Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito santo

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Daminagor
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da Daminagor »

Una cosa da precisare sul versetto mattaico. Non mi pare che Yeshùa dica che chi bestemmia in questa vita non sarà perdonato neppure nel mondo futuro, cioè l'era messianica; mi pare che dica che chi bestemmia non sarà perdonato, né ora né in futuro, ossia chi bestemmia ora non sarà perdonato, e chi bestemmia nel mondo futuro non sarà perdonato.
Ok. Ma continuo a non ricevere risposta. Quando affermiamo "sarà perdonato" o "non sarà perdonato" stiamo utilizzando delle espressioni che non lasciano spazio alle sfumature. In qualche modo è un ottica binaria, in cui tutto è ragionato in termini di bianco o nero, condanna assoluta o perdono assoluto. La stragrande maggioranza delle persone non è così...vive di azioni che ballano sul sottile confine tra lo sbagliato categorico e il giusto circostanziale. Questo sistema tagliato con l'accetta è tanto lontano dalla realtà. Quindi torno a chiedere: come è applicata la giustizia divina in caso una persona commetta un peccato imperdonabile (es. bestemmia) ma poi cambia vita? Non è che se nasco bestemmiatore ci devo restare a vita....mica è un tratto genetico. Specularmente, se conduco una vita impeccabile per anni e anni e poi qualche evento molto forte (e sappiamo che la vita è sempre forte molto più che facile, cit. Ligabue) mi fa cedere e da li in poi rifiuto e rinnego Dio? Insomma, esiste un sistema di "contrappeso", direi meritocratico, tra colpe e buone azioni?
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bgaluppi
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da bgaluppi »

Se uno bestemmia vuol dire che non conosce Dio. Chi conosce Dio non può bestemmiare. Se lo fa, è peggiore di chi non Lo conosce:

“Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. Perché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltare le spalle al santo comandamento che era stato dato loro. È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango».” — 2Pt 2:20-22

Per questo Yeshùa dice che l'albero buono non può fare frutti cattivi, e viceversa. Chi conosce Dio e Lo bestemmia, vuol dire che rifiuta coscientemente Dio. E Dio non obbliga nessuno con la forza a credere in Lui; per cui, chi Lo rifiuta coscientemente non sarà reso partecipe della salvezza, dunque non vivrà. Dio salva chi vuole essere salvato, non chi non vuole essere salvato, dà la vita a chi la accetta ubbidendo alla Sua volontà, non a chi la rifiuta ribellandosi. Il libero arbitrio riguarda anche la salvezza. Nonostante non esista la "tortura eterna", dottrina cattolica, esiste lo stagno di fuoco, che simboleggia l'obliterazione, l'assenza di vita, la non-esistenza. A questa è destinato chi rifiuta Dio coscientemente.
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Giorgia
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da Giorgia »

Tony, a volte non comprendo quello che sostieni. Ora stai dicendo che secondo te qui possiamo fare le peggio cose, e poi pentirci dopo, in questa era messianica, e tutto si risolve a tarallucci e vino?

Scusami la schiettezza, tu mi conosci, e non ho paura di essere mal interpretata da te. Ma questa cosa mi suona come una farsa. Non è così che funziona, perché scegliere Dio è facile, continuare a seguirlo, quando tutto il mondo cerca di allontanarcene, è una fatica bestiale. Migliaia di persone sputano sangue per cercare di comportarsi bene, di piacere a Dio, per cosa, se tanto quelli che si sono fatti beatamente i fatti loro tanto avranno un'altra vita per fare tutto bene e poi essere salvati? Scusa, ma io in un Dio così non ci credo nemmeno per un minuto. Questa non è giustizia. Questa è una presa per i fondelli.

Attenzione bene. Io penso che uno possa pentirsi fino all'ultimo respiro, e ottenere la grazia. Ma qui. In questo mondo. Per come ho sempre capito, sinceramente, il millennio non servirà a chi avrebbe potuto fare e non ha fatto. Quel periodo servirà a chi non ha avuto modo di conoscere. E' completamente diverso. Se io non so, non posso scegliere. Ma quando io so, e scelgo, poi mi prendo le mie responsabilità in tutto.

Tu dici che Dio vuole salvare tutti gli uomini. Io invece penso proprio di no. La Bibbia dice che uno sarà preso e uno no. Quindi tutto sto perdonare a destra e a manca, mangiando pop corn e bevendo aperitivi esiste solo nella mente poco lucida di qualcuno. La Bibbia dice altro.

