Matteo 24

animasalvata
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Re: Matteo 24

Messaggio da animasalvata »

Bgalupi
Francamente non capisco cosa vuoi dimostrare in quello che scrivi.
Cosa c'è che non va in matteo 24?

Ti sei risposto da solo negli ultimi commenti. La parola greca in questione può significare anche una stirpe. La stirpe di Israele oppure dei seguaci di Yeshua è forse passata?

Francamente non capisco cosa vuoi dimostrare. Due sono le cose: o ti sbagli tu con la tua ''teologia'' (dici che gli altri fanno teologia ma a te non ti è mai passato per il pensiero che anche tu fai teologia a modo tuo quando interpreti a modo tuo?) oppure si sbaglia Yeshua e in tal caso non sarebbe il messia di Israele come dice Mymattio (perche in tal caso avrebbe fatto una profezia falsa). Chi si sbaglia? Tu ti sbagli. Non certo Yeshua a meno che non credi come Mymmatio che Yeshua è il messia ebraico. Sembra quasi senza offesa che con questo tuo continuo ripetere la stessa cosa tu non vuoi dirlo apertamente e vuoi insimuarlo un po alla volta.
animasalvata
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Re: Matteo 24

Messaggio da animasalvata »

Anche in merito ad 1 tessalonicesi 4,15-17 anche qui non capisco cosa si cerca di dimostrare. Paolo dice ''noi viventi'' alla venuta del Signore. Perche parla cosi? Perche si immedesima nella collettivita della comunità di Cristo prima del suo ritorno. E perché? Perche le lettere paoline non valgono solo per quei cristiani di allora ma per i cristiani di tutti i tempi e Paolo parla come se fosse uno dei viventi rimasti alla fine per dare un insegnamento a quelle persone. Altrove Paolo non dice che la venuta di Cristo non verrà se prima non viene l'apoatasia e il figlio della perdizione? Quindi in quel ''noi viventi'' come può Paolo pensare esclusivamente alla generazione del 30-70 dc se ancora non vi era il figlio della perdizione quando scrisse 1 Tessalonicesi?
speculator

Re: Matteo 24

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Paolo scriveva decenni dopo le parole di Gesù.
Testualmente non c'è collegamento.
speculator

Re: Matteo 24

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Mi sono trattenuto dal commentare Paolo perche' testualmente ha poco a che fare con Matteo.

Per chi è interessato a problemi di interpretazione di Paolo specifico che "viventi" si intende viventi in spirito, e che i "rimanenti" in greco"loipoi' sono quelli che sono lasciati rimanere in terra di un certo numero.

Si può essere lasciati rimanere senza essere fisicamente viventi?
Non si puo'.

Ma si può essere viventi e non essere lasciati rimanere di un numero se siamo di un altro gruppo.
Alcuni manoscritti hanno inopportunamente tolto "noi viventi' o "i rimanenti" perche' forse sembrava una ripetizione.
speculator

Re: Matteo 24

Messaggio da speculator »

Paolo non parlava "come se fosse" uno dei viventi al tempo della venuta, perché Paolo "era" vivente ed, essendosi solamente addormentato nella morte, ha continuato ad essere vivente fino ad oggi e che sia benedetto.
Ma non appartiene al gruppo di quelli che sono lasciati rimanere sulla terra al tempo della fine, essendo in cielo.
speculator

Re: Matteo 24

Messaggio da speculator »

Mauro Pesce in "le parole dimenticate di Gesù" Arnoldo Mondadori editore 2004 pag. 502 scriveva:" I manoscritti F G a b Tertulliano Ambrosiaster e lo Speculum dello pseudo Agostino tralasciano l'espressione "i rimasti" ma il senso non cambia.
Probabilmente si sbagliava,
speculator

Re: Matteo 24

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L'uomo dell'illegalità non avrà per forza una manifestazione "epifaneia" ma "apokalypsis" cioe' non nascondimento, svelamento (tolto il velo),rivelazione.
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bgaluppi
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Re: Matteo 24

Messaggio da bgaluppi »

Francamente non capisco cosa vuoi dimostrare in quello che scrivi.
Cosa c'è che non va in matteo 24?
Riporto quello che dice. Yeshùa annuncia che certamente il figlio dell'uomo sarebbe venuto prima della fine di quella generazione "subito dopo" la tribolazione, che erano i tempi della distruzione di Gerusalemme, come Lc specifica. Inutile girarci intorno, è questo quello che dice il testo. Lo scopo dell'analisi biblica è quello di capire cosa dice il testo della Bibbia.

