L'Apostolo Paolo

Armando
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Re: L'Apostolo Paolo

Messaggio da Armando »

I particolari che emergono e che continuerò a mettere in risalto ,saranno proprio questi la prova a sostegno che questo Apostolo non è mai esistito,inventato ad hoc per scopi che vedremo .

Questo se avrò ancora lo spazio è la libertà di parola che mi concedete .

Dunque , dite quello che volete ma abbiamo già assodato che di questo Apostolo nella storia vera ,non si registra alcun fatto che provi la sua esistenza. Questo non è normale data l'importanza e la fama di questo personaggio.

Chiariamo una cosa , su cosa si intende quando dico <storia vera >
In questa discussione con storia vera si intende solo quella comprovata dai libri di storia.

Ora perché questo Paolo si trova davanti ad un tribuno Romano, vediamolo :Atti 22: 24 il tribuno comandò che Paolo fosse condotto nella fortezza e che venisse interrogato mediante tortura, allo scopo di sapere per quale motivo gridassero così contro di lui. 25 Quando lo ebbero disteso e legato con le cinghie ,Paolo disse al centurione che era presente: «Vi è lecito flagellare un cittadino romano, che non è stato ancora condannato?»

Ma che situazione assurda è mai questa ?
Perché Paolo aspetta così tanto arrivando ad un passo dalla prima serie di frustate per parlare.
Forse non vi rendete conto ,ma per meglio comprendere questa cosa ,vi propongo una breve descrizione di cosa gli stava per capitare in quel momento .Da wichipedia :Tipicamente, in età romana, colui che doveva essere punito veniva legato ad una piccola colonna o ad un piccolo palo, così che potesse piegarvici sopra. Due lictores (o a volte quattro o sei) alternavano i colpi. Non c'era un limite alle sferzate inflitte: era il lictor a decidere, anche se normalmente non erano intenzionati ad uccidere la vittima. Ciò nonostante, Tito Livio, Gaio Svetonio Tranquillo e Giuseppe Flavio riportano casi di decessi sul posto, durante la flagellazione. Da molti autori, questa era riportata come una "semi-morte", anche perché dopo breve tempo, morivano. Cicerone riporta: "Sic ille adfectus illim tum pro mortuo sublatus perbrevi postea est mortuus." (Torturato in tal modo fu portato via da là come morto e pochissimo tempo dopo morì.)[2] Spesso la vittima veniva capovolta per permettere la flagellazione anche sul petto, anche se si procedeva con cautela perché la possibilità di infliggere un colpo mortale era molto elevata."

Ora capite che la situazione non era normale ? visualizzate la scena , hanno tutto il tempo di prenderlo di scortarlo dalla sinagoga alla fortezza ,una volta arrivati lo sdraiano sopra ad un ceppo apposito lo legano per tenerlo duro , e mentre sta per arrivare la prima serie di frustate Paolo parla e dice pressappoco cosi ,in un perfetto romanesco date le sue capacità linguistiche super eccezionali < ao che me volete fa sono romaaanooo>

Ai centurioni romani molto probabilmente non saranno invece mancate espressioni tipo ... te possino ma quando c'è lo volevi dir .
anvedi questoo
Oppure...ciò famiglia, disgraziato che me voi rovinar ?


C'è poco da ridere provate a visualizzate la scena invece .

Ma la cosa più assurda è la sequenza degli avvenimenti completamente contraria e illogica ,vediamo...

Atti22:26 Il centurione, udito questo, andò a riferirlo al tribuno, dicendo: «Che stai per fare? Quest'uomo è romano!» 27 Il tribuno andò da Paolo, e gli chiese: «Dimmi, sei romano?» Ed egli rispose: «Sì».

Ditemi voi ora cosa c'è che non va in questo passo evangelico non guardate sotto...












L'apostolo come ogni cittadino romano aveva la sua bella carta di identità che gli dava i diritti, che gli avrebbe permesso di evitare di rischiare in quella situazione .Paolo come cittadino romano era obbligato di saperlo ed informare dà subito i centurioni appena arrestato.