Il perdono è SEMPRE legato al pentimento. E viene anche ribadito spesso che Dio legge i cuori, quindi Lui sa bene se cerchiamo di prenderlo in giro. Il pentimento avviene DOPO la conversione. Chi dopo la conversione vera, torna sui suoi passi viene paragonato al cane che torna al suo vomito. Che non è proprio una bella immagine.

Inoltre non capisco questo voler indagare su cosa viene o non viene perdonato. Altrimenti devo dare ragione ad Antonino, quando dice che molti credenti usano il Do ut des.

Ma il credente non "fa" per "ottenere". Al credente interessa poco o niente di quello che ottiene. Chi crede sinceramente fa perché sa che è la cosa giusta. Punto.
Perché la sua coscienza non gli darebbe riposo se non facesse quanto è giusto. Per questo il credente cerca di rispettare i comandamenti. Noi sindachiamo su un'unica cosa definita imperdonabile. UNA. Una sola. E anche lì cerchiamo una scappatoia? Perché è così difficile pensare che Dio almeno su una cosa abbia detto: da qui non si torna indietro?

Dai è veramente ridicolo. Qui siamo tutti talmente pronti a cercare giustificazioni, che ci dimentichiamo che non troveremo mai abbastanza scuse. Ci è stato detto. Ci è stato ribadito. Noi tutti, come Adamo, abbiamo preso il frutto. E possiamo dare la colpa a chi vogliamo. Non servirà a nulla, se non a perdere tempo.

Prendiamo l'informazione per quella che è: la bestemmia allo spirito santo è imperdonabile. Tanto mi basta da mettermi in guardia.

I comandamenti vanno rispettati. Fine della fiera. Non ci sono ma, non ci sono se.

Poi uno fa come gli pare, e smette anche di lamentarsi, grazie.

Questa vita non fa sconti a nessuno. Tutti abbiamo mangiato fiele, tutti abbiamo visto morire qualcuno che amiamo, tutti abbiamo sofferto in qualche modo. Tutti abbiamo subito delle ingiustizie. Tutti. Anche Cristo. Eppure lui è riuscito a non sbagliare. Quindi, anche se non ci piace sentircelo dire, non ci sono scuse che tengano. Potremmo "diventare come il maestro". Poi siamo peggio, e Dio ci ama lo stesso, ci sostiene di più. Ma evitiamo stupide giustificazione del tipo: "eh... ma io ho sofferto" perché questa carta ce l'ha già ricacciata in gola proprio Cristo. Lui che poteva fare il "figlio del Capo" si è fatto ammazzare. Ha pianto, ha sofferto, ed è stato ucciso. Ma ci ha fregato alla grandissima da questo punto di vista perché ci ha tolto dalla bocca tutte le scuse che possiamo inventarci, prima ancora che noi venissimo al mondo.


Perciò, per come la vedo io, questo cercare di giustificare una frase scritta nella Bibbia, è oltremodo inutile, oltre che dannoso.
Prendiamo atto che c'è scritto imperdonabile. E smettiamola di fare castelli in aria per gli altri: chi viene salvato? chi no? chi va nel fuoco? chi sulla nuvola?

Vi rispondo con il mio solito modo antipatico: ma chi se ne frega! Io devo guardare solo me stessa. Anzi peggio: io non posso salvare nemmeno me stessa, cosa vuoi mai che mi interessi sapere se tizio o caio, nell'ipotesi che si pentano dopo aver bestemmiato, vengano o meno perdonati?

A me interessa cercare di piacere a Dio, non per essere salvata. Non per ottenere qualcosa. Perché non vedo altre strade possibili in questo mondo. Perché io desidero con tutto il mio cuore la giustizia. E non mi interessa nemmeno un po' sapere se quella stessa giustizia mi condannerà. Chi se ne frega se muoio per sempre o solo per un po'. Chi ha fatto del male non deve rimanere impunito. Questo sì. Questa è l'unica cosa che dovrebbe interessare a chi crede in Dio. E l'altra cosa, altrettanto importante è che la verità alla fine verrà rivelata. E la menzogna non vincerà.
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Daminagor
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da Daminagor »

