Matteo 24

chelaveritàtrionfi
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Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
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Re: Matteo 24

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Tuttavia i discepoli chiedono il segno. Yeshùa risponde di non lasciarsi ingannare che sarebbero arrivati falsi profeti. Il segno doveva essere il rumore di guerre. ciò è avvenuto 3 volte con la guerra giudaica (la terza è stata il colpo di grazia). Ci sono state tante guerre da allora.

Yeshùa non è ancora tornato ma la devastazione di Gerusalemme e del tempio si è avverata.
Dalle parole "questa generazione non passerà " fanno intendere che tempio e Gerusalemme sarebbero state distrutte da li a breve. Ma da quei versetti obbiettivamente si capisce che anche il figlio dell'uomo sarebbe tornato in quel periodo (cosa che non è avvenuta).

La venuta di Yeshùa credo vada intesa in altro modo. Le religioni sorpassano il problema interpretando tutto al futuro che secondo me non ha senso. Ciò vorrebbe dire forzare la scrittura e far tornare i conti
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
ilvigilante
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Re: Matteo 24

Messaggio da ilvigilante »

Caro Naza,
Sono perfettamente d'accordo con te quando dici: "Matteo riporta quella sulla venuta. Allora penso che ci siano più risposte messe insieme . L'ordine cronologico non si può stabilire perchè nessuno poteva sapere il giorno e l'ora. "
È chiaramente evidente che Gesù ha risposto ponendo l'accento a ciò che i discepoli volevano sapere e che avrebbero potuto appurare nel loro tempo con i loro occhi.
L'adempimento avvenuto con la caduta di Gerusalemme ci sta tutto ed è incontestabile, ciò non toglie che Gesù lancia nella sua risposta dei segnali che, pur non importanti per le preoccupazioni del tempo, sono utili per noi.
ilvigilante
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Re: Matteo 24

Messaggio da ilvigilante »

Se quei segnali fossero semplicemente di esaurimento con la distruzione di Gerusalemme, sarebbero semplicemente fini a se stessi e per nessuna utilità per noi.
Ciò non significa che dobbiamo ricercare necessariamente una corrispondente "generazione" nella nostra era, perché quella era certamente la loro.
Né una qualsivoglia interpretazione della "generazione" dovrebbe servire per un computo indebito per calcolare l'imminenza della fine del mondo.
Armando
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Re: Matteo 24

Messaggio da Armando »

Ciao Nazzareno tu scrivi :“Perché quelli sono giorni di vendetta, affinché si adempia tutto quello che è stato scritto.”.

Continui poi a chiedere "Ora si adempie cosa ? Cosa è stato scritto ? " ti rispondo : Forse quello,che è scritto in romani Romani 12:19
Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore.

Poi ancora chiedi " (chi si vendica e di cosa?) "

Vediamo un po questa cosa , ma vediamola ad ampio spettro senza che specifichi niente altro in questa cartella di discussione .


