Arriveranno nuove profezie?

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Daminagor
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Arriveranno nuove profezie?

Messaggio da Daminagor »

Ap 10:8-11 Poi la voce che avevo udito dal cielo mi parlò di nuovo: «Va', prendi il libro aperto dalla mano dell'angelo che sta ritto sul mare e sulla terra». Allora mi avvicinai all'angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse: «Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele». Presi quel piccolo libro dalla mano dell'angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma come l'ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l'amarezza. 11 Allora mi fu detto: «Devi profetizzare ancora su molti popoli, nazioni e re».

L'ultima frase pronunciata dal messaggero di Dio può indicare che dobbiamo attendere altre profezie? Ad una prima lettura si può pensare che quel "dovrai profetizzare ancora" riguardi i successivi capitoli di Ap, ma...è possibile che la Scrittura non sia ancora "completa" e che nuove profezie debbano essere comunicate all'uomo, ai nostri giorni o nel futuro?
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Gianni
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Re: Arriveranno nuove profezie?

Messaggio da Gianni »

La frase "devi profetizzare ancora" non può essere utilizzata per sostenere che ci sarebbero state o ci saranno altre profezie. Infatti, il "devi" è rivolto unicamente a Giovanni, il quale - come mostrano i successivi capitoli dell'ultimo libro della Bibbia - continuò a profettizare "riguardo a popoli e nazioni e lingue e molti re”.
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Daminagor
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Re: Arriveranno nuove profezie?

Messaggio da Daminagor »

Esistono nella Bibbia elementi che potrebbero far pensare che ci saranno altri (veri) profeti che porteranno "un'aggiunta" a ciò che è attualmente la Scrittura?
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Gianni
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Re: Arriveranno nuove profezie?

Messaggio da Gianni »

Il profetismo fu parte integrante della storia ebraica, da Mosè fino ai maccabei, benché in quest’ultimo periodo si parlasse del fenomeno profetico come di una realtà del passato che più non accadeva nella storia d’Israele. Sebbene i libri di Maccabei non facciano parte del canone biblico, in essi abbiamo pur tuttavia la testimonianza della mancanza di profeti in quel periodo: “Riposero le pietre sul monte del tempio in luogo conveniente finché fosse comparso un profeta a decidere di esse”, “Finché sorgesse un profeta fedele”. - 1Maccabei 4:46;14:41, CEI.

Il profetismo del tempo apostolico è una rifioritura di quello già visto nelle Scritture Ebraiche. Yeshùa stesso si presenta con molti tratti profetici. Egli conosce “i segni dei tempi” (Mt 16:3) e ne preannuncia la fine (Mt 24 e 25). Yeshùa era stato preannunciato dalla Bibbia come profeta: “Mosè, infatti, disse: «Il Signore Dio vi susciterà in mezzo ai vostri fratelli un profeta come me; ascoltatelo in tutte le cose che vi dirà. E avverrà che chiunque non avrà ascoltato questo profeta, sarà estirpato di mezzo al popolo»". - At 3:22,23; cfr. Dt 18:15, attraverso Mal 3:1;4:5.
È dunque logico che Yeshùa sia stato proclamato profeta da parte della folla (Mr 6:15; Mt 16:14; Gv 4:19;9:17; Mt 21:11). Yeshùa stesso non ha disdegnato tale titolo di profeta: “Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria e in casa sua»” (Mt 13:57). Questo titolo di “profeta” finì poi con l’essere dimenticato e sostituito da altri più corrispondenti alla complessa figura del Messia. Yeshùa, infatti, non è solo un profeta come gli altri, ma è il profeta per eccellenza di cui già avevano parlato le Scritture.

“Le profezie verranno abolite” (1Cor 13:8), dice Paolo. I profeti andarono gradatamente scomparendo nella storia della chiesa primitiva. L’ultimo di loro fu Giovanni apostolo.
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