Matteo 24

Matteo
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Matteo 24

Messaggio da Matteo »

In Matteo 24:29-31 (NR), Yeshùa parla di:
«Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate.
Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria.
E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all’altro dei cieli.»

Quello che mi domando è: qui Yeshùa sta profetizzando eventi che accadranno nel tempo della fine?

Gianni, mi potresti aiutare a capire?

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speculator2
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Re: Matteo 24

Messaggio da speculator2 »

Aspettiamo naturalmente, con grande rispetto, Gianni.

Esiste da alcuni anni una discussione non da me iniziata che comincia da Matteo 24 1 e che ho cercato di portare avanti ma che si è fermata sull'interpretazione dei versetti che riguardano: "quando scorgerete la cosa disgustante che causa desolazione dichiarata dal profeta Daniele stabilita in un luogo santo quelli che... Fuggano i monti...... ".

È fondamentale capire da cosa ha origine e che cos'è questa cosa
disgustante che causa desolazione.
Si potrà andare avanti dopo e capire il resto delle parole di Gesù.
speculator2
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Re: Matteo 24

Messaggio da speculator2 »

Ho le mie idee sui versetti che tu hai scritto ma possono essere comprese e valutate solo all'interno del testo di Matteo 24:1 in avanti.
chelaveritàtrionfi
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Re: Matteo 24

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Leggete anche i passi paralleli negli altri vangeli e confrontate altre scritture e qualche dato storico. Forse qualcosa si trova già nel passato
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
speculator2
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Re: Matteo 24

Messaggio da speculator2 »

Matteo 24: 27-28 "poiché come il lampo viene dalle parti orientali e risplende fino a quelle occidentali così sarà la presenza del figlio dell'uomo 28 dovunque sia il cadavere la si raduneranno le aquile".

Matteo 24: 29: "immediatamente dopo la tribolazione di quei giorni il sole sarà oscurato e la luna non darà la sua luce, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze dei cieli saranno scrollate "
Per me sono espressioni simboliche della fine o dell'oscuramento dell'approvazione Divina sugli uomini rappresentata dal sole dal suo riflesso la luna.

Come conseguenza positiva o negativa, dipende dai punti di vista, gli uomini avranno a pieno e immediatamente le cattive conseguenze di tutte le loro cattive azioni.

Il segno del figlio dell'uomo, che ha a che fare con l'autorità proprio del figlio dell'uomo, apparirà nel cielo e come tutte le cose celesti sarà difficile vederlo dalla Terra.

Questo segno era e sarà: "dove sarà il cadavere là si raduneranno le aquile ".
Da un punto di vista di una antichissima tradizione profetica le aquile rappresentano esseri dalla vista lunga che prevedono il futuro di Dio e questo segno del figlio dell'uomo è il punto centrale di tutto il capitolo 24 di Matteo dove viene ripetuto molte volte e significa che, come alle aquile spirituali dalla vista lunga, Dio darà al suo tempo cibo spirituale a quelli che sanno vedere come delle piccole aquile che devono crescere.
speculator2
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Re: Matteo 24

Messaggio da speculator2 »

Atti degli apostoli 2:20 dice: "il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue prima che arrivi il grande e illustre giorno di YHWH (o del signore).

Pietro,Più avanti in atti 2:40: "E con molte altre parole rese completa testimonianza e li esortava, dicendo " salvatevi da questa perversa generazione ".

In Gioele 231: "il sole stesso sarà mutato in tenebre virgola, e la luna e il sangue, prima della venuta del grande e tremendo giorno di Yahvè (del signore)".
chelaveritàtrionfi
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Re: Matteo 24

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Se leggete l'intero contesto e non a reparti stagni e un pò di storia, forse si trova la soluzione. Matteo e Marco riportano passi quasi identici mentre Luca (che scrive dopo) ha elementi più chiari parlando di eserciti che circondano Gerusalemme. Vero è che nella Bibbia "segni e prodigi" hanno un significato particolare e che il linguaggio che richiama determinati avvenimenti celesti, è utilizzato per descrivere eventi di forte impatto, come per esempio il sole che si muta in tenebre e la luna in sangue ecc.. ma leggendo i testi di Flavio e Tacito si narra di certi eventi celesti (fenomeni astronomici) ed eventi terrestri (Guerra) in quel periodo. La descrizione è in Historiae e in Guerra Giudaica, libro VI capitolo 5.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: Matteo 24

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

I più erano convinti che fosse scritto, negli antichi testi dei sacerdoti, che, in quell’epoca, l’Oriente avrebbe dimostrato la propria forza e che degli uomini partiti dalla Giudea sarebbero diventati i padroni del mondo (Historiae V, 13).

