Storicità dei vangeli

trizzi74
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Storicità dei vangeli

Messaggio da trizzi74 »

Caro Gianni, diversi studiosi ritengono che nei Vangeli sia presente una parte di materiale non storico.
Tu hai riscontrato qualcosa di simile nello studio dei Vangeli?
Quali motivi hanno questi studiosi per arrivare a queste conclusioni?
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
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Gianni
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da Gianni »

Non saprei davvero, Trizzi, perchè costoro parlino di materiale non storico. Il fatto che essi abbiano dubbi o che addirittura leggano troppo superficialmente la Scrittura, non comporta affatto che la Bibbia non sia storica. Se poi hai casi particolari da portare, possiamo trattarli.
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Daminagor
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da Daminagor »

Caro Gianni, facendo un'analisi oggettiva, è sostenibile la tesi che vede storicamente Gesù come uno zelota, un guerrigliero ribelle a capo di un "partito d'azione" anti-romana?
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Gianni
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da Gianni »

Questa è un'assurdità, perchè Yeshùa era un pacifico e un pacificatore. Aveva tuttavia tra i suoi apostoli due ex zeloti.
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Daminagor
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da Daminagor »

E quando dice che non è venuto a portare la pace ma la spada?
E quando dice che è venuto per separare l'uomo da suo padre?
Non erano forse questi atteggiamenti dei ribelli zeloti?
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bgaluppi
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da bgaluppi »

Dice anche “Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, periranno di spada” (Mt 26:52). È ovvio che non può incitare all'uso della spada da una parte e condannarlo da un'altra. "Portare la spada" significa che la sua presenza sarà causa di discordie e tribolazioni per chi crede in lui; che la fede in lui avrebbe causato dissidi all'interno delle famiglie. Infatti, essendo stato rifiutato e condannato da Israele, ciò avrebbe costituito un problema per chi, soprattutto all'interno di Israele, credeva in lui. Diverse volte Yeshùa annuncia ai discepoli le sofferenze e gli ostacoli che avrebbero patito e incontrato.
Armando
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da Armando »

Buona serata a tutti

Ciao Antonio .Concordo solo su il fatto che i nagazionisti sono dappertutto , e vedo che ne nascono sempre ...

Scusami , ma mi dai l'impressione di escludere totalmente il contesto immediato del racconto biblico con certe tue affermazioni .

"Semplifichiamo "

Matt. 26:51 Ed ecco, uno di quelli che erano con lui, stesa la mano, prese la spada, la sfoderò e, colpito il servo del sommo sacerdote, gli recise l'orecchio. 52 Allora Gesù gli disse: «Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, periranno di spada.


Come dire :[ State fermi non reagite ! ]
Acquista a mio avviso ancora più senso anche queste altre parole ... Matt.26:53 Credi forse che io non potrei pregare il Padre mio che mi manderebbe in questo istante più di dodici legioni d'angeli?

Dodici legioni di angeli ?
Ma in quanti erano presenti quante persone c'erano realmente in quella occasione ?



I fatti descritti dai vangeli dicono che centinaia di soldati romani erano impiegati in quella operazione . I seguaci di Yeshua erano dunque accerchiati, traditi ,senza speranze .

Reagire in quella occasione sarebbe stato solo un suicidio.

Ecco che la frase, a mia veduta rivolta solo ai discepoli "Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, periranno di spada" . Acquista altro significato.
Metà di un proverbio arabo...
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità."
LucaincercadiDio
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da LucaincercadiDio »

Armando ciao, occorre leggere anche i versetti successivi per comprendere meglio..

Matteo 26:54 In tal caso, come si adempirebbero le Scritture secondo le quali deve accadere così?”
Ma il discorso si fa molto più complesso.
Se analizziamo il passo parallelo in Luca 22:50 Uno di loro perfino colpì lo schiavo del sommo sacerdote, staccandogli l’orecchio destro. 51 Ma, rispondendo, Gesù disse: “Lasciate andare fin qui”. E toccato l’orecchio, lo sanò.. notiamo che Gesù compie un miracolo a fin di bene, e dunque avrebbe potuto comunque in ogni caso cambiare la situazione a suo vantaggio come già era successo durante il suo ministero, quando riusciva a evadere la folla..ma non era ancora il suo tempo, nota bene che le scritture dovevano adempirsi.

