Storicità dei vangeli

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bgaluppi
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da bgaluppi »

Ho letto velocemente, ma ci sono alcune inesattezze e "disattenzioni". Bar-abbà non significa solo "figlio di papà" :-) , ma anche "figlio di Abbas" o anche "Bariona Abba" (vedi commento sotto). Gli zeloti non erano quelli che usavano la sica, che erano, appunto, i sicari, i quali erano lestès, come anche Flavio specifica. E i lestès sono ben distinti dagli zeloti in G. Flavio. Poi, può darsi benissimo che anche tra gli zeloti ci fossero dei sicari, ma questo non è deducibile dai Vangeli, credo (da Flavio non so). Come ho già detto, il nome Gesù riferito a Barabba è stato eliminato dalla critica testuale; ma anche il testo che citi ammette che potrebbe essere stata un'inserzione "non autorizzata". Poi dice che “Giovanni definisce [Barabba] un "brigante", termine con cui i Romani definivano i ribelli al loro potere”; ma è Giovanni a chiamarlo tale, ossia un ebreo, non un romano (e abbiamo visto come Flavio confermi il significato di lestès); i lestès erano tali sia per i romani che per i giudei, e non erano i ribelli al potere romano (quelli erano gli zeloti), ma ladroni violenti che non guardavano in faccia a nessuno. Il resto è interessante.
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bgaluppi
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da bgaluppi »

Ma Giuda era uno zelota? La traduzione ebraica di Mr 3:19 rende con Iysh q’riyoth, che sembra significare "uomo di Kerioth" o "uomo della città" (da qiryah), ma, come ha detto Gianni, potrebbe essere la traduzione in greco (iskariotès) dall'aramaico "sicario", visto che tradì Yeshùa per denaro. Tuttavia, il fatto che potesse essere chiamato Giuda il sicario, non significa necessariamente che fosse uno zelota, visto che i sicari erano dei lestès, i quali sono distinti dagli zeloti.

Gv 6:71 ci dice che era “figlio di Simone Iscariota” (Ἰούδαν Σίμωνος Ἰσκαριώτου), e lo ribadisce in 13:2,26. Un sicario figlio d'arte? Pare molto strano. Però, su Giuda, ho trovato interessanti considerazioni di Abramo, in linea con Gianni:
“yehuda Iskariot = "Yehuda delle tante consegne" ovvero lo spione, colui che fa sempre la spia per "consegnare" e far rinchiudere qualcuno.”
Un utente del forum di consulenza afferma che "Scariut significa tradimento, di radice sacar". E ancora Abramo:
In Ishaiàh 19:4 è usato il verbo "sicarti" di costruzione piel di radice "sacar":
"וְסִכַּרְתִּי אֶת מִצְרַיִם בְּיַד אֲדֹנִים קָשֶׁה " che la CEI traduce con "metterò gli Egiziani in mano a un duro padrone". Il verbo significa "consegnare" e qui la CEI traduce con un'espressione equivalente: "mettere in mano". Lo stesso termine è usato anche per "tradire" nel senso di "venir consegnati nelle mani di un persecutore"
Abramo riferisce anche quanto segue su Barabba:
“si può supporre per Barabba che ai tempi di Gesù era il semplice Bariona Abba (Ribelle Abba) e che poi ai tempi della grande rivolta divenne Abba Sikara, il Sicario Abba. [...] si passa da un soprannome generico (ribelle) ad un soprannome che identificava un determinato gruppo terroristico.”
Sui sicari:

“Sikarikon/Sikrikon: l'origine di questo termine proviene dal greco σικαρικον che a sua volta è un termine entrato nell'uso greco prestato dal latino "sicarii"- briganti che usavano pugnali (sica) allo scopo di prepotenza e rapina [lestès] (si deve saper distinguere fra i sikarikon/sikrikin del Talmud e fra il braccio dei sikrikim che era un braccio estremista al tempo della "grande rivolta" e venne chiamato con questo dispreggiativo dai suoi oppositori) I Sikarikon/Sikrikin erano persone varie: soldati congedati dell'esercito romano, altri gentili che si unirono all'esercito occupante e anche diversi complici ebrei che con minacce e ricatti "compravano" oppure ricevevano in regalo eredità terriere. I terreni venivano legalizzati con contratti di compra e simili. La maggioranza dei Sikarikon/Sikrikin non erano interessati ad tenere i terreni per conto loro, ma era per loro un motivo di guadagno. Per tale ragione, dopo che avevano ricevuto i terreni li vendevano ai residenti locali ebrei e gentili. Dato che i Sikarikon/Sikrikin ricevevano i terreni gratis e non erano interessati a tenerli li vendevano ad un prezzo minore del loro valore effettivo di mercato.” (nota a Ghittin 55b del " The Israel Institute for Talmudic Publications, Jerusalem").

Da tutto ciò non è possibile accomunare gli zeloti con i sicari, che erano briganti (lestès), come conferma Flavio. I Vangeli ci dicono che Barabba era un brigante omicida, dunque poteva essere anche un sicario (ma non uno zelota).

#:-S
Armando
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da Armando »

Antonio così scrive :"Ho letto velocemente, ma ci sono alcune inesattezze e "disattenzioni". Bar-abbà non significa solo "figlio di papà"


Barabba o "Figlio di papà" ... come lo dici Antonio sembra di sentire parlare del figlio borghese viziato ,che grazie ai soldi del papà può permettersi delle "libertá " ...

Diciamolo come va detto intanto "bar-Abba" figlio del Padre. Non è un cognome ,né il nome .è un titolo che aspetta solo al messia.

Siamo di fronte ad un fatto che merita almeno una pausa di riflessione .

Abbiamo da una parte il Gesù di nazaret che era il bar-Abba.
Dall'altra abbiamo un Barabba che si chiamava Gesù .