Flavio parte intera Libro VI capitolo 5

E in verità allora, istigati dai capi ribelli, si aggiravano tra il popolo numerosi profeti che andavano predicando di aspettare l’aiuto del dio, e ciò per distogliere la gente dalla diserzione e per far coraggio a chi non aveva nulla da temere da loro e sfuggiva al loro controllo. Nella disgrazia l’uomo è pronto a credere, e quando l’ingannatore fa intravvedere la fine dei mali incombenti, allora il misero s’abbandona tutto alla speranza. Così il popolo fu allora abbindolato da ciarlatani e da falsi profeti, senza più badare né prestar fede ai segni manifesti che preannunziavano l’imminente rovina. Quasi fossero stati frastornati dal tuono e accecati negli occhi e nella mente, non compresero gli ammonimenti del dio, come quando sulla città apparvero un astro a forma di spada e una cometa che durò un anno, o come quando, prima che scoppiassero la ribellione e la guerra, essendosi il popolo radunato per la festa degli Azimi nell’ottavo giorno del mese di Xantico, all’ora nona della notte l’altare e il tempio furono circonfusi da un tale splendore, che sembrava di essere in pieno giorno, e il fenomeno durò per mezz’ora: agli inesperti sembrò di buon augurio, ma dai sacri scribi fu subito interpretato in conformità di ciò che accadde dopo. Durante la stessa festa, una vacca che un tale menava al sacrificio partorì un agnello in mezzo al sacro recinto; inoltre, la porta orientale del tempio, quella che era di bronzo e assai massiccia, sì che la sera a fatica venti uomini riuscivano a chiuderla, e veniva sprangata con sbarre legate in ferro e aveva dei paletti che si conficcavano assai profondamente nella soglia costituita da un blocco tutto d’un pezzo, all’ora sesta della notte fu vista aprirsi da sola. Le guardie del santuario corsero a informare il comandante, che salì al tempio e a stento riuscì a farla richiudere. Ancora una volta questo parve agli ignari un sicurissimo segno di buon augurio, come se il dio avesse spalancato a loro la porta delle sue grazie; ma gli intenditori compresero che la sicurezza del santuario era finita di per sé e che l’aprirsi della porta rappresentava un dono per i nemici, e pertanto interpretarono in cuor loro il prodigio come preannunzio di rovina. Non molti giorni dopo la festa, il ventuno del mese di Artemisio, apparve una visione miracolosa cui si stenterebbe a prestar fede; e in realtà, io credo che ciò che sto per raccontare potrebbe apparire una favola, se non avesse da una parte il sostegno dei testimoni oculari, dall’altra la conferma delle sventure che seguirono. Prima che il sole tramontasse, si videro in cielo su tutta la regione carri da guerra e schiere di armati che sbucavano dalle nuvole e circondavano la città. Inoltre, alla festa che si chiama la Pentecoste, i sacerdoti che erano entrati di notte nel tempio interno per celebrarvi i soliti riti riferirono di aver prima sentito una scossa e un colpo, e poi un insieme di voci che dicevano: «Da questo luogo noi ce ne andiamo»”.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
speculator2
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Re: Matteo 24

Messaggio da speculator2 »

Marco, invece di Matteo, invece di "in un luogo santo" ha "in un luogo dove non deve "e aggiunge "il lettore usi discernimento"che si riferisce probabilmente a stare attenti a dare una interpretazione da parte di un lettore pubblico che poteva disturbare.

Come ho detto altrove questa attenzione a non turbare difficilmente riguardava i romani o i greci per i quali gli ebrei erano già condannati, difficilmente riguardava gli ebrei ortodossi per i quali i Nazareni o cristiani erano degli eretici, ma probabilmente riguardava degli ebrei che erano diventati cristiani o dei Greci giudaizzanti.
chelaveritàtrionfi
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Re: Matteo 24

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

speculator2 ha scritto: domenica 5 marzo 2023, 23:57 Marco, invece di Matteo, invece di "in un luogo santo" ha "in un luogo dove non deve "e aggiunge "il lettore usi discernimento"che si riferisce probabilmente a stare attenti a dare una interpretazione da parte di un lettore pubblico che poteva disturbare.

Come ho detto altrove questa attenzione a non turbare difficilmente riguardava i romani o i greci per i quali gli ebrei erano già condannati, difficilmente riguardava gli ebrei ortodossi per i quali i Nazareni o cristiani erano degli eretici, ma probabilmente riguardava degli ebrei che erano diventati cristiani o dei Greci giudaizzanti.
14 Quando vedrete l'abominio della desolazione stare là dove non conviene, chi legge capisca, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti; 15 chi si trova sulla terrazza non scenda per entrare a prender qualcosa nella sua casa; 16 chi è nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. (Marco 13)

15 Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda -, 16 allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, 17 chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, 18 e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. (Matteo 24)

l'abominio della desolazione nel libro di Daniele è riferito alla profanazione del luogo santo con la statua di Giove/Zeus e agli abomini commessi nel tempio non solo per aver calpestato il suolo sacro con gli eserciti idolatri, ma anche per aver sacrificato animali immondi. Durante l'assedio romano a Gerusalemme, il tempio divenne l'ultimo baluardo di resistenza e nei suoi cortili vennero commessi abomini ..molte persone trucidate, lotte fraticide e poi l'ultimo assedio romano con i loro stendardi e i loro idoli pagani.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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