I centurioni loro per prima cosa dovevano riferirlo al tribuno , è solo dopo il tribuno avrebbe preso decisioni.

quindi trovo inammissibile passare sopra a questo episodio senza riflettere . La legge romana imponeva l'obbligo al cittadino di presentare la sua carta bella di identità alle autorità proprio come uno di noi questo prima di tutto.oppure,far sapere di averla , dato che il documento allora era metallico penso pesante ,e data la sua descrizione .
Averlo lascito da qualche parte, anche se dubito.


Cosa pensate vi succeda se vi fermano per un controllo della polizia o carabinieri senza esibire nessun documento .
Non vi frustano certo ,però voi non continuate per la vostra strada.
Tutto questo lo sappiamo tutti ,l'apostolo Paolo no !che razza di sbadato dico io , e chi autorizza i centurioni a prendere quella decisione ?

Ora questa descrizione assurda ,improbabile descritta nei vangeli
A cosa è dovuto ? Chi sta realmente documentando questo racconto ,descrivendolo come fosse stato lì come con una telecamera , che genere di racconto in diretta apostolica è ? quali sono le fonti di informazione ?

Un anticipo ? nessuno lo sa!


Non si conoscono bene i fatti ? raccontala giusta almeno .
Di semplicemente l'apostolo Paolo che era romano fu arrestato e portato via , quindi spedito a Roma .

Senza dire cose ridicole e non vere.

I modi di come avviene questa spedizione del apostolo ,se uno non conosce bene la storia vera passeranno inosservati per parecchio tempo senza che nessun credente abbia modo di sospettar di niente , e perché mai ,uno dovrebbe sospettare cosa c'è che non va , non va il racconto e non reggono le descrizioni contenute in esso, Messe lì da chi non conosceva la storia vera di quel tempo...

Ma questo sarà motivo del prossimo intervento.

Ciao
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bgaluppi
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Re: L'Apostolo Paolo

Messaggio da bgaluppi »

Armando, dici:
Dunque , dite quello che volete ma abbiamo già assodato che di questo Apostolo nella storia vera ,non si registra alcun fatto che provi la sua esistenza. Questo non è normale data l'importanza e la fama di questo personaggio... In questa discussione con storia vera si intende solo quella comprovata dai libri di storia.
Premesso che la storia la scrivono i vincitori, se vai su qualunque enciclopedia, l'esistenza storica di Paolo non viene messa in dubbio. La Treccani scrive: “Paolo di Tarso Paolo, detto l’Apostolo delle Genti, nacque a Tarso, città greca della Cilicia, nel 1° sec. d.C. Le principali notizie sulla sua vita e sulle sue opere si ricavano dagli Atti degli Apostoli.”. Se vai su Wikipedia, leggerai: “Non esistono riferimenti archeologici diretti (come epigrafi) o testimonianze di autori extra-cristiani che si riferiscano direttamente alla vita e all'operato di Paolo.”. Poi, subito dopo, dice: “Le fonti storiche sono sostanzialmente di quattro tipi.”. Nota: le fonti storiche, non quelle fasulle. E poi le cita: Atti, le Lettere, gli scritti patristici (sin dal I sec.), gli apocrifi. Questi documenti, essendo reali e non dei falsi storici di epoche successive, costituiscono fonti storiche.

Il testo degli Atti è già citato dal Frammento Muratoriano, un documento della fine del II sec (ben prima della nascita del cristianesimo e della religione di stato...); Atti è il documento antico, precedente la nascita della "chiesa" (quella di Costantino), che testimonia su Paolo. Le informazioni contenute su Atti, poi, sono incrementate da quelle contenute nelle Lettere, anch'esse già citate e "canonizzate" dal Frammento Muratoriano. La grotta 7 a Qumràn ha dato alla luce numerosi frammenti della Prima Lettera a Timoteo. Non si può ignorare questa cosa, perché tutti gli studiosi sono concordi su questo. Tutto ciò dimostra innanzitutto una cosa: gli scritti che testimoniano di Paolo non sono stati scritti nel IV secolo con la nascita della religione di stato per volontà di Costantino, ma ben prima. Già nel II secolo essi erano utilizzati dalla comunità primitiva dei discepoli di Yeshùa, come testimonia il Frammento Muratoriano.

