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Re: Matteo 24

Inviato: domenica 13 novembre 2016, 9:59
da bgaluppi
Il Tempio di Erode fu certamente distrutto nel 70. Ma il tempio di Giove Capitolino sulla spianata del tempio mi risulta sia stato costruito da Adriano, che fece piazzare anche una sua statua equestre nel Santo dei Santi. Inoltre, fu proprio in seguito alla rivolta di Kokheba che Adriano proibì agli ebrei rimasti l'ingresso nella città, che fu chiamata Aelia. Rabbi Aqiba violò questo editto e fu incarcerato e poi torturato a morte, assieme ad almeno altri nove.

Al v.15 di Matteo si legge “Quando dunque vedrete l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele” (NR) etc.. Mi viene il dubbio che la profezia di Yeshùa non riguardi solo la distruzione di Gerusalemme e del tempio ma anche epoche successive. Infatti, in greco il v. 15 è:

Ὅταν οὖν ἴδητε τὸ βδέλυγμα τῆς ἐρημώσεως

Ὅταν οὖν (hòtan un) indica un avvenimento conseguente a ciò che è preceduto, e va tradotto "quando perciò", "quando poi". Praticamente, ciò che hotan un introduce, segue temporalmente ciò che precede. Yeshùa sta dicendo che l'abominazione della desolazione sarebbe avvenuta in seguito agli accadimenti precedenti (guerre, rumori di guerre, insorgenza di nazione contro nazione, carestie, tumulti e persecuzioni).

Re: Matteo 24

Inviato: domenica 13 novembre 2016, 10:04
da ilvigilante
Non credo che la tribolazione subita dagli Ebrei nel primo secolo possa essere peggiore di quella subita nei campi di concentramento nazisti.
Anche perché la profezia dice che poi non ci sarebbe stata una peggiore, per questo avvaloro l'idea che la profezia si riferisca al più recente olocausto

Re: Matteo 24

Inviato: domenica 13 novembre 2016, 10:25
da ilvigilante
A motivo di questo olocausto (non verrei dire grazie ad esso, perché mi sembra irriverente), il popolo di Israele si è ricostituito nel paese di origine.
Questo olocausto ha dato l'input a tutto ciò.
Noi dobbiamo essere attenti agli avvenimenti e prenderli così come sono, senza badare ai motivi e alle circostanze che li hanno determinati.

Re: Matteo 24

Inviato: domenica 13 novembre 2016, 10:34
da ilvigilante
In quanto alla scrittura "33 Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà" credo si riferisca a chi, sotto minaccia di morte, rinneghi o meno la propria fede.

Re: Matteo 24

Inviato: domenica 13 novembre 2016, 10:53
da bgaluppi
Ilvigilante, sono molto utili le tue riflessioni. Pian piano metteremo insieme tutti i pezzi. Bisogna anche considerare chi sono gli interlocutori di Yeshùa. Tutti i credenti? Anche, ma lui rispondeva ad una domanda diretta dei suoi discepoli: "quando avverrano queste cose"? La risposta a quella domanda è chiara: entro quella generazione. Bisogna quindi fare di nuovo un passo indietro e capire quali sono le cose che sarebbero avvenute in quella generazione e quali no, perché è ovvio, alla luce della storia, che la profezia di Yeshùa riguarda anche tempi diversi.

Re: Matteo 24

Inviato: domenica 13 novembre 2016, 11:05
da ilvigilante
Grazie Antonio,
Aggiungo che mi viene da pensare a quei credenti che magari hanno vissuto la propria fede anche formalmente o con leggerezza, ma che di fronte alle minacce di morte di un tagliagole, hanno dimostrato determinazione fino alla morte per non rinnegare la propria fede.
È lì che ci si gioca tutto.
Dio sicuramente terrà conto di quell'ultimo grande atto di fede senza guardare ai suoi precedenti.
Questo aspetto lo applicherei in generale a chiunque si professi credente in Cristo, a prescindere dall'appartenenza di qualsivoglia denominazione religiosa