"MARA BAR SERAPION
Mara Bar Serapion è il nome di una persona che scrive una lettera al figlio per esortarlo a perseguire sempre la sapienza, la lettera è raccolta in un manoscritto siriaco del secolo VII (conservata oggi al British Museum). Si ritiene comunque che «la missiva sia stata scritta agli inizi del II secolo o addirittura alla fine del I. Molto probabilmente è successiva all’anno 73 d.C.» date le circostanze storiche alle quali si fa riferimento, come la fuga da Samosata di alcuni cittadini (J.M. Garcia, Il protagonista della storia. Nascita e natura del cristianesimo, Rizzoli 2008, p. 31). Il testo che ci interessa è il seguente: «Quale vantaggio trassero gli Ateniesi dall’aver ucciso Socrate? Ne ottennero carestia e morte. O gli abitanti di Samo per aver bruciato Pitagora? In un momento tutto il loro paese fu coperto dalla sabbia. O i Giudei, per il loro saggio re? Da quel tempo fu sottratto loro il regno. Dio vendicò giustamente la saggezza di questi tre uomini: gli Ateniesi morirono di fame, gli abitanti di Samo furono travolti dal mare, i Giudei furono eliminati e cacciati fuori dal loro regno, e sono ora dispersi per tutte le terre. Socrate non è morto, grazie a Platone; né Pitagora, grazie alla statua di Hera, né il saggio re, grazie alle nuove leggi che ha stabilito» (Syriac MS. Addiotional, 14.658).
L’autore non è certamente cristiano altrimenti non parlerebbe (come fa altrove nel testo) dei «nostri dèi», né della permanenza in vita di Cristo in questi termini, tanto meno porrebbe Cristo e i filosofi greci sullo stesso piano. Tra gli studiosi c’è un consenso di massima nell’identificare il “saggio re dei Giudei” con Gesù (cfr. C.M. Chin, Rhetorical Practice in the Chreia Elaboration of Mara bar Serapion, Journal of Syriac Studies 2006). Il biblista Romano Penna ha scritto: «l’esecuzione di un “re saggio” non può riferirsi da altri» se non a Gesù, «poiché la storia non conosce alcun re d’Israele condannato a morte dagli stessi ebrei: né davididi, né asmonei, né erodiadi». Inoltre «la qualifica ripetuta di “re saggio” può riferirsi molto bene a Gesù di Nazareth» visto che «contiene una doppia allusione: al motivo ufficiale della sua condanna come “re dei giudei” (Mt 27,37//Mc 15,26//Lc 23,38 e Gv 19,19-21); e alla saggezza del suo messaggio morale» (R. Penna, L’ambiente storico-culturale delle origini cristiane: una documentazione ragionata, EDB 1986, p. 268).
Significativa l’informazione offerta sui motivi che hanno causato la morte di Gesù, dal momento che attribuisce la sua condanna a morte ai giudei piuttosto che ai romani. I tempi sono inoltre congruenti: la morte di Gesù è seguita dopo alcuni decenni dalla caduta di Gerusalemme e dalla fine del regno. Il documento potrebbe quindi costituire una delle prime, se non la prima, testimonianza storica esterna all’ambiente cristiano o ebraico a Gesù (scritta quarant’anni dopo la morte di Gesù)."




Fonte http://www.uccronline.it/2015/04/19/le- ... /#serapion" onclick="window.open(this.href);return false;

Ciao
Metà di un proverbio arabo...
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità."
speculator

Re: Matteo 24

Messaggio da speculator »

La domanda dei 4 Pietro Andrea Giacomo e Giovanni in Matteo riguarda la 'presenza' cioe' parousia e non 'venuta', cioe' erkomenon.

Centrale e' la richiesta di segno. E' tanto centrale che tutto Matteo 24 e' centrato su questo segno che Gesu' continua a ripetere.

Centrale
speculator

Re: Matteo 24

Messaggio da speculator »

Matteo ha la formulazione non generica perche' comprende la distruzione: "quando avverranno queste cose" e poi chiede della sua presenza (che penso iniziata nel 1914) e della fine del mondo.
trizzi74
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Re: Matteo 24

Messaggio da trizzi74 »

speculator ha scritto:La domanda dei 4 Pietro Andrea Giacomo e Giovanni in Matteo riguarda la 'presenza' cioe' parousia e non 'venuta', cioe' erkomenon.

Centrale e' la richiesta di segno. E' tanto centrale che tutto Matteo 24 e' centrato su questo segno che Gesu' continua a ripetere.

Centrale
Ciao speculator, dici bene quando affermi che i discepoli si riferivano alla sua presenza e non alla sua venuta. Solo la Tnm, la Nardoni, l'interlineare di Vianello e il Nuovo Testamento di Salvoni traducono correttamente in questo modo.
Però dire che questa presenza abbia avuto inizio nel 1914 mi sembra un po' azzardato. Quali sono le prove che ti inducono a pensarlo?
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
Liberocredente
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Re: Matteo 24

Messaggio da Liberocredente »

Ma gli apostoli cosa chiesero precisamente nella loro lingua? Parusia cosa fa riferimento nella lingua ebraica o aramaica?

E gli apostoli avevano in mente una presenza invisibile?
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Alen.chorbah
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Re: Matteo 24

Messaggio da Alen.chorbah »

Vi invito a leggere questo studio fatto come si deve:
https://www.google.com/url?sa=t&source= ... DNWT8rRxlg" onclick="window.open(this.href);return false;
speculator

Re: Matteo 24

Messaggio da speculator »

Quando ci sarà o e' iniziata la presenza del Cristo in cielo e' importantissimo ma lo scopriremo per prima attenendoci alla risposta di Gesu' in Matteo 24.
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