Chi sono i "gloriosi" "signoria" di cui parla Pietro?

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bgaluppi
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Re: Chi sono i "gloriosi" "signoria" di cui parla Pietro?

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bgaluppi
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Re: Chi sono i "gloriosi" "signoria" di cui parla Pietro?

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Il termine in questione è δόξας (dòxas), acc. plurale di δόξα (dòxa), che significa propriamente "ciò che evoca buona opinione", "che qualcosa ha inerente, intrinseco valore" (Thayer). Derivando da δοκέω (dokèo), che significa "supporre", "riflettere un'opinione soggettiva", quindi "pensare", "credere", "sembrare", dòxa significa anche "opinione", "giudizio". Ma nella bibbia ha spesso il significato di "gloria", e quando è riferita a Dio rappresenta la "gloria di Dio", la Shekinah.

Dòxa, quindi, è anche e soprattutto "gloria", "magnificenza", "splendore", "dignità", "maestà" etc. (es. la maestà di Cristo). Al plurale, che interessa il nostro caso, è usato solo 3 volte nelle Scritture Greche: 1Pt 1:11; 2Pt 2:10; Gda 1:8. Vediamo tutti questi casi partendo dal primo, il più facile da capire:

“Intorno a questa salvezza indagarono e fecero ricerche i profeti, che profetizzarono sulla grazia a voi destinata. 11 Essi cercavano di sapere l'epoca e le circostanze cui faceva riferimento lo Spirito di Cristo che era in loro, quando anticipatamente testimoniava delle sofferenze di Cristo e delle glorie [δόξας, dòxas] che dovevano seguirle. 12 E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunciate da coloro che vi hanno predicato il vangelo, mediante lo Spirito Santo inviato dal cielo: cose nelle quali gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi.” — 1Pt 1:10-12

Cosa sono queste "glorie" di cui parla il v.11? Lo spiega il v.12: “quelle cose” annunciate dagli apostoli, le “cose nelle quali gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi”. Quindi tutto ciò che riguarda gli avvenimenti gloriosi conseguenti alla risurrezione del Cristo, annunciati da lui e dagli apostoli. Le glorie future, gli avvenimenti dettati dalla gloria di Dio. Infatti, in 2Pt 2:10, gli audaci e gli arroganti che “non hanno orrore di dir male delle dignità” sono quelli che “vanno dietro alla carne nei suoi desideri impuri e disprezzano l'autorità”. Qui, "autorità” è κυριότης (kyriòtes), “autorità divina”, “potere divino”. Le glorie future sono dettate da questa autorità, e chi disprezza questa autorità disprezza anche gli avvenimenti gloriosi da essa determinati.

Ora vediamo se questo senso può essere applicato anche agli altri due versetti. Jon, prova ad applicarlo tu e vediamo se ti soddisfa. :-)
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