Re: Matteo 24

Inviato: lunedì 14 novembre 2016, 11:02
da chelaveritàtrionfi
Grazie ilvigilante per la partecipazione. :-)
Queste scritture parlano in modo oggettivo dei fatti che dovranno capitare a Gerusalemme ed in Giudea (in quei luoghi). Le parole di Yeshùa sono rivolte a loro (ricordiamo che tra tutte le persone sono presenti almeno 3 generazioni se consideriamo vecchi, giovani e bambini). Entro quale generazione quindi? Indubbiamente, analizzando il termine "generazione" nella bibbia , si tratta di quel periodo.
Yeshùa non sa quando si sarebbero verificate tutte quelle cose esattamente poichè della sua venuta per il regno lo sapeva solo il Padre (il giorno e l'ora nessuno lo sa). Quindi parla in generale degli eventi futuri rispondendo a tutte le domande dei curiosi discepoli. Ma principalmente sta rispondendo riguardo al tempio perchè la domanda principale verte sulle mura del tempio. Tra le domande , Matteo riporta quella sulla venuta. Allora penso che ci siano più risposte messe insieme . L'ordine cronologico non si può stabilire perchè nessuno poteva sapere il giorno e l'ora.
Il tempio è stato distrutto nel 70 e prima vi erano stati tentativi di profanazione. Yeshùa parla di abominio della desolazione posta in lugo santo (ciò implica un tempio, quel tempio di Gerusalemme). La prima profanazione è stata ad opera di Antioco Epifane IV di siria che non lo distrugge ma lo profana (secondo tempio).

Adriano voleva edificare la città militare di Aelia Capitolina nel luogo dove sorgeva Gerusalemme. Il tempio ormai non esisteva più quindi non possiamo secondo me riferire a lui l'abominio della desolazione posta in luogo santo. Credo quindi che Yeshùa si riferisse alla prima guerra giudaica ma nello stesso tempo , essendo che l'abominio della desolazione già avvenuta con Antioco è presa come simbolica, viene ripetuta nella storia.

Re: Matteo 24

Inviato: lunedì 14 novembre 2016, 11:02
da chelaveritàtrionfi
L'uccisione degli ebrei nell'era del nazismo non interessa il luogo della giudea e di Gerusalemme.

Re: Matteo 24

Inviato: lunedì 14 novembre 2016, 13:44
da bgaluppi
Si Naza, leggendo il testo si capisce che la tribolazione viene in seguito a guerre e persecuzioni. Quindi potrebbe essere che l'abominio della desolazione (o "devastazione") sia la distruzione del tempio e quindi l'interruzione del culto (Prima Guerra Giudaica, 66-70/73). Poi, in seguito, venne la grande tribolazione (Terza Guerra Giudaica, 132-135), che tra l'altro fu più feroce. Matteo parla di un evento unico nella storia, come non ci sarebbe mai più stato, ma non necessariamente dobbiamo identificarlo contando il numero dei morti o la gravità di atrocità commesse. L'unicità della GT potrebbe consistere nel fatto che Gerusalemme fu cancellata e gli ebrei furono dispersi dalla terra. Ciò non accadrà più. Infatti Luca riferisce che “Gerusalemme sarà calpestata dai popoli, finché i tempi delle nazioni siano compiuti”. Oggi gli ebrei sono tornati in possesso della terra e quindi i tempi delle nazioni dovrebbero essere compiuti.

Re: Matteo 24

Inviato: lunedì 14 novembre 2016, 21:05
da chelaveritàtrionfi
Esaminando ancora i passi di Luca:
20 Quando vedrete Gerusalemme cir con da ta da eserciti nemici, allora saprete che è ar ri vato il tempo della sua rovina. 21 In quel pe ri o do, quelli che saranno in Giudea scappino sul le colline. Quelli che si troveranno a Ge ru sa lemme fuggano lontano, e quelli fuori città non cerchino di ritornare. 22 Perché quello sarà il tempo del giudizio di Dio e si avvereranno pienamente le parole scritte dagli antichi profeti. 23 Poverette le donne incinte in quei giorni e quelle che avranno i figli piccoli! Perché ci sarà un grande dolore in tutto il paese e l’ira di Dio colpirà questo popolo. 24 Alcuni saranno uccisi brutalmente dalle armi nemiche, altri saranno esiliati o deportati in tutte le nazioni del mondo. Gerusalemme sarà conquistata e calpestata dagli stranieri finché non finirà il periodo del loro trionfo.
Luca specifica la rovina di Gerusalemme con gli eserciti che la circondano. Questa è avvenuta nel 70.
Alcuni saranno uccisi brutalmente dalle armi nemiche, altri saranno esiliati o deportati in tutte le nazioni del mondo.


Ciò è capitato ad apostoli e discepoli.

Gerusalemme sarà conquistata e calpestata dagli stranieri finché non finirà il periodo del loro trionfo
Ecco . Gerusalemme è stata conquistata dagli stranieri ma ancora il loro periodo di trionfo non è completamente finito