Se prendiamo Giovanni, l'agiografo ci dice chi colpi lo schiavo, ma nota bene il versetto 11

Giovanni 18:10 Quindi Simon Pietro, siccome aveva una spada, la trasse e colpì lo schiavo del sommo sacerdote, staccandogli l’orecchio destro. Il nome dello schiavo era Malco. 11 Gesù comunque disse a Pietro: “Metti la spada nel fodero. Il calice che il Padre mi ha dato, non dovrei io berlo ad ogni costo?”
Ora non sappiamo perché Pietro reagì così,aveva forse fiducia in qualche gesto miracoloso di Gesù?
Il numero dei seguaci di Gesù era pari agli avversari?
O semplicemente Pietro, di cui ben conosciamo il temperamento agi in modo impulsivo invigorito probabilmente dal dialogo avvenuto prima della cattura di Gesù?

Fatto sta che il vero significato del versetto è un ammonimento vero e proprio, nota come Gesù fa ragionare Pietro con 3 domande una dietro l'altra.
Poi una volta di fronte a Pilato troviamo a conferma un'altra scrittura.
Giovanni 18:36 Gesù rispose: “Il mio regno non fa parte di questo mondo. Se il mio regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai giudei. Ma ora il mio regno non è di qui”.
Quindi alla base delle scritture possiamo escludere ogni tipo di collegamento tra Gesù e la setta degli zeloti.
:-)
Armando
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da Armando »

Dato che ho avuto un ripensamento ed ho interrotto il silenzio radio vado avanti.

Ciao Luca , tu escludi dunque ogni tipo di connessione tra Gesù e la setta dei zeloti .
Capisco... e penso che sei in buona compagnia.

A mia volta ti invito a seguirmi in Luca 22:35 .

Poi disse loro: «Quando vi mandai senza borsa, senza sacca da viaggio e senza calzari, vi è forse mancato qualcosa?» Essi risposero: «Niente». Ed egli disse loro: 36 «Ma ora, chi ha una borsa, la prenda; così pure una sacca; e chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. 37 Perché io vi dico che in me dev'essere adempiuto ciò che è scritto: "Egli è stato contato tra i malfattori". Infatti, le cose che si riferiscono a me, stanno per compiersi». 38 Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade!» Ma egli disse loro: «Basta!»

Nota che Yeshua si rivolge a tutti i discepoli parlando al plurale assicurandosi che tutti abbiano spade .

In risposta i discepoli offrono due spade a Yeshua . 2 spade ? E perché non una ?
Forse perché i guerrieri ebrei combattevano con due spade? , una corta ed una lunga?

Ma poi perché Yeshua dice basta ? <quel Basta !> In Luca 22:38 secondo te quel accento esclamativo esiste nel originale greco ? è inteso come "non ne posso più , oppure 2 spade?basta così ...o che altro ?

Mi sembra logico pensare quindi che quel Pietro e la sua spada non sono da considerarsi come un caso a se ,ed isolato .



Ed ancora ... Luca 22: 49 Quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per succedere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?



Dunque stando alla scrittura quanti discepoli c'erano pronti a colpire con una spada ?

Non credi poi che Le armi nei territori occupati dovevamo essere state bandite alla popolazione ,requisite dai stessi romani?


Personalmente , quindi con queste scritture sostengo che quel Yeshua e quei discepoli erano dei combattenti tutti armati.


