Colossesi 2:14 il documento

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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14 il documento

Messaggio da bgaluppi »

Avevo appena aggiunto il link al mio commento... ;)
speculator

Re: Colossesi 2:14 il documento

Messaggio da speculator »

Non potendosi circoncidere i morti, morte e circoncisione sono mutualmente escludentesi.

La circoncisione avveniva nell'ottavo giorno di vita.
speculator

Re: Colossesi 2:14 il documento

Messaggio da speculator »

Nessun iota o apice della legge passera' finche' sia adempiuto vuol dire che adempiuto potrebbe dopo passare.

Non posso credere che la legge mosaica sia valida dopo la distruzione del tempio e duemila anni.
speculator

Re: Colossesi 2:14 il documento

Messaggio da speculator »

Gesu' non aveva e non ha nessuna autorita' di abrogare cioe' cancellare nessuna legge di suo padre.
speculator

Re: Colossesi 2:14 il documento

Messaggio da speculator »

I capi di allora (i cieli) sono passati ed anche la Terra cioe' gente comune.
speculator

Re: Colossesi 2:14 il documento

Messaggio da speculator »

La legge era santa a dio na ostile agli uomini perche' : "maledetto chi non osserva tutte ...".

Gesu', osserv andola ha permesso le benedizioni della legge e di Abramo.
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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14 il documento

Messaggio da bgaluppi »

Speculator, il keirògrafon tois dògmasin non può in alcun modo far riferimento alla Torah. Come ben spiega Gianni, un'obbligazione per decreti era qualcosa di specifico, e riguardava la legislazione straniera, non quella ebraica. Questo ha perfettamente senso nel contesto, in cui i credenti di Colosse facevano fatica a liberarsi dei vecchi costumi e ricadevano nelle consuetudini del passato, stabilite da decreti normativi emanati dal potere giuridico.

Paolo, oltretutto, non parla mai della legge di Dio come ostile, ma piuttosto come fonte di conoscenza e consapevolezza del peccato, e infine afferma:

"Annulliamo dunque la legge mediante la fede? No di certo! Anzi, confermiamo la legge." - RM 3:31

Ciò che la distruzione del tempio annulla non è la legge di Dio, ma il sacrificio, perché si trattava di un rituale arcaico praticato da tutti i popoli antichi che non aveva più ragione d'essere nella Israele a venire. Fu sostituito dalla preghiera e dal pentimento, una forma più elevata di sacrificio, di cui Paolo stesso - giudeo osservante - parla già prima della distruzione del tempio:

"Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale." - RM 12:1
marco
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Re: Colossesi 2:14 il documento

Messaggio da marco »

I Colossesi, anche se non appartenenti al popolo ebraico, erano assoggettati indirettamente e inconsapevolmente alla Legge Divina che per loro era semplifica in legge naturale. (Rm 2,14-15)
Non solo, non essendo circoncisi, erano esclusi dal Patto stipulato da Dio con Abramo (Gn 17,4-14).
Questa era la loro condizione prima di Cristo. Paolo, in Col 2, ricorda ai Colossesi questa loro condizione ed esplicita loro i due elementi essenziali per cui Cristo morirà affinché loro siamo riconciliati con Dio: Peccato e Patto.
-Peccato
La Bibbia ci dice che l'unico contratto/Patto stipulato da Dio con gli uomini è con Abramo e la sua discendenza. Non con Ismaele, benché primogenito, ma con Isacco. Il primo rappresenta l'umanità esclusa dal Patto. Quest'ultimo verrà definito e sancito con la Legge data a Mosè.
I Colossesi, come Ismaele, non avevano nessun legame contrattuale con Dio, se non indirettamente attraverso la legge naturale e la rettitudine (Pr15,8 della preghiera dei detti egli si compiace).
Quindi, a mio avviso, il cheiro'grafon non può essere un documento legale svincolato dalla Legge.
Le clausole a noi svantaggiose sono la condanna che scaturisce dalla non osservanza di una parte o di tutta la Legge. Questa è santa ed eterna ed è proprio per questo che Gesù è dovuto morire sulla croce. Perché non potevano essere annullati in nessun modo i termini del contratto /Patto.
Il sacrificio di Gesù è servito per riscattare coloro che erano sottomessi alla Legge ( e da cosa, se non dalla maledizione contrattuale?) e tutti gli altri uomini dal peccato generale. Ovvio non avendo nessun rapporto con Dio non potevano certo peccare di trasgressioni legate al culto (esempio Decalogo dal primo al quarto)
I peccati per cui piomba l'ira di Dio sono: fornicazione, impurità, libidine, desideri sfrenati e avidità di guadagno. Col 3,5
-Patto
La circoncisione era una clausola del contratto (Gn 17) e doveva essere operata assolutamente, pena la morte. Ricordiamo il figlio di Mosè che rischiò la morte se non fosse intervenuta la madre circoncidendolo. Gli stranieri che volevano risiedere permanentemente in Canaan dovevano essere circoncisi. Altrimenti non potevano fare parte del popolo di Israele.
I Colossesi erano morti per i peccati elencati in Col 3,5 e per l'incirconcisione della carne (esclusione dal Patto) gli ebrei per le trasgressioni della Legge.
Da notare che Paolo separa le responsabilità dei Colossesi (e voi morti essenti per i peccati e per l'incirconcisione della vostra carne convivifico' voi con lui) da quelle ebraiche (condonando a Noi i peccati) facendo poi capitolare l'intera umanità nella Legge eterna di Dio (avendo cancellato la contro noi obbligazione scritta a mano per decreti che era contraria a noi e essa tolse da il mezzo avendo inchiodato essa alla croce).
Ciò che è contrario a noi non è la bellezza e la santità della Legge ma l'incapacità di metterla in pratica. L'uomo non può rendersi perfetto attraverso la Legge ma solo tramite Gesù.
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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14 il documento

