncisione e a mangiare
"kosher". Fonte: Bruno Corsani- Introduzione al Nuovo Testamento, Vol 2°- Claudiana - (esaurito).

[Sandro.48]

Quando Paolo scrisse GALATI ? E da dove?
QUANDO: "l'analisi letteraria e teologica di Galati secondo LIghtfoot osserva che per gli argomenti trattati, stile, modo di argomentazione, e tono del discorso, Gal. ha una grande affinità con le lettere della fine del terzo viaggio missionario, cioè II°Corinzi e Romani, mentre non ne ha con quelle che appartengono ad altri periodi. UN riferimento concreto per la cronologia è in 2,10 l'accenno agli sforzi di Paolo per realizzare la colletta. Siccome la colletta non appare più fra le raccomandazioni fatte da Paolo ai Galati, benché l'Apostolo avesse iniziato a organizzarla nelle loro chiese (cfr. 1 Cor. 16,1)...Secondo Borse i rapporti di Gal. con II°Corinzi e Romani sarebbero tali da rendere molto verosimile che Paolo abbia scritto Gal. in Macedonia, dopo II°Corinzi 1-9, prima di recarsi a Corinto dove scriverà Romani.
L'analisi letteraria... depone a favore di una composizione di Galati verso il periodo di attività apostolica di Paolo a noi nota, piuttosto che prima della corrispondenza Corinzia. Tuttavia non mancano studiosi che...Per Richardson se Galati fosse stata scritta dopo I°Corinzi, sarebbe una sconfessione di I° Corinzi 10,33 e 9,19 ss.
Come LUOGO di composizione è difficile essere precisi: secondo la soluzione data dal problema della data, si può pensare a Efeso, o a Corinto, o a Filippi.
Manca nella lettera qualsiasi riferimento, salvo la menzione che mentre scrive Paolo non è solo (Galati 1,2)." FONTE: CORSANI, edizione esaurita- Io chiederei il parere di BGALUPPI: se insistere oltre , o se possiamo passare al capitolo 2.

[Sandro.48]

30/10/2017 lunedi. E Passiamo al capitolo 2,1-10 di Galati. Intitolato sulla NR:
Paolo a Gerusalemme (cfr Atti 15: 1-29) e intitolato sulla Bibbia tedesca di Lutero: "Legittimazione di Paolo per mezzo degli altri Apostoli".
Dopo 14 anni Paolo sale di nuovo con Barnaba e Tito a Gerusalemme. Neppure Tito fu obbligato a farsi circoncidere. Quando Giacomo, Cefa = Pietro e Giovanni (le colonne degli Apostoli) videro che a Paolo era stato affidato il Vangelo per gli incirconcisi, come a Pietro per i Circoncisi, diedero a Paolo e a Barnaba la mano destra in segno di comunione, "raccomandandoci soltanto di ricordarci dei poveri" (sott'inteso secondo la mia personale interpretazione, dei poveri della comunità di Gerusalemme, perché avevano messo tutti i beni in comune, rimanendo privi di beni propri vedi Atti 4,32-37).
Passiamo a Galati 2,11-21 intitolato sulla Bibbia NR "Pietro ripreso pubblicamente da Paolo in Antiochia" e, sulla Bibbia Tedesca di Lutero:
"Discussione, Conflitto e Accomodamento di Paolo con Pietro in Antiochia".
Vediamo di cosa si tratta. (continua:pausa pranzo) Basta leggere
Galati 2, 11-14 (in stile narrativo che non presenta difficoltà ideologiche o teologiche). Decisamente più difficile è il testo Galati 2, 15-21. (sul quale rifletteremo).

[Sandro.48]

Vediamo il testo Galati 2, 15-21 :
15 Noi Giudei di nascita, non stranieri peccatori, 16 sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato. 17 Ma se nel cercare di essere giustificati in Cristo, siamo anche noi trovati peccatori, vuol dire che Cristo è un servitore del peccato? No di certo! 18 Infatti se riedifico quello che ho demolito, mi dimostro trasgressore. 19 Quanto a me, per mezzo della legge, sono morto alla legge affinché io viva per Dio. 20 Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me. 21 Io non annullo la grazia di Dio; perché se la giustizia si ottenesse per mezzo della legge, Cristo sarebbe dunque morto inutilmente.

[Sandro.48]

Io , Sandro.48 il testo lo parafraserei così:
" 15 io, Ebreo di nascita, non sono un pagano peccatore; 16 so infatti che l'uomo (=tutti, uomini e donne) non è giustificato per le opere della legge, ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e, anch'io Paolo ho creduto in Cristo Gesù, per essere giustificato dalla fede in Cristo Gesù e non dalle opere della legge; infatti dalle opere della legge nessuno sarà giustificato.
17 Ovviamente io che cerco la giustificazione in Cristo non sono ancora perfetto e qualche volta peccherò ancora. Vuol dire che Cristo è un servitore del peccato? No di sicuro...19 Quanto a me, Paolo, quanto alla legge, sono morto alla legge, affinché io viva = cioè sia giustificato da Dio.
20 io, Paolo, nel Battesimo sono stato crocifisso = sono morto con Cristo:
non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me (= io Paolo sono in Cristo). Come uomo che vive quaggiù sulla terra, io Paolo vivo = ho vita perché ho fede nel Figlio di Dio, il quale mi ha amato fino a morire per me.
21 Infatti se l'essere considerati giusti davanti a Dio si ottenesse grazie alla legge, Cristo sarebbe morto inutilmente = cioè la sua morte nella quale io sono immerso non mi libererebbe dalle conseguenze dei miei peccati (che ovviamente cercherò di fare sempre di meno).

[Sandro.48]

Cerco di rispondere a:
"da mimymattio » sabato 28 ottobre 2017, 18:55
Nel secondo capitolo della lettera ai Galati Paolo parla ed argomenta circa la giustificazione mediante la fede in Yeshùa il consacrato. Chiedo un vostro parere riguardo al significato di giustificazione e la sua affinità alla salvezza/essere dichiarati giusti da Dio."
Dovresti Rileggerti Genesi 15:6 dove viene introdotto il concetto di giustificazione: "Abramo credette a Dio , cioè ebbe fiducia totale in Dio, che Dio lo considerò giusto per il solo fatto della sua fede, nonostante ogni difficoltà a credere che Abramo alla sua tarda età potesse avere ancora da Sara un discendente." - Continua Mimymattio : "Forse, probabilmente mi sbaglio, ho notato una sottile differenza tra giustificazione (che avviene prima attraverso la fede, grazie al sacrificio di Yeshùa) e l'essere dichiarati giusti (che avviene dopo attraverso una fede operante e nell'ubbidienza).