Gv 8:17 "nella vostra legge"

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bgaluppi
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Gv 8:17 "nella vostra legge"

Messaggio da bgaluppi »

In Gv 8:17, Yeshùa afferma:

“D'altronde nella vostra legge [ἐν τῷ νόμῳ δὲ τῷ ὑμετέρῳ, en to nòmo de to humetèro] è scritto che la testimonianza di due uomini è vera.”. Sembra che faccia riferimento a Dt 17:6 e Dt 19:15. Per quale motivo, se Yeshùa fa riferimento alla Torah, parla di "vostra legge"? Stessa cosa avviene in Gv 10:34. Grazie per le risposte.
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Gianni
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Re: Gv 8:17 "nella vostra legge"

Messaggio da Gianni »

Credo sia un dettaglio psicologico per dare più peso al fatto che dovevano accettarlo. Un po' come, se vogliamo, quando una moglie dice al marito "tuo figlio ...", sebbene sia anche suo; in quel modo vuole resposabilizzare di più il marito. Prova a immedesimasrti: fai conto che tu non accetti una certa cosa che ha a che fare con la fede e che un tuo confratello che la tua stessa fede ti dica: "Nella tua Bibbia è scritto che ...". Lo senti che effetto fa?
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bgaluppi
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Re: Gv 8:17 "nella vostra legge"

Messaggio da bgaluppi »

Interessante. Ho letto che ὑμέτερος rafforza il fattore possessivo e significa "posseduto da", "assegnato a". È possibile che Yeshùa, in una disquisizione, volesse rafforzare l'idea che i suoi interlocutori erano i depositari della Torah e che, quindi, dovevano conoscerla a fondo? O qualcosa del genere... Se avesse voluto dire semplicemente "la vostra legge", non avrebbe forse usato ἐν τῷ νόμῳ ὑμῶν, en to nòmo humòn, nella legge di voi?

Infatti, in Mt 23:2 dice: “Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè”. Sembra anche che, nonostante tutto, nutrisse rispetto per gli scribi e i farisei; forse è anche per questo che in Mt 23:13-36 si scaglia così violentemente contro di loro. Solo pensieri...
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Israel75
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Re: Gv 8:17 "nella vostra legge"

Messaggio da Israel75 »

Credo anche io, tra l'altro Gesù nei vangeli è anche esplicito sul fatto che già la Torah in più punti lo annunziava. Probabilmente a seconda dei casi cercava di responsabilizzare l'interlocutore in maniera più o meno schietta.

Gv 5:46 Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto.47 Ma se non credete ai suoi scritti [gli scritti di Mosè sono indubbiamente il pentateuco o Torah], come potrete credere alle mie parole?».
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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