Matteo 11:12 ...luce sulle scritture

Rispondi
leone
Messaggi: 39
Iscritto il: venerdì 11 marzo 2016, 9:13

Matteo 11:12 ...luce sulle scritture

Messaggio da leone »

Vorrei chiedere la traduzione più corretta per quanto riguarda il vangelo di Matteo 11:12.......perchè ho dei dubbi a riguardo l'interpretazione di molti, sostenendo che questo versetto indica che : da Giovanni il battista in poi i credenti fanno violenza ( metaforicamente parlando ) su se stessi per impadronirsi del regno dei cieli!!!

Grazie
e che Dio vi benedica.
Leone
Avatar utente
Israel75
Messaggi: 1934
Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2014, 16:27

Re: Mattei 1:12 ...luce sulle scritture

Messaggio da Israel75 »

Ciao :-)
Se leggi dal vv 14 si evince che Giovanni era il profeta Elia.Che fu bistrattato e ignorato per lo più.
Qui c'è una condanna metaforica di questi "violenti" che hanno disonorato il regno celeste. Io almeno la interpreto così vediamo se ci sono migliori commenti.... o:-) o:-) o:-)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
leone
Messaggi: 39
Iscritto il: venerdì 11 marzo 2016, 9:13

Re: Mattei 1:12 ...luce sulle scritture

Messaggio da leone »

è quello che pensavo..........
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Mattei 1:12 ...luce sulle scritture

Messaggio da Gianni »

“Dai giorni di Giovanni il battista fino a ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono” (Mt 11:12). Si ratta di un’espressione enigmatica e grammaticalmente poco chiara. Luca presenta queste parole in un altro contesto: “La legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni; da quel tempo è annunziata la buona notizia del regno di Dio, e ciascuno vi entra a forza” (16:16). Yeshùa dice queste parole dopo aver trattato dell’avarizia (vv. 1-14), richiamando i farisei sul fatto che Dio conosce i cuori e non si ferma ad una apparenza di giustizia: “Ed egli disse loro: «Voi vi proclamate giusti davanti agli uomini; ma Dio conosce i vostri cuori; perché quello che è eccelso tra gli uomini, è abominevole davanti a Dio. La legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni; da quel tempo è annunziata la buona notizia del regno di Dio, e ciascuno vi entra a forza. È più facile che passino cielo e terra, anziché cada un solo apice della legge»” (Lc 16:15,16). Da questo contesto diverso rispetto a Mt, si potrebbe dedurre che il copista di Mt abbia inserito lì quelle parole che all’origine non erano collegate all’elogio del battezzatore. Il passo di Lc 16:16 non pone particolari problemi. TNM ha: “Ogni sorta di persona si spinge verso di esso”. Luca userebbe il verbo biàzetai in senso medio, nonostante il complemento oggetto. Per cui bisognerebbe tradurre: “Ciascuno si sforza di entrarvi”. Questo sarebbe in armonia con il fatto che la porta del Regno è stretta: “Stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano” (Mt 7:14), per cui è richiesta “forza” o determinazione per entrarvi.
Comunque, il passo oscuro è quello di Mt 11:12. E sono state presentate varie traduzioni:
“Il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono”. - CEI.
“Il regno de' cieli è sforzato, ed i violenti lo rapiscono”. - Did.
“Il regno dei cieli subisce violenza e i violenti lo rapiscono”. - ND.
“Il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono”. - NR.
“Il regno de' cieli è preso a forza ed i violenti se ne impadroniscono”. - Lu.
“Il regno dei cieli è la meta verso cui si spingono gli uomini, e quelli che si spingono avanti lo afferrano”. TNM.
Il testo originale greco ha:
ἡ βασιλεία τῶν οὐρανῶν βιάζεται, καὶ βιασταὶ ἁρπάζουσιν αὐτήν
e basilèia tòn uranòn biàzetai, kài biastài arpàzusin autèn
il regno dei cieli subisce violenza, e violenti saccheggiano esso
Il verbo in questione è il verbo βιάζω (biàzo), numero Strong 971, che significa: 1) usare forza, applicare forza; 2) forzare, infliggere violenza.
In Mt il verbo βιάζεται (biàzetai) sarebbe – secondo alcuni studiosi - passivo anziché medio, quindi sarebbe: “Il Regno dei cieli si afferra con forza e quelli che impetuosamente fanno ressa ne diventano partecipi”. Accettando il passivo, letteralmente sarebbe: “È forzato”. Ma è difficile ammettere “è forzato” al posto del medio “soffre violenza”, come sarebbe naturale tradurre. E questo per il fatto che se il Regno deve essere forzato o violentato, questo dovrebbe presupporre una potenza o forza del Regno; ma in tutte le parabole si nega la comparsa del Regno con potenza.
La traduzione di TNM è elegante e piacevole, ma ha ben poco a che fare con il testo greco, come si può notare sopra. Sembra più un tentativo di dare un senso ad un passo oscuro.
Se si ammette il senso medio del verbo, la traduzione è: “Il Regno dei cieli subisce una violenza e i violenti lo saccheggiano”. Allora la domanda è: Chi fa violenza al Regno e lo deruba? Nel passo lucano Yeshùa fa questa dichiarazione ai farisei, avvertendoli che Dio scruta i cuori e vede se una persona si atteggia solo a giusto o se ubbidisce davvero alla sua Toràh di cui non cadrà neppure un apice. Sono i farisei e gli scribi che si oppongono al Regno dei cieli: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare” (Mt 23:13), “Guai a voi, dottori della legge, perché avete portato via la chiave della scienza! Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito”. - Lc 11:52.
Va tenuto presente che Mt è stato scritto quando ormai si era in un periodo di rottura con il giudaismo, quando farisei e scribi erano ormai del tutto opposti alla buona notizia recata da Yeshùa e dai suoi discepoli. In Mt 11:12 viene quindi detto a consolazione dei discepoli perseguitati che il Regno soffre la violenza, la subisce. Perché proprio “dai giorni di Giovanni il battista fino a ora” (Mt 11:12)? Yeshùa lo spiega: “Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni” (v. 13). Fino al tempo di Giovanni il battezzatore il giudaismo era amministrato dagli scribi e dai farisei. Erano loro che detenevano, per così dire, le chiavi del Regno, “la chiave della scienza”. Ma essi tenevano ben chiusa la porta: non vi entravano e impedivano agli altri di entrare. Con Giovanni il battezzatore le cose cambiano: egli presenta il messia. E il messia, Yeshùa, predica proprio la buona notizia relativa al Regno. Egli spalanca le porte del Regno a chi ubbidisce di cuore alla Toràh. Agli scribi e ai farisei, gelosi, non rimane che opporre violenza, a imitazione del loro padre spirituale satana. Yeshùa dice di loro: “Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna”. - Gv 8:44.
I discepoli che sono disposti a subire questa violenza possono entrare nel Regno dei cieli, mentre coloro che si adattano all’insegnamento farisaico per non essere perseguitati non vi entreranno. - Cfr. Gv 9:22.
leone
Messaggi: 39
Iscritto il: venerdì 11 marzo 2016, 9:13

