Questa non è una profezia, ma una promessa divina. La profezia non deve necessariamente verificarsi (dipendeva dalla condotta di Israele), la promessa invece si. Di fatto, la discendenza di Abramo ha posseduto la terra di Canaan in seguito alle conquiste di Giosuè. La profezia è la parola del profeta, che è una cosa diversa: è il "parlare davanti", parlare a un pubblico, in modo da esortarlo, ammonirlo, incoraggiarlo. Il profeta svolgeva il suo ruolo nel suo tempo, non faceva vaticini di tipo nostradamico che riguardavano tempi remoti che non riguardavano Israele nel presente. Quando il popolo era dominato o oppresso, il profeta annuncia l'avvento di un liberatore e di un'era di prosperità (vedi Isaia su Ezechia). Altrimenti, a cosa sarebbe servito il profeta, che veniva scelto per parlare a Israele nel suo tempo?Abramo ebbe la promessa di possedere la terra di Israele
molti anni fa e ancora non mi risulta che la possiede.
“Egli mi disse: «Figlio d'uomo, io ti mando ai figli d'Israele, a nazioni ribelli, che si sono ribellate a me; essi e i loro padri si sono rivoltati contro di me fino a questo giorno. A questi figli dalla faccia dura e dal cuore ostinato io ti mando. Tu dirai loro: "Così parla il Signore, DIO". Sia che ti ascoltino o non ti ascoltino, poiché sono una casa ribelle, essi sapranno che c'è un profeta in mezzo a loro.»” – Ez 2:3-5