Inoltre, sottovaluti una cosa: l'autore di Atti è lo stesso di Luca. Questo per quanto riguarda la storicità di Paolo e la genuinità dei testi che ne rendono testimonianza. Per il resto, dammi un attimo.
Armando
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Re: L'Apostolo Paolo

Messaggio da Armando »

Ciao Antonio
Mi accorgo che c'è un problema di fondo , ma è solo colpa mia che non mi sono fatto capire già da subito .

Tu sostieni l'autenticità dei vangeli per quello che dicono,io no! è proprio con quello che dicono che intendo smentirli, e fin dalle loro prime uscite .

Tu sostieni l'autenticità delle scritture con reperti molto antichi con frammenti e quant'altro e altre testimonianze , benissimo ...anzi su questo ora non ho più dubbi ti do ragione.


Poi chi legge trarrà le sue conclusioni .


Frammento moratorio siamo già al 170 dopo cristo . Conferma i vangeli ? Penso di sì .

Tutti i frammenti sul mar morto più o meno vari che confermano i vangeli . Ti rispondo che possono benissimo esserlo .
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Armando
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Re: L'Apostolo Paolo

Messaggio da Armando »

Scusatemi ma stavo andando troppo avanti mi sono dimenticato , di un dato importante prima di trattare il viaggio del appostolo a Roma .




Di Emilio Salsi

Nel brano appena letto è importante rilevare, anche, il grave anacronismo concernente la datazione del sacro uffizio del Pontefice Ananìa (insultato da Paolo) il quale, come sopra evidenziato in "Atti degli Apostoli", risulta in carica nel 57 d.C., diversamente dalle risultanze storiche che ci apprestiamo ad evidenziare. Precisiamo altresì che il Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme, per l'ecumene ebraica residente nell'Impero Romano e nel Regno dei Parti, era l'equivalente del Papa odierno per i Cattolici.
 
