Colossesi 2:14,15

marco
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Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Ho letto lo studio di Gianni e concordo solo in parte con lui.
Gianni sposta il problema tutto sulla situazione dei colossesi (Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l'incirconcisione della vostra carne,) che per decreto erano lontani da Dio e pagani per gli ebrei.
Però, ciò che Cristo ha inchiodato sulla croce non è solo lo stato di paganesimo dei colossesi ma anche e soprattutto la situazione sfavorevole e svantaggiosa dei Giudei. Paolo include in questa Grazia di condono di tutti i peccati, concessa da Dio tramite Cristo, anche la sua gente.
perdonandoci tutti i peccati, annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli.
Perdonandoci e non perdonandovi; del nostro debito e non del vostro debito; ci erano sfavorevoli e non vi erano sfavorevoli.

Gianni scrive: Paolo aveva avvertito i suoi fratelli colossesi dei pericoli della retorica persuasiva: “Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo” (2:8). La sua preoccupazione era che le vuote e ingannevoli speculazioni filosofiche avrebbero portato molti ad allontanarsi dalla verità.
Di quale filosofia parla qui Gianni?
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Antonio ha scritto: Dunque, ti suggerisco di abbandonare questo fare da predicatore, soprattutto il linguaggio da predicatore, e invece cercare di capire perché il Tanach è non solo attuale, ma importantissimo per chi crede in Yeshua.
Scusate, quando il discorso non quadra a qualcuno si interviene calunniando la persona in questo modo?
Chi ti ha suggerito ciò?
Il Tanach non è la legge mosaica ci siamo?
Dio tramite Cristo ha abolito la legge mosaica.
Concordiamo su questo?
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Israel75
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da Israel75 »

Dunque ha abolito anche i 10 comandamenti , ? Perchè della Legge cosiddetta "mosaica" Essi ne fanno parte. :-)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da bgaluppi »

Marco, dove mai Yeshùa afferma di aver abolito la legge mosaica? Egli sostiene il contrario, di non essere venuto ad abolire ma a "portare a compimento", come traduce la NR. La soluzione è tutta in questo "portare a compimento", che non significa affatto "a concludere", ma "a rendere pieno", "perfetto".

La legge mosaica fa parte della Torah. E, come Bruno fa notare, i dieci comandamenti fanno parte della Torah e della legge mosaica, poiché furono rivelati a Mosè e fu Mosè a comunicarli, assieme al resto. Se Yeshùa avesse abolito la legge lo avrebbe detto. E invece dice il contrario.Vogliamo continuare a sbugiardare Yeshùa?
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che essa non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa. Dt 24,1
Anche questo fa parte della legge mosaica e se guardiamo il cielo e la terra sono ancora lì anche se Yeshùa ha tolto molto di più che un semplice iota o un apice.
Riflettiamo.
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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da bgaluppi »

Infatti ti avevo scritto che è necessario distinguere tra i precetti e le prescrizioni che furono date ad Israele in quel momento storico e per un motivo, da ciò che è dato ad ogni uomo ed è eterno. Vedi, ad esempio, l'insegnamento di amare il prossimo come se stessi, presente in Levitico. Inoltre, certe prescrizioni furono date in quel momento storico perché quello era il momento giusto perché fossero messe in pratica; vedi la pena di morte per chi raccoglieva legna in giorno di sabato. È ovvio che oggi, nel nostro periodo storico, quella condanna non è più applicabile, perché la morale umana è progredita (almeno per gran parte dell'umanità). Ma il comandamento del sabato resta, e fa parte della legge.

Per cui, non si può dire semplicisticamente che la legge è abolita, anche perché Yeshùa afferma il contrario; la legge resta, ma è cambiato il modo in cui si obbedisce all'insegnamento in essa contenuto. Non più obbedienza in termini quantitativi ma qualitativi.
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Perché non è più valida la legge di Mosè così come è scritta nella Torah?
Perché non esiste più agli occhi di Dio un [moderazione, corretto: popolo scelto] tra tutte quella della terra. Quelle norme o prescrizioni andavano bene per organizzare e formare dal punto di vista giuridico e religioso uno Stato.
Dopo Cristo tutti possono essere figli di Dio senza essere ebrei.
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

“Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento."
Occorre inquadrare questa frase, per capire appieno le parole di Yeshùa, con il significato della morte sulla croce.
Gesù disse: «Tutto è compiuto!».
La parola utilizzata è tetelestai. La radice deriva dal verbo teleo che significa "portare a termine" o "porre fine".
"Forse l'uso più singolare della parola "tetelestai" ai tempi di Gesù era quello in ambito commerciale e giudiziario. Dopo aver pagato un debito, sulla pergamena che attestava l'avvenuto pagamento del debito veniva scritta la parola "tetelestai". Gli archeologi hanno rinvenuto dei papiri sui quali la parola è scritta trasversalmente. Era una sorta di quietanza rilasciata dietro il versamento di un qualche tributo. Quando, dopo aver estinto il suo debito con la giustizia, un criminale veniva liberato, sul documento d'accusa si scriveva la parola "tetelestai" e fintanto che esisteva quel documento, egli non poteva più essere accusato di alcun reato (Cfr. Colossesi 2:14). A volte, la parola tetelestai veniva scritta su un cartello inchiodato sulla porta della sua casa, in maniera tale che i concittadini sapessero che aveva espiato interamente per i suoi crimini ed era quindi un uomo libero." Fonte ADI Assemblee di Dio in Italia

Sulla croce il Signore ha inchiodato la nostra condanna che scaturiva dalla legge mosaica.
Ha pagato il conto nostro. Davanti a Dio, nel giorno del Giudizio, i cristiani avranno stampato sulla fronte la parola tetelestai.
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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da bgaluppi »

Convinto tu, caro Marco. Allora sei libero di non obbedire ai comandamenti, visto che fanno parte della legge. Col tuo stesso metodo, visto che Yeshùa disse di odiare il padre e la madre per essere degni di lui, ti dico: dimentica pure il comandamento "onora il padre e la madre", tanto è inchiodato sulla croce.

Ribadisco: Yeshùa afferma chiaramente di non essere venuto ad abolire la legge. Ma tu dici che l'ha abolita. Yeshùa non afferma mai di averla abolita. Ma tu dici di si. Paolo conferma la validità della legge. E tu dici di no. Il documento di cui parla Paolo non è nòmos, non è la legge, ma un documento di decreti scritto a mano.

Cita pure, adesso, i versetti in cui Yeshùa afferma chiaramente che la legge non è valida; visto che sembri tanto sicuro.
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Gianni
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da Gianni »

(Che confusione ... si prendono versetti qua e là e si cerca di cavarne un trattato teologico. Questo procedinento va bene per una coperta patchwork, non per la Bibbia).
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