Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito santo

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bgaluppi
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da bgaluppi »

"Inescusabili", che vuol dire? E dove parlerebbe di Cristo? Tu lo leggi? Leggi ciò che è scritto.
Armageddon
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da Armageddon »

Bgaluppi mi sembra che l intere lettere di Paolo parlano del vangelo e Cristo...magari è sottinteso è una mia ipotesi!
Se il Cristo non è sottinteso allora Paolo sta parlando della sola creazione..allora in quel caso ogni uomo che crede al caso o a Darwin sarà inescusabile davanti a Dio!

Marco 22,30
28 In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; 29 ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna». 30 Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito immondo».

Secondo te le qualità invisibili di Dio fin dalla creazione e la bestemmia contro lo spirito santo hanno un nesso?Se si quale?
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bgaluppi
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da bgaluppi »

τὰ γὰρ ἀόρατα αὐτοῦ ἀπὸ κτίσεως κόσμου τοῖς ποιήμασιν νοούμενα καθορᾶται

“infatti le (qualità) invisibili di Lui dalla creazione del mondo per mezzo delle cose fatte essenti comprensibili sono chiaramente visibili”

Significa che le opere di Dio, che manifestano la Sua natura divina, sono chiaramente visibili sin dal momento in cui il mondo fu creato. Ogni uomo ha potuto e può vederle e, tramite esse, scorgere la natura perfetta di Dio, perché sono state sempre e sono davanti ai nostri occhi da sempre. Paolo si scaglia contro i pagani, che pur essendo perfettamente in grado di discernere Dio per mezzo della creazione attorno a noi, non Lo hanno glorificato, anzi hanno “mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili”. Hanno glorificato uomini e animali corruttibili al posto del Creatore di quelle cose.

Oggi molti fanno la stessa cosa. Davanti alla creazione, che manifesta la perfezione e la potenza di Dio, essi dicono: "frutto del caso", oppure, peggio ancora, attribuiscono l'opera creativa a qualcosa che non sia Dio. Ma il peccato imperdonabile a cui fa riferimento Yeshùa nel versetto di Marco riguarda l'attribuire le opere miracolose che lui compiva all'azione di demòni (creature) piuttosto che allo spirito di Dio. I pagani di cui parla Paolo facevano la stessa cosa: attribuivano l'opera del Creatore, che manifestano la Sua natura divina e perfetta, alle creature imperfette.
Armageddon
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da Armageddon »

Significa che le opere di Dio, che manifestano la Sua natura divina, sono chiaramente visibili sin dal momento in cui il mondo fu creato. Ogni uomo ha potuto e può vederle e, tramite esse, scorgere la natura perfetta di Dio, perché sono state sempre e sono davanti ai nostri occhi da sempre. Paolo si scaglia contro i pagani, che pur essendo perfettamente in grado di discernere Dio per mezzo della creazione attorno a noi, non Lo hanno glorificato, anzi hanno “mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili”. Hanno glorificato uomini e animali corruttibili al posto del Creatore di quelle cose.
Grazie Bgaluppi per questa analisi,mi è più chiaro il verso e trovo una logica :-)
Ma il peccato imperdonabile a cui fa riferimento Yeshùa nel versetto di Marco riguarda l'attribuire le opere miracolose che lui compiva all'azione di demòni (creature) piuttosto che allo spirito di Dio.
Quindi questo peccato di cui si parla in Marco oggi non è più possibile in quanto nessuno può vedere l opera miracolosa di Cristo?O lp spirito di Dio in azione?
ארמאנדו אלבנו
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Ma io penso che se uno si rivolge a Dio con cuore sincero e pentito riconoscendolo insieme al Cristo morto e risorto nn ci sia limite alla misericordia divina. Il peccato mortale imperdonabile contro lo Spirito Santo è quello di morire in uno stato di peccato rifiutando la fede in Dio e Cristo: se non crederete che io sono morirete nei vostri peccati.

Non penso nemmeno che la bestemmia imperdonabile contro lo Spirito Santo riguarda esclusivamente chi ha creduto e poi ha peccato. Pietro conobbe il Messia, credette ma poi col rinnego tradì Cristo e forse dubitò pure prima della resurrezione. Pietro cerco poi il perdono di Cristo. Anche Giuda se fosse andato da Cristo dopo il tradimento avrebbe ricevuto il perdono. Quindi nn riguarda solo chi ha conosciuto prima la fede e poi ha rinnegato o peccato, ma anche chi la fede non l'ha mai avuto. Pertanto anche gli ebrei che rigettando Gesù ritenendolo un demonio si ponevano contro lo Spirito Santo, ma finche erano vivi avevano l'occasione di pentirsi. Anche Paolo che era un fariseo la pensava come i farisei il che lascia pensare che aveva inizialmente una opinione malefica su Gesù.