A seguito di gravi disordini fra Giudei e Samaritani, Ananìa, figlio di Nebedeo, insieme ad Anano, Capitano delle Guardie del Tempio, fu deposto da Sommo Sacerdote del Tempio (il capo religioso dell'intera ecumene ebraica, residente nell'Impero Romano e nel Regno dei Parti), arrestato e inviato in catene a Roma, nel 52 d.C., dal Governatore di Siria, il potente Legatus Augusti pro Praetore, Ummidio Durmio Quadrato (vedi Antichità Giudaiche XX 131), per rendere conto all’Imperatore Claudio di quelle vicende (cfr Tacito Ann. XII 54).
Dalla lettura comparata di “Antichità” e “La Guerra Giudaica” sappiamo che, dopo di lui, a presiedere il Sinedrio, si succederanno, fra il 52 e l’inizio del 66 d.C., i Sommi Sacerdoti: Gionata, figlio di Anano (dal 52 al 56); Ismaele, figlio di Fabi (dal 56 al 61); Giuseppe, detto Kabi, figlio di Simone (dal 61 al 62); Anano, figlio di Anano (nel 62 per soli tre mesi); Gesù, figlio di Damneo (dal 62 al 63); Gesù, figlio di Gamalièle (dal 63 al 66); e Mattia, figlio di Teofilo … “sotto il quale ebbe inizio la guerra dei Giudei contro i Romani”, nel 66 d.C. (Ant. XX 223).
La scenetta inventata da San Luca - col litigio di Paolo che offende Ananìa chiamandolo “muro imbiancato”, per poi ritrattare: “«Non sapevo che è il Sommo Sacerdote; sta scritto infatti: Non insulterai il capo del tuo popolo»” (At 23,5) - si dimostra una frottola essendo collocata nel 57 d.C. poiché, come abbiamo visto, Ananìa fu deposto dalla carica di Sommo Sacerdote del Tempio nel 52 d.C. (Ant. XX 131).  
L'evento, escogitato dall'evangelista, avrebbe avuto un senso (un errore in meno fra i tanti) se fosse avvenuto con Ismaele, figlio di Fabi, nominato Pontefice dal Re Agrippa II quando Antonio Felice era Procuratore, dopo che questi aveva fatto uccidere il Sommo Sacerdote Gionata fratello di Anano.
Una volta sfuggito di mano ai Governatori di Roma il controllo politico militare della situazione, Ananìa (grazie al carcere subito a Roma) sarà rieletto dai Giudei Sommo Sacerdote del Tempio nel 66 d.C. e verrà ucciso, poco dopo, dall’ultimo dei figli di Giuda il Galileo (figli con i nomi dei fratelli di “Gesù”) il quale, a sua volta, sarà ucciso da Eleazar, Capo delle Guardie del Tempio e figlio dello stesso Ananìa, per vendicare la morte di suo padre.
Da quanto esposto, la cronologia degli avvenimenti e delle investiture dei Pontefici non ammette il “battibecco”intercorso, nel 57 d.C., fra san Paolo e il Sommo Sacerdote del Sinedrio, Ananìa, già arrestato da un Luogotenente di Claudio - anche se, per intercessione del Sommo Sacerdote Gionata, poi sarà liberato (ma Gionata, a sua volta, verrà fatto uccidere nel 56 d.C. da Felice; Ant. XX 162/164) - come dimostra la sequenza, ordinata nel tempo, dei designati a ricoprire l’importante ufficio. Infatti, con simile fedina penale, pur se appoggiato da una fazione politicamente importante, nessun Procuratore gerarchicamente inferiore ad un Luogotenente dell’Imperatore, come Gaio Ummidio Durmio Quadrato*, avrebbe più potuto confermare Ananìa Sommo Sacerdote. 
Dulcis in fundo, in riferimento ai nominativi dei Sommi Sacerdoti, comprensivi delle specifiche cronologiche delle cariche rivestite, tutti i dati sopra citati sono stati riferiti da Giuseppe Flavio quando lo storico ebreo era personalmente presente nel Sinedrio di Gerusalemme con la funzione di Scriba sino a tutto il 62 d.C. 
* Il Legato imperiale, di stanza ad Antiochia in Siria, rimase in carica, prima sotto Claudio poi sotto Nerone (Tacito, Annales XIV 26), sino al 60 d.C., anno della sua morte per cause naturali. Nessun Procuratore, vincolato da precisi passaggi di consegne, avrebbe potuto confermare Ananìa "Sommo Sacerdote del Tempio e del Sinedrio", neanche se proposto da Re Agrippa II. Fino alla rivolta del 66 contro i Romani, le nomine dei Pontefici erano sottoposte al "placet" dei Procuratori a loro volta subordinati al "Legatus Augusti pro Praetore".

Continua
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bgaluppi
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Re: L'Apostolo Paolo

Messaggio da bgaluppi »

È una analisi alquanto complicata, che richiede una valutazione altrettanto accurata. Ciò che mi stupisce è: ma prima del Salsi, che evidentemente è un genio, nessuno studioso aveva mai notato certe "incongruenze"? Forse è una cospirazione ben architettata dai cattolici, che tengono ogni studioso e storico sul pianeta nel loro libro paga...
marco
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Re: L'Apostolo Paolo

Messaggio da marco »

Armando nessuno potrà convincerti sulla storicità di Paolo.
Gesù:
Allora condussero Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio
I Giudei risposero: Se non fosse un malfattore, non te l'avremmo consegnato.
Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare.

Paolo:
I Giudei alzarono la voce gridando: «Toglilo di mezzo; non deve più vivere!».
Il tribuno ordinò di portarlo nella fortezza, prescrivendo di interrogarlo a colpi di flagello al fine di sapere per quale motivo gli gridavano contro in tal modo.
Paolo disse al centurione che gli stava accanto: «Potete voi flagellare un cittadino romano, non ancora giudicato?».