Se uno bestemmia vuol dire che non conosce Dio. Chi conosce Dio non può bestemmiare. Se lo fa, è peggiore di chi non Lo conosce:
Antonio, continuiamo a ragionare in termini binari. Ma l'uomo, quello reale che incontri per la strada o al supermercato, non è così. Capisci cosa cerco di dire? Quest'ottica semplicistica del "chi conosce Dio NON può bestemmiare" è estremamente riduttiva, non tiene in considerazione un miliardo di variabili.
Continuo a non ricevere risposta all'esempio che ho fatto. Prendi una persona che ha condotto una vita di peccato e rifiuto (bestemmia) di Dio (pur conoscendone i precetti) ma ad un certo punto della propria vita cambia totalmente e, che ne so, va a vivere in povertà in africa ad aiutare le persone affamate ed ammalate, rispettando da li in poi tutte le norme di Dio.... Mi vuoi dire che in tal caso quella persona è comunque destinata allo stagno di fuoco?
E nel caso opposto, mi vuoi dire che, ad esempio qualcuno che vive per 60 anni una vita impeccabile conoscendo Dio e rispettando ogni suo comando, ma poi la vita gli fa perdere la fede e da quel momento bestemmia Dio....allora tutto il rispetto delle regole che ha avuto per 3/4 della sua vita viene annullato da una bestemmia, destinandolo quindi all'oblio eterno?
Questo vorrei capire.
Antonio LT
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da Antonio LT »

E Dio non obbliga nessuno con la forza a credere in Lui; per cui, chi Lo rifiuta coscientemente non sarà reso partecipe della salvezza, dunque non vivrà
Nonostante non esista la "tortura eterna", dottrina cattolica, esiste lo stagno di fuoco, che simboleggia l'obliterazione, l'assenza di vita, la non-esistenza. A questa è destinato chi rifiuta Dio coscientemente.
Bene ho ricevuto risposta alla mia domanda!
Quindi chi commette tale peccato si ritroverà ad avere un sonno eterno?
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bgaluppi
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da bgaluppi »

A me pare ovvio che chi, dopo aver vissuto in modo dissoluto e aver bestemmiato, scopre Dio e si ravvede, iniziando a seguire i Suoi insegnamenti, è certamente sulla giusta strada. Diverso potrebbe essere il caso in cui chi, dicendo di conoscere Dio, bestemmia e si comporta in modo opposto ai Suoi insegnamenti; facendo ciò, dimostra di non averLo mai conosciuto, in realtà; perché chi già Lo conosce e segue i Suoi insegnamenti, non può poi disconoscerLo. Allora, chi dice di conoscerLo e poi non lo dimostra, è un ipocrita, è solo un albero cattivo che fa solo frutti cattivi.

Chi non conosce Dio può conoscerLo; chi Lo conosce, non può disconoscerLo. Chi dice di conoscere Dio e non lo dimostra, in realtà non Lo ha mai conosciuto; perché chi mai, dopo aver conosciuto la verità, può abbandonarla a favore della menzogna? Chi fa questo bestemmia.
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bgaluppi
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da bgaluppi »

Antonio, cesserà di esistere e sarà come se non fosse mai esistito. Io ho capito così.
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Daminagor
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da Daminagor »

chi Lo conosce, non può disconoscerLo. Chi dice di conoscere Dio e non lo dimostra, in realtà non Lo ha mai conosciuto; perché chi mai, dopo aver conosciuto la verità, può abbandonarla a favore della menzogna? Chi fa questo bestemmia.
Perciò la risposta alla mia domanda è: non importa quanto hai fatto di buono e perfetto nella tua vita, basta che bestemmi una volta e sei condannato?
Armageddon
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da Armageddon »

Scusate se ripropongo la mia domanda ma non avendo avuto risposta la riscrivo...chiedevo:

come mai ai tempi della legge mosaica non c'è possibilita di pentimento e perdono non solo per un peccato ma per molti altri?

Saluti
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Giorgia
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da Giorgia »

Dami, ma tu hai capito che la bestemmia non è una parolaccia? Perché da come lo dici, sembra che tu pensi che una semplice esclamazione possa farti condannare!

La bestemmia è identificare come proveniente dal male qualcosa che invece viene da Dio. Non è una esclamazione o una semplice "sciocchezza" detta in un momento di rabbia. E' un pensiero profondo. Un ragionamento.

Quindi voler liquidare la questione con "basta una bestemmia e uno è spacciato" non è possibile. Dietro al ragionamento c'è sempre una conoscenza. E quindi è una cosa che non "capita" per sbaglio. E' una presa di coscienza. E un ragionamento non "ti scappa".
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