Ma finche c'è vita c'è speranza. Cosi penso. La condizione di imperdonabilità definitiva è quando si muore in stato di peccato: se non riconoscerete che io sono morirete nei vostri peccati. Se uno muore in stato di peccato muore appunto neo suoi peccati. Se nn fosse cosi chi si salverebbe? Pochissimi forse.
ארמאנדו אלבנו
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Chi non lo ha conosciuto lo ha già rifiutato a meno che nn ti trovi in qualche parte sperduta dell'africa dove il vangelo nn è mai arrivato. Non conoscere Gesù significa anche sentir parlare di lui,del vangelo,leggere anche il vangelo ma nn credere. Anche questo significa nn conoscerlo e rifiutarlo
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bgaluppi
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da bgaluppi »

Armagheddon ha scritto:Quindi questo peccato di cui si parla in Marco oggi non è più possibile in quanto nessuno può vedere l'opera miracolosa di Cristo? O lo spirito di Dio in azione?
Lo spirito, pur non operando oggi con potenza come avvenne in tempi apostolici e, soprattutto, con Yeshùa, certamente agisce nel credente. Ogni vero adoratore di Dio ha certamente sperimentato di persona l'opera dello spirito (non attraverso miracoli, ma ricevendo sostegno, forza, consolazione, risposte). Se un credente confonde l'opera dello spirito con quella di un angelo (ne conosco alcuni) o di qualcosaltro, commette un peccato imperdonabile.

Bisogna anche considerare quanto affermato in 1Gv 2:22: “Chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Egli è l'anticristo, che nega il Padre e il Figlio.”. Un credente che afferma di aver conosciuto il Cristo e poi lo rinnega, rinnega anche Dio, commettendo il peccato imperdonabile. Il termine "conoscere" va preso ne senso di "conoscere per esperienza", "sperimentare sulla propria pelle". Chi ha conosciuto Yeshùa, ha conosciuto Dio: “Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete visto” (Gv 14:7); “Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti.” (1Gv 2:3). Avendo conosciuto Dio tramite Yeshùa, negare Yeshùa significa negare Dio. Secondo me non bisogna confondere il rinnegare Dio o la Sua opera con il ricadere nelle vecchie abitudini dopo aver conosciuto Cristo, come dice Pietro:

“Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. Perché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltare le spalle al santo comandamento che era stato dato loro. È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango».” — 2Pt 2:20-22

Anche Pietro commise il peccato di voltare le spalle a Yeshùa, negando tre volte di conoscerlo (letteralmente) per salvarsi la pelle (Mt 26:34; Mr 14:30; Lc 22:34; Gv 13:38); ma in seguito fu ristabilito tre volte da Yeshùa stesso (Gv 21:15-17). Qui Pietro non ha commesso il peccato imperdonabile, che consiste nel negare Dio, ma io credo che il peccato imperdonabile sia tale quando è recidivo e permanente, ossia quando la persona dimostra di non amare veramente Dio nei fatti, non obbedendo ai comandamenti e di negare la Sua opera e Lui stesso. Qui mi potrei anche sbagliare, ma il mio istinto mi suggerisce questo; infatti, è scritto:

“O Signore, Dio d'Israele! Non c'è nessun dio che sia simile a te, né lassù in cielo, né quaggiù in terra! Tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in tua presenza con tutto il cuore.” (1Re 8:23); e: “O Signore, Dio del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e fai misericordia a quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti.” (Nm 1:5); e: “presso il Signore è la misericordia e la redenzione abbonda presso di lui.” (Sl 130:7); e: “Ma la bontà del Signore è senza fine per quelli che lo temono, e la sua misericordia per i figli dei loro figli” (Sl 103:17).

Chi teme Dio troverà misericordia, ma chi non Lo teme tanto da rinnegarLo, non la troverà.
Armageddon
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da Armageddon »

Chi non lo ha conosciuto lo ha già rifiutato a meno che nn ti trovi in qualche parte sperduta dell'africa dove il vangelo nn è mai arrivato. Non conoscere Gesù significa anche sentir parlare di lui,del vangelo,leggere anche il vangelo ma nn credere. Anche questo significa nn conoscerlo e rifiutarlo
Quindi leggere la Bibbia e non credere in Cristo è un peccato imperdonabile :-? ?
Ogni vero adoratore di Dio ha certamente sperimentato di persona l'opera dello spirito (non attraverso miracoli, ma ricevendo sostegno, forza, consolazione, risposte). Se un credente confonde l'opera dello spirito con quella di un angelo (ne conosco alcuni) o di qualcosaltro, commette un peccato imperdonabile.
Bgaluppi io non sono in grado di definire chi sia il Vero adoratore di Dio,come non so questo nemmeno di me stesso!
Presumo che Dio sia presente nella mia vita ma non so in che modo ha agito o cosa ha mai fatto o se lo ha fatto,ma non per questo mi sento imperdonabile!Io le chiamo semplicemente sensazioni!
C'è chi però dice di aver avuto delle benedizioni che spesso ha ricevute pregando madonne,padre pii e angeli!
A questo punto chi dovrebbero ringraziare?
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bgaluppi
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da bgaluppi »

Armagheddon, tu però parli di Dio, non di angeli, madonne o padri pii. :-) Di quelli che dicono di aver ricevuto grazie pregando qualcuno di diverso da Dio ne ho sentito parlare solo in televisione...
Armageddon
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Re: Peccati imperdonabili - La bestemmia contro lo spirito s

Messaggio da Armageddon »

Di quelli che dicono di aver ricevuto grazie pregando qualcuno di diverso da Dio ne ho sentito parlare solo in televisione...

Bgaluppi approfondiremo questo argomento sicuramente!Anche perché mi piacerebbe saperne di più su questo peccato!

Shalom forum e a te
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