Forte no? Ecco riprendo un argomento da me appena appena accennato a riguardo la possibilità che si stia parlando di due
Messia .


La prova di quanto ho affermato si trova a pagina 101 del Novum Testamentum Graece et Latine (a cura di A. Merk, Istituto Biblico Pontificio, Roma, 1933), dove è riportato il verso 16 del capitolo 27 del vangelo secondo Matteo con la relativa nota a piè di pagina, in cui quando ci si riferisce a Barabba non viene usata l’espressione "legomenon Barabban" (leghomenon Barabban = detto Barabba), ma: "Ihsoun Barabban" (Iesoun Barabban = Gesù Barabba).
Gesù Barabba è il personaggio di cui ci sono riportati i detti nel Vangelo di Tomaso e in Pistis Sophia, dove il Salvatore viene chiamato solo “Gesù” e mai “Cristo” o “Gesù Cristo”.

http://digilander.libero.it/maximusmagn ... sophia.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

Buonanotte ...
Metà di un proverbio arabo...
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità."
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da LucaincercadiDio »

Non riesco ad allegare con iPad delle immagini della Novum Testamentum Graece et Latine con le 3 scritture esaminate...dimensione troppo grande.
Suggerimenti?
:-??
LucaincercadiDio
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da LucaincercadiDio »

Ok.
Ora possiamo analizzarle insieme.
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bgaluppi
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da bgaluppi »

Scusa Luca ma l'idea che quel tale si chiamasse Yeshùa Bar-Abbà è stata rifiutata non solo dalla critica testuale, ma addirittura dagli ebrei che hanno analizzato la questione. Si tratta ovviamente di un'interpolazione eretica che gioca su bar-abbà (probabilmente antica, perché Origene ne è a conoscenza ma la scarta, e compare solo su alcuni manoscritti di Matteo, non sugli altri), poiché Barabba non significa "figlio del padre", come Bariona non significa "figlio di Giona" e Yeshùa non si chiamava "figlio del Padre" e non veniva chiamato così. Come abbiamo visto, bariona significa "ribelle", barabba significa possibilmente "bariona Abba" (si tratta di soprannomi) e sappiamo che Yeshùa non veniva chiamato "figlio del padre", ossia bar abbà, anche perché abà (אבא), traslitterato nel testo greco di Mr con Ἀββά (abbà), era il nome usato dai bambini ebrei per rivolgersi al loro padre; sarebbe "papà" o "babbo" (ecco perché ho parlato ironicamente di "figlio di papà" ;) ).

Infatti, il testo greco di Nestlè-Aland (1904) che citi rifiuta assolutamente l'interpolazione, non mettendola neppure tra parentesi. Nestlè-Aland ha Βαραββᾶν ἢ Ἰησοῦν τὸν λεγόμενον Χριστόν, mentre W&H (1881) aggiunge l'articolo davanti a Barabba, τὸν Βαραββᾶν ἢ Ἰησοῦν τὸν λεγόμενον Χριστόν. Nessuno dei due autorevolissimi riporta la lezione con Ἰησοῦν, che è una variante.
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Gianni
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da Gianni »

Si tratta di aplografia: eliminazione di una o più lettere che si dovrebbero invece ripetere. Per questo motivo in Mt 27:17 (“Chi volete che vi liberi, Barabba o Gesù il cosiddetto Cristo?”, TNM) alcuni codici hanno “Yeshùa Barabba”, anziché il solo “Barabba”. È difficile che il nome di Yeshùa vi sia stato aggiunto per errore, mentre è più facile che sia scomparso. Tre motivi militano per tale ipotesi:
a) Eliminazione volontaria per togliere il nome di Yeshùa che urtava abbinato a un sovvertitore. Si voleva in tal modo distinguere meglio Yeshùa da Barabba.
b) Il testo greco ha:

Τίνα θέλετε ἀπολύσω ὑμῖν Βαραββᾶν ἢ Ἰησοῦν τὸν λεγόμενον Χριστόν;
Tina thèlete apolǜso ümìn Barabbàn e Iesùn ton legòmenos Christòn?
Chi volete libero per voi Barabba o Yeshùa il detto unto?

“Per voi Yeshùa” si scrive in greco ὑμῖν Ἰησοῦν (ümìn Iesùn). Dato che le parole si scrivevano tutte attaccate per risparmiare spazio e dato che, per la stessa ragione, la parola Ἰησοῦν (Iesùn) veniva scritta abbreviata utilizzando solo la prima lettera (ι, i) e l’ultima (ν, n), cioè ιν (in), si ha che ὑμῖνιν (ümininin) significa “per voi Yeshùa”. Un copista disattento, sembrandogli superflua la ripetizione ιν, in (due volte), oppure per disattenzione, scrisse in una volta sola, creando la lezione: “Vi liberi Barabba” senza “Yeshùa”.
c) Introducendo “Yeshùa”, il parallelo è assai migliore: Yeshùa il Barabba e Yeshùa il Cristo. Dato che “Yeshùa” significa “Yah salva”, quindi “salvatore”, e dato che Barabba era ritenuto un salvatore per il popolo (un sobillatore per i romani), sarebbe come dire: ‘Volete che vi liberi il salvatore Barabba o il salvatore detto unto?’.
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da bgaluppi »

Ecco perché Origene era al corrente della lezione con ιν. Dunque, se ho capito bene, ciò non indica necessariamente il nome di Barabba, ma è solo un epiteto?
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Gianni
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da Gianni »

Sarebbe come dire: ‘Volete che vi liberi il salvatore Barabba o il salvatore detto unto?’.
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da bgaluppi »

Gianni, che ne pensi della lettura di Abramo "bariona Abba"?
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