Messaggio da bgaluppi »

Marco, i Colossesi, come tutti i cittadini romani non ebrei, erano vincolati alla loro legge, quella romana. Il loro comportamento, pertanto, veniva regolato da quella legge. I loro costumi erano molto diversi da quelli degli ebrei, in tutti gli aspetti della vita. Questo era il motivo per cui nelle comunità succedeva di tutto, accoppiamenti illeciti, consumazione di animali offerti agli idoli, etc. Paolo parla estensivamente di questi comportamenti nella 1Cor. In tutta la Scrittura, e soprattutto nella produzione paolina, la Torah non è mai chiamata "keirògrafon tois dògmasin" e il termine dògma è usato sempre per decreti stabiliti da uomini, esterni alla Torah. Adesso, improvvisamente, la Torah diventa per magia un keirògrafon tois dògmasin e il termine dògma verrebbe - in questo unico caso scritturale - a sostituire il termine entolè, che è usato in riferimento al precetto biblico. La Torah è un insieme di libri, non uno "scritto a mano", dunque un insieme di biblìa (da cui Bibbia), in ebraico sefarim (da cui sefer Torah, "rotolo dell'insegnamento"). La Scrittura chiama se stessa grafè, o grafài (plurale, "Scritture"). Detto questo, il keirògrafon tòis dògmasin non è il libro della Torah fatto di precetti, ma significa esattamente quello che significa: "scritto a mano per decreti", e i comandamenti non sono "decreti". I decreti venivano emanati dal potere giuridico del tempo, quello del mondo romano.

Purtroppo, il grande bisogno dei cristiani di abolire la Torah impedisce a chi lo accoglie di leggere il testo in modo obbiettivo, attribuendo alle parole significati che non hanno, oltretutto sbugiardando lo stesso Yeshùa, che dichiara la legge di Dio immutabile e valida fino alla fine dell'era presente, finché siano passati i cieli e la terra (e non sono ancora passati).

Fatto divertente: chi ritiene la Torah abolita, accetta tuttavia la validità dei dieci comandamenti (tranne il sabato, quindi nove comandamenti), che a rigore di logica dovrebbero essere aboliti, essendo il fondamento della Torah, quando Yeshùa fonda il suo insegnamento proprio su quei comandamenti e li applica, insegnando a fare altrettanto pena "essere considerati minimi nel regno dei cieli".
Ciò che è contrario a noi non è la bellezza e la santità della Legge ma l'incapacità di metterla in pratica.
Il testo non dice questo. Parla in modo traslato di un'obbligazione scritta per decreti. Il testo è interpretazione fantasiosa che esula dal testo in greco. Così, la Bibbia può dire tutto e il contrario di tutto.
marco
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Re: Colossesi 2:14 il documento

Messaggio da marco »

Antonio tu hai espresso la tua esegesi come anche Gianni. Quella sopra è la mia. E va rispettata così com'è. Secondo alcuni Gesù è salito sulla croce per annullare le obbligazioni del diritto romano secondo altri erano il debito contratto con la giustizia Divina.

P. S. Non ritengo la Torah abolita.
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