Personalmente poi Yeshua invitando a comperare altre spade mi conferma che il genere di persone a cui è rivolto l'invito le sapessero pure usare.
Non diamolo per scontato questo fatto quelle spade avrebbero incontrato altre spade dovevano essere brandite quindi da guerrieri , e non da artigiani agricoltori gente qualunque ,servivano per fronteggiare l'esercito più potente ed addestrato di allora . i centurioni romani non mezze calzette.

Ciao :-)
Metà di un proverbio arabo...
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Gianni
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Re: Storicità dei vangeli

Messaggio da Gianni »

Armando, prima di rispondere, faccio notare alcune tue osservazioni ingiustificate e tendenziose.

Domandi (retoricamente, giacché suggerisci tu stesso una risposta, la tua) perché due spade. Poi imbocchi la tua risposta: “Forse perché i guerrieri ebrei combattevano con due spade? Una corta ed una lunga?

Nel fare la tua stravagante ipotesi non ti prendi però neppure la briga di analizzare il testo biblico originale. Se tu lo avessi fatto, avresti scoperto che in Lc 22:38 i discepoli presentano due μάχαιραι. La μάχαιρα era un coltello grande che veniva usato per ammazzare gli animali o per tagliare la carne; il termine indica anche una spada corta. Il tuo suggerimento di una spada corta e di una lunga è quindi del tutto fuori posto.

Ci si potrebbe domandare come mai gli apostoli avessero quei due coltellacci. Non è una gran domanda. Il fatto che ci fossero solo due grandi coltelli per 12 persone (Yeshùa e gli 11 apostoli rimasti fedeli) si spiega da sé. Al massimo si può citare Giuseppe Flavio che spiega che “i galilei erano bellicosi” (Guerra giudaica, 3:42). Tuttavia, due grandi coltelli in tutto non testimoniano davvero la bellicosità dei discepoli.

Tu definisci logico pensare che Pietro con la sua spada non sia da considerarsi come un caso a sé ed isolato. A me la tua conclusione pare invece del tutto illogica. Infatti il testo biblico mostra che era proprio un caso isolato.

Esaminando il testo biblico è bene tener presente questa nota esegetica del prof. F. Salvoni relativamente a Lc 22:33-38: “I singoli versetti di questa pericope, propri di Luca, sono difficili a comprendersi, sia perché fuori posto, sia perché sono frammentari e collegati insieme per ragioni che ci sfuggono”. - La Bibbia Concordata, Mondadori.

Detto ciò, possiamo fare alcune considerazioni. La ragione dell’invito a munirsi di un grande coltello o spada corta si deduce dal contesto. Al v. 37 Yeshùa spiega: “Perché io vi dico che in me dev'essere adempiuto ciò che è scritto: «Egli è stato contato tra i malfattori». Infatti, le cose che si riferiscono a me, stanno per compiersi”. All’osservazione che già avevano due μάχαιραι, Yeshùa risponde: Ἱκανόν ἐστιν, “è sufficiente”. Decidi tu se aggiungere un punto esclamativo. Nella lingua greca il punto esclamativo non esiste e, in ogni caso, i manoscritti non hanno mai i segni di interpunzione, per cui il traduttore può aggiungerlo, se ritiene.

Quando poi giunse la folla armata per arrestare Yeshùa, è evidente che una resistenza armata non avrebbe avuto senso. Innanzitutto Yeshùa sapeva benissimo che doveva essere ucciso e, infatti, si consegnò spontaneamente. In più, nonostante il gesto sconsiderato di Pietro, Yeshùa “intervenne e disse: «Lasciate, basta!»” (v. 51; cfr. Mt 26:52; Gv 18:10,11). Non è inverosimile ipotizzare che quella notte Yeshùa volesse mostrare che perfino nelle circostanze più pericolose (che potevano portare ad una resistenza armata) non intendeva opporsi ma arrendersi secondo la volontà di Dio, e per questo volle accertarsi che fosse disponibile qualche arma. È infatti del tutto evidente che due miseri coltellacci nulla avrebbero potuto contro la folla armata fino ai denti.
Infine, si legga Gv 18:36.
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