Re: Mattei 1:12 ...luce sulle scritture

Messaggio da leone »

Grazie Gianni, per la tua esposizione e per la chiarezza di questo versetto enigmatico. Però c'è un ma.......
Vedo una differenza tra la parola " sforzarsi " ( impegnarsi in ogni modo, impiegare forze e risorse superiori alla media per raggiungere un determinato scopo) e l'altra " impadronirsi " ( prendere possesso, occupare, spec. con la forza ).
Tu hai scritto : Agli scribi e ai farisei, gelosi, non rimane che opporre violenza, a imitazione del loro padre spirituale satana.
E' questo che voglio dire : “Dai giorni di Giovanni il battista fino a ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono” (Mt 11:12) il regno dei cieli ( l'opera di Dio sulla terra ) è preso a forza e i violenti ( sono i farisei e i dottori della legge ) se ne impadroniscono ( Sta scritto : Giovanni 1:12 ..ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome....quindi, nessuno si impadronisce di qualcosa che non è suo....quindi premesso questo ....i farisei e i dottori della legge... che non hanno creduto alla giustizia di Dio....hanno preso a forza il regno dei cieli ( l'opera di DIO sulla terra ).
Ancora oggi credo che costoro come guide non mandate per l'opera di Dio sulla terra, dirigono la chiesa a fallire il Suo proposito. Vedi parabola del grano e della zizzania.

Spero che io sia stato chiaro......se non lo sono stato perdonatemi.
Grazie
Rispondi