Matteo 24

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bgaluppi
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Re: Matteo 24

Messaggio da bgaluppi »

Abramo ebbe la promessa di possedere la terra di Israele
molti anni fa e ancora non mi risulta che la possiede.
Questa non è una profezia, ma una promessa divina. La profezia non deve necessariamente verificarsi (dipendeva dalla condotta di Israele), la promessa invece si. Di fatto, la discendenza di Abramo ha posseduto la terra di Canaan in seguito alle conquiste di Giosuè. La profezia è la parola del profeta, che è una cosa diversa: è il "parlare davanti", parlare a un pubblico, in modo da esortarlo, ammonirlo, incoraggiarlo. Il profeta svolgeva il suo ruolo nel suo tempo, non faceva vaticini di tipo nostradamico che riguardavano tempi remoti che non riguardavano Israele nel presente. Quando il popolo era dominato o oppresso, il profeta annuncia l'avvento di un liberatore e di un'era di prosperità (vedi Isaia su Ezechia). Altrimenti, a cosa sarebbe servito il profeta, che veniva scelto per parlare a Israele nel suo tempo?

“Egli mi disse: «Figlio d'uomo, io ti mando ai figli d'Israele, a nazioni ribelli, che si sono ribellate a me; essi e i loro padri si sono rivoltati contro di me fino a questo giorno. A questi figli dalla faccia dura e dal cuore ostinato io ti mando. Tu dirai loro: "Così parla il Signore, DIO". Sia che ti ascoltino o non ti ascoltino, poiché sono una casa ribelle, essi sapranno che c'è un profeta in mezzo a loro.»” – Ez 2:3-5
speculator

Re: Matteo 24

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Gesù sapeva già il tempo che sarebbe stato incoronato re del regno messianico.
Disse che in quel momento lui e nessuno conoscevano il giorno e l'ora.
speculator

Re: Matteo 24

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Profezia e' una pubblica dichiarazione di parole di Dio e si può riferire al presente al passato e al futuro.
La promessa ad Abramo e': Dio disse ad Abramo....ed è una profezia.
speculator

Re: Matteo 24

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Non entro nel dettaglio del tempo=360 anni, ma che i tempi siano lunghi si trova nelle concordanze, anche perche' sono piu' du uno, al plurale.
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bgaluppi
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Re: Matteo 24

Messaggio da bgaluppi »

Gesù sapeva già il tempo che sarebbe stato incoronato re del regno messianico.
Disse che in quel momento lui e nessuno conoscevano il giorno e l'ora.
Se lo sapeva, perché dice di non saperlo?
La promessa ad Abramo e': Dio disse ad Abramo....ed è una profezia.
Non è proprio così. La profezia è proferita dal profeta per conto di Dio (Dio non profetizza!). Nel caso di Abramo, lui non profetizza, ma riceve la rivelazione di una promessa. Sarebbe una peofezia se fosse andato davanti al popolo riferendo a voce alta ciò che Dio gli aveva promesso.
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bgaluppi
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Re: Matteo 24

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Sui tempi, non vedo come sia possibile estrapolarli dalla Scrittura. Lo dice Yeshùa: entro quella generazione, in un momento imprecisato. Lasciamo stare le dottrine, prendiamo in esame solo il testo.
speculator

Re: Matteo 24

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Disse che non sapeva quel giorno e quell'ora ma ovviamente nell'anno ci sono 364 giorni e nei tempi passati ci stanno parecchi anni.

I fissati tempi delle nazioni sono piuttosto lunghi,
speculator

Re: Matteo 24

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Io non sono sicuro che moriremo, ma, ma se le cose continuano come ora, posso non sapere l'ora della mia morte e neanche il giorno, ma con moltissima probabilità so che morirò entro questo secolo.

Dalle concordanze si vede che i "tempi" biblici sono di lunga durata.
speculator

Re: Matteo 24

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Abramo riferì le parole di Dio in pubblico e in privato.
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bgaluppi
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Re: Matteo 24

Messaggio da bgaluppi »

Speculator, dici che i tempi fissati delle nazioni sono lunghi pensando al futuro, ma hai considerato il fatto che Yeshùa, parlando di "tempi delle nazioni", descrivesse la condizione passata e presente del mondo di allora?

“Gerusalemme sarà calpestata dai popoli, finché i tempi delle nazioni siano compiuti”

I tempi delle nazioni erano in atto, infatti dice che avrebbero dovuto finire e il mondo fino ad allora fu dominato dagli egiziani, dai persiani, dai greci, non certo dagli israeliti, e al tempo di Yeshùa dai romani. Yeshùa annuncia esattamente quello che ogni giudeo desiderava: la fine dei tempi delle nazioni e l'inizio dei tempi del regno di Israele, in cui Gerusalemme sarebbe tornata sotto il controllo degli israeliti. Ma tutto doveva compiersi presto, non due o tre o chissà quanti millenni nel futuro, perché Yeshùa sta parlando ai suoi discepoli viventi, non a fantomatici discepoli di due o tremila anni dopo. Dopo aver annunciato la venuta del figlio dell'uomo, afferma con chiarezza che tutto si sarebbe compiuto entro quella generazione. Dunque, come si può pensare che invece parlasse di tempi molto più lunghi? Solo perché si è convinti di questo in virtù di una dottrina religiosa che deve giustificare il fatto che sono passati duemila anni. Ma Yeshùa parla di quella generazione, ed è così che lo intesero gli apostoli e di conseguenza la prima comunità.
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