Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito santo

[bgaluppi]

Il fatto di non credere in Dio non costituisce certo una bestemmia. Se non ci credi, sarebbe alquanto sciocco persino parlarne. La bestemmia la commetti quando credi in Dio e sostieni di "conoscerLo" (per quanto Dio si fa conoscere).

[Giorgia]

E' impossibile sostenere di rispettare tutti i comandamenti e bestemmiare, o affermare di non credere in Dio, perché vorrei farvi notare che il primo comandamento riguarda proprio Dio:

Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù.
3 Non avere altri dèi oltre a me.
4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso;


Se l'intento è la discussione, va bene, ma se dobbiamo solo riempire pagine, con sciocchezze come questa, direi che possiamo evitare.

Farei notare inoltre che la Bibbia dice che NESSUNO è in grado di rispettare tutta la legge, sempre. Solo uno ci è riuscito, e non partecipa alla discussione di questo forum. Così, giusto per capirci!

[Daminagor]

Hai ragione Giorgia, era una domanda stupida. Chiedo scusa

[bgaluppi]

Non importa Dami, tutto serve a capire.

[ארמאנדו אלבנו]

Quest'argomento è uno su cui più ci penso.

Mi sembra chiaro dal contesto che Cristo parlò di quella bestemmia imperdonabile come risposta alle accuse mosse contro lui e nello specifico dire che Gesù era un diavolo oppure che operava con la potenza di Belzebu.

La cosa che però non mi è chiara è questa qui: quando si parla di bestemmia imperdonabile si fa riferimento a questa situazione (attribuire le opere di Dio al male) se perdura fino alla morte? Oppure la persona che incappa in questa situazione (attribuire le opere di Dio al male) se si pente prima di morire può essere ancora salvata?

Si tratta quindi di una situazione che comporta una conseguenza irreversibile anche se poi dopo uno si pente di aver fatto una cosa del genere? Oppure finchè c'è vita c'è speranza e l'imperdonabilità si ha solo quando si muore credendo che Cristo era un demonio?

[bgaluppi]

Armando, dici bene. La frase deve essere inquadrata nel contesto come risposta ad una situazione. È ovvio che il pentimento sincero, ossia la piena presa di coscienza dell'errore, della colpa, prevede il perdono. Yeshùa dice essenzialmente che bestemmiare - nello specifico associare lo spirito "puro" e "santo" a qualcosa di "impuro" - è un peccato molto grave, appunto imperdonabile; il suo è un avvertimento a chi stava confondendo il Ruach haQodesh che operava in Yeshùa con qualcosa di impuro. Lui sta rispondendo ad accuse e provocazioni precise.

Bisogna stare attenti, secondo me, a non trasformare ogni parola di Yeshùa in un dogma, come fanno certe congregazioni religiose, estrapolando frasi da un contesto preciso. Stessa cosa accade con il discorso sul divorzio, di cui abbiamo discusso a lungo; Yeshùa, dichiarando di non separare ciò che Dio unisce, crea una norma assoluta (per cui la moglie credente picchiata ogni giorno deve continuare a subíre le angherie di un marito orco) oppure sta rispondendo a domande precise di persone specifiche e in un contesto specifico? Bisogna sempre chiedersi: a chi dice questo e perché lo dice? Così, le sue parole assumono il giusto significato.

[ארמאנדו אלבנו]

Bgalupi il contesto direi che è chiarissimo su cosa riguarda la bestemmia contro lo Spirito. Ed essendo quelle parole rivolte ad alcuni dei suoi connazionali,appunto quelli che nel racconto gli dicono che era un posseduto,è chiaro che quelle parole di Cristo riguardavano quelle persone.

Ma il punto che mi ''tormenta'' non è questo. Il punto è: quelle persone che dissero a Gesù quelle cose erano condannate per sempre? Oppure quelle persone, se in seguito si pentirono di aver detto quelle parole e credettero, potevano essere ancora salvate?

[bgaluppi]

Armando, il testo non dice se quelle specifiche persone si pentirono o meno. Yeshúa risponde solo alle loro accuse con un'avvertenza: attenti, con la lingua, perché se è con lo spirito di Dio che scaccio i demoni, voi bestemmiate. Ed era certamente lo spirito santo ad operare, poiché il male non può guarire il male. Poi, se quelli continuarono a pensare e dichiarare che Yeshùa operava in virtú della magia, nessuno lo sa. Spero vivamente per loro che avessero compreso e si fossero pentiti.

[bgaluppi]

Sarebbe assurdo pensare che Dio non perdoni chi si pente sinceramente.

[Giorgia]

Perché sarebbe assurdo? Se è scritto che una cosa è imperdonabile tale è.
Non ci vedo questo grande dramma. Al solito c'è un avvertimento e poi ci sono le conseguenze... Poi ognuno so fa i suoi calcoli e sceglie di conseguenza!

Caspita, prima non ci vanno bene i comandamenti, che sono solo 10, e vogliamo toglierne un paio, che sono difficili. Poi Cristo dice che tra tutte le cavolate che possiamo fare in una vita, solo ed esclusivamente 1 e Ribadisco: UNA, non mille e nemmeno 10, e pure questa non va bene e la vogliamo modificare come ci fa comodo?

Mo' io sono irritabile ultimamente, probabilmente sarò pure troppo rigida, ma qualche volta mi viene da chiedermi cosa leggiamo a fare la Bibbia se tanto, tutto quello che è scritto, anche le cose più chiare, poi le vogliamo per forza fare andare d'accordo con la nostra idea di Dio?

Ultimamente su questo forum vedo tante persone che sprecano tempo a cercare di modificare il significato di quanto è scritto, invece di cercare di capire COSA è scritto.

Contenti voi, ma io mi dissocio da questo modo di pensare!