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Re: Atti 20:7

Inviato: giovedì 17 novembre 2016, 19:26
da bgaluppi
Ciao Gioab, sono contento che sei tornato a scrivere.

Diciamo che se c'è un giorno in cui deve essere celebrata la cena del Signore quello è il 14 di nissan, per il semplice fatto che lui la celebrò in quel giorno. Ma deve essere celebrata solo in quel giorno? Abbiamo indicazioni che ci possano far intendere questo?

Non poteva essere il 14 di nissan, perché al v.6 è scritto “trascorsi i giorni degli azzimi”, quindi la Pasqua era già finita. Inoltre, Paolo non avrebbe certo potuto viaggiare il 15 di nissan, giorno di riposo assoluto.

Re: Atti 20:7

Inviato: giovedì 17 novembre 2016, 20:01
da bgaluppi
Giusta osservazione, Jon.

Re: Atti 20:7

Inviato: sabato 19 novembre 2016, 13:17
da Israel75
Ciao a tutti. Ragiono ora solo con la logica.

Yeshua dice espressamente di non voler toccare nulla della Legge , ma di volerla compiere in "maniera perfetta" (Mt 5:17 - Diodati o Reina-Valera).
Non stabilisce quindi nè date nè tipologia di pane, infatti veniva tranquillamente celebrata con l' "artos" cioè il pane comune di tutti i giorni.

Yehsua "chiede" di ricordarlo , non di istituire una nuova festività. Come se io ricordassi oggi per esempio un caro amico tragicamente scomparso, ma non è detto che sia oggi. E' un concetto fondamentale da considerare.
A mio modesto parere.

:YMHUG:

Re: Atti 20:7

Inviato: sabato 19 novembre 2016, 14:32
da bgaluppi
Proprio così, Bruno. Yeshùa offre il suo corpo e versa il suo sangue come sacrificio perfetto e unico; la cena del Signore simboleggia il nuovo patto e contiene il segno dello spezzare il pane e bere il calice in memoria di quel sacrificio. Non sostituisce la Pasqua, che resta valida come prescritta da Dio, e come Paolo invita i credenti a celebrare con intenzioni nuove, pure:

“Celebriamo dunque la festa [di Pasqua], non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità.” - 1Cor 5:8

La cena è una cosa, la Pasqua un'altra. La cena è un segno, che simboleggia il sancimento del patto rinnovato. La Pasqua è una santa festività che Yeshùa stesso e i suoi discepoli celebravano, come ogni appartenente al popolo di Israele. Non si tratta di celebrare o non celebrare, ma di celebrare con intenzioni nuove, pure, grazie al sacrificio di Cristo, vera Pasqua che libera dalla schiavitù della morte.

Ma lo spezzare il pane e il bere il vino in memoria di Cristo non è altro che un segno che riporta al presente quel sacrificio, e non sostituisce la cena pasquale.

Atti 20:7

Inviato: mercoledì 14 dicembre 2016, 20:41
da bgaluppi
In questa cartella ho spostato i commenti relativi a At 20:7, proposto da Trizzi74

Re: Atti 20:7

Inviato: mercoledì 14 dicembre 2016, 20:47
da bgaluppi
Tutti i commenti su Pesach sono stati spostati qui:

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