Se poi non si vuole accettare quello che dice è perché si hanno delle credenze che ci rendono impossibile farlo quando il testo non conferma quelle credenze. Ma così è difficile fare anslisi biblica.

Il testo delle lettere di Paolo fa parte del canone biblico, ed è un documento storico che testimonia che la prima chiesa attendeva il messia nel suo tempo, non dopo. Esattamente come disse Yeshùa, che sarebbe tornato subito dopo la distruzione di Gerusalemme, e Paolo, un ventennio prima, lo attendeva a breve, mentre lui e la generazione presente erano ancora in vita.

Che c'è di difficile da capire?
animasalvata
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Re: Matteo 24

Messaggio da animasalvata »

Se vogliamo parlare di tribolazione e prendiamo tutti e 3 i vangeli leggiamo anche che Israele avrebbe subito una tribolazione talmemte grande che non avrebbe mai subito fin dalla fondazione del mondo. E questo non si addice al 70 dc perche Israele in seguito ha conosciuto di tribolazioni anche peggiori nella storia. L'ultima in ordine cronologica è la shoah. La cosa che ti sfugge è che Yeshua prende come pretesto la distruzione di Gerusalemme come un evento che prefigura un altro evento,come un evento per descrivere un altro evento. Yeshua non sta parlando solo della diatruzione di Gerusalemme e la prova sta nel capitolo 24 di Matteo dove si capisce chiaramemte che non si parla solo del 70dc. E te l'ho detto perché. Perché nel cap 24 si parla di una tribolazione talmente grande che Israele non avrebbe mai conosciuto in tutta la sua storia. E cio inevitabilmente sposta la cosa anche nel futuro.

Inoltre ti sfugge un altro particolare grande. Per Dio mille anni sono come un giorno per cui Yeshua può dire tranquillamente che sarebbe venuto ''subito dopo'' la tribolazione del 70 dc. Ti confondi probabilmente perche leggi quel ''subito dopo'' alla maniera occidentale e non dal punto di vista del tempo di Dio.
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bgaluppi
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Re: Matteo 24

Messaggio da bgaluppi »

Per Dio mille anni sono come un giorno per cui Yeshua può dire tranquillamente che sarebbe venuto ''subito dopo'' la tribolazione del 70 dc. Ti confondi probabilmente perche leggi quel ''subito dopo'' alla maniera occidentale e non dal punto di vista del tempo di Dio.
La famosa frase "mille anni sono come un giorno", che si trova nella 2Pt (lettera considerata pseudoepigrafa dalla maggioranza dei critici), non si può applicare qui, perché Yeshùa afferma chiaramente che “tutte le cose” che dice - la distruzione di Gerusalemme e del tempio, le persecuzioni e la venuta del figlio dell'uomo - sarebbero accadute prima che fosse passata quella generazione. Si tratta di un'indicazione temporale precisa. Infatti, il tempio fu distrutto nel 70, in quella generazione.

La tua ipotesi potrebbe essere valida se Yeshùa non avesse indicato alcun riferimento temporale. Ma siccome dice chiaramente che tutto sarebbe accaduto nel tempo di quella generazione, non è possibile annullare questo riferimento temporale preciso.

Se io ti dicessi che questa generazione vedrà lo scioglimento dei ghiacciai, tu capisci che i ghiacciai si scioglieranno entro l'arco della tua vita o in un futuro imprecisato anche lontanissimo?
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