Cristo doveva giungere alla croce, Paolo a Roma.
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bgaluppi
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Re: L'Apostolo Paolo

Messaggio da bgaluppi »

È curioso come, a distanza di 2000 anni, si dica: non poteva succedere così, sarebbe dovuto accadere cosà... La procedura prevedeva questo... La regola prevedeva quello... In Italia non abbiamo un Presidente del Consiglio eletto da quando Berlusconi si è fatto da parte. Tra duemila anni analizzeranno la nosta storia e diranno: Renzi deve essere stato per forza eletto dal popolo, perché la Costituzione prevedeva l'elezione democratica...
Armando
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Re: L'Apostolo Paolo

Messaggio da Armando »

Risposte non all'altezza, ma non avevo dubbi , chi può controbattere simili informazioni.
Marco dice :Uno doveva andare di qua uno di la ...
cosa mi hai voluto comunicare con quelle parole da santo .la tua fede? La tua convinzione ? Sei fuori tema !

Antonio ,anche Berlusconi adesso ,la realtà è che non avete la minima idea delle forze messe in campo ,non sapete realmente cosa ad esempio cosa sia un tribuno romano . Per voi potrebbe essere benissimo uno con spada ed elmo un po' più grandi , tanto,cosa cambia .

Non siete, anzi ,non siamo ,mi metto in mezzo a voi . Non siamo abituati a parlare con studiosi per giunta atei che ne sanno più di noi tutti messi assieme a riguardo i fatti così descritti.

Questo non è un ateo ignorante I veri ignoranti siamo noi , siamo solo noi (Vasco Rossi ).Cosi andiamo a pari con Berlusconi. Antonio

Più facile ragionare di trinità spirito santo sette ,otto...
Un tribuno comunque era un alto ufficiale .in età repubblicana comandavano collegialmente la legione, formata da 6000 uomini ,due per volta con turno mensile. Oltre che nella legione, in età imperiale vi furono tribuni anche a capo di alcuni reparti ausiliari e delle coorti di stanza a Roma.
Legione ricordo che in età imperiale , quella di Paolo per intenderci era formata da non meno di mille uomini ad un massimo di tremila . Se non vado errato, devo ancora ambientarmi...

Ciao
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bgaluppi
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Re: L'Apostolo Paolo

Messaggio da bgaluppi »

No Armando, oggi ho passato la giornata in macchina e il testo di Salsi non l'ho neppure letto... Lo leggerò, anche se mi pare abbia scoperto l'acqua calda. Prima di lui, molti hanno attaccato la storicità dei Vangeli. Si lamentano perché gli studiosi non gli rispondono, e allora fanno come i bambini: "se non mi rispondi vuol dire che hai paura". Larealtà è un'altra: gli studiosi non hanno tempo da perdere. Sono convinto che Gianni conosce molto bene tutte le argomentazioni che tali personaggi presentano.

Ora, però, dopo la figuraccia che ha fatto Salsi con il porticato di Salomone e Betania, non ti viene qualche dubbio? Ancora lo citi come se fosse lui la parola di Dio?
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bgaluppi
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Re: L'Apostolo Paolo

Messaggio da bgaluppi »

Bene Armando, riprendiamo.

Salsi afferma: “A seguito di gravi disordini fra Giudei e Samaritani, Ananìa, figlio di Nebedeo, insieme ad Anano, Capitano delle Guardie del Tempio, fu deposto da Sommo Sacerdote del Tempio (il capo religioso dell'intera ecumene ebraica, residente nell'Impero Romano e nel Regno dei Parti), arrestato e inviato in catene a Roma, nel 52 d.C., dal Governatore di Siria, il potente Legatus Augusti pro Praetore, Ummidio Durmio Quadrato (vedi Antichità Giudaiche XX 131), per rendere conto all’Imperatore Claudio di quelle vicende (cfr Tacito Ann. XII 54).”

L'Anania di cui parla Atti credo sia un'altro o ci sono problemi da verificare con le date. Ti rispondo con dettagli interessanti appena posso, oggi sono un po' incasinato.
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