tito cap 2

stella
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tito cap 2

Messaggio da stella »

Vorrei chiedere come interpretate il vers.13 di TITO CAP.2
aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del grande DIO E salvatore nostro , GESU CRISTO

io la interpreto in due modi ....tutto dipende se in originale veramente e' cosi...

cioe' DEL GRANDE DIO '''SENZA LA E SALVATORE NOSTRO ... ( ci ha salvati Dio tramite Cristo )).... E GESU CRISTO ''cioe' apparira anche lui ''

Sicuramente qui mi potrebbe rispondere GIANNI che conosce bene il greco e l'ebraico
o chiunque ne sia a conoscenza .
perche' ? perche e' un'altro versetto di coloro che sostengono la trinita' ...

Bene non e' polemica e' solo voler conoscere come e' scritto all'origine il versetto ..
grazie ..
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Gianni
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Re: tito cap 2

Messaggio da Gianni »

Cara Stella, ti rispondo volentieri, anche se la risposta non risulterà facile perché, come giustamente hai anticipato, occorre esaminare il testo greco.

Si legge in Tito 2:13: “Nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo” (C.E.I.). Il testo greco ha:
τοῦ μεγάλου θεοῦ καὶ σωτῆρος ἡμῶν Χριστοῦ Ἰησοῦ
tu megàlu theù kài sotèros emòn Iesù Christù
del grande Dio e salvatore nostro Yeshùa consacrato

L’unico articolo iniziane (“del”), non ripetuto davanti a “salvatore” potrebbe far pensare all’unica persona di Yeshùa che sarebbe così chiamata “grande Dio e salvatore”.

Una buona argomentazione contro l’interpretazione suddetta, si trova nell’Appendice 6E della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture: “Uno studio dettagliato della costruzione di Tit 2:13 si trova in The Authorship of the Fourth Gospel and Other Critical Essays, di Ezra Abbot, Boston, 1888, pp. 439-457. A p. 452 di quest’opera si trovano i seguenti commenti: ‘Prendete un esempio dal Nuovo Testamento. In Matt. xxi. 12 leggiamo che Gesù ‘scacciò tutti quelli che vendevano e compravano nel tempio’, τους πωλουντας και αγοράζοντας [tous poloùntas kai agoràzontas]. Nessuno può ragionevolmente supporre che qui siano descritte le stesse persone nell’atto di vendere e di comprare contemporaneamente. In Marco le due categorie sono distinte dall’inserzione di τούς [tous ] davanti ad αγοράζοντας [agoràzontas]; qui è tranquillamente lasciato all’intelligenza del lettore distinguerle. Nel caso in questione [Tit 2:13], l’omissione dell’articolo davanti a σωτηρος [sotèros] mi sembra non presenti difficoltà, non perché σωτηρος [sotèros] sia sufficientemente determinato dall’aggiunta di ηµων [emòn] (Winer), poiché, dal momento che sia Dio che Cristo sono spesso chiamati “nostro Salvatore”, η δόξα του µεγάλου θεου και σωτηρος ηµων [he dòxa tou megàlou Theoù kai sotèros hemòn], se stesse da solo, si intenderebbe nel modo più naturale come riferito a un solo soggetto, cioè Dio, il Padre; ma l’aggiunta di ’Ιησου Χριστου [Iesoù Christoù] a σωτηρος ηµων [sotèros hemòn] cambia interamente la cosa, limitando σωτηρος ηµων [sotèros hemòn] a una persona o essere che, secondo il consueto uso della lingua che fa Paolo, è distinto dalla persona o essere che egli designa come ο θεός [ho Theòs], di modo che non c’era bisogno della ripetizione dell’articolo per evitare ambiguità. Così in 2 Tess. i. 12, l’espressione κατα την χάριν του θεου ηµων και κυρίου [katà ten chàrin tou Theoù hemòn kai kyrìou] sarebbe naturalmente intesa come riferita a un solo soggetto, e ci vorrebbe l’articolo davanti a κυρίου se se ne intendessero due; ma la semplice aggiunta di ’Ιησου Χριστου [Iesoù Christoù] a κυρίου [kyrìou] rende chiaro il riferimento ai due distinti soggetti senza l’inserzione dell’articolo’. Perciò, in Tit 2:13, si parla di due persone distinte, Geova Dio e Gesù Cristo. In tutte le Sacre Scritture non è possibile identificare Geova e Gesù come se fossero la stessa persona”.

Tuttavia, aggiungo io, si potrebbe anche pensare a un atto unico in cui si manifestano insieme Dio e Yeshùa. L’unicità dell’articolo determinativo vorrebbe appunto sottolineare che i due appariranno simultaneamente nel giudizio finale. Questa interpretazione si può applicare anche a 2Pt 1:1: “Una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo”. Questa interpretazione è resa certa da 2Ts 1:2: “Grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo”: qui è impossibile identificare i due in una sola persona, altrimenti si dovrebbe affermare che il Padre e Yeshùa sarebbero la stessa persona, cosa che è inequivocabilmente esclusa in tutte le Scritture Greche. E che porrebbe una grave difficoltà anche alla dottrina della trinità: se il Padre e il Figlio sono la stessa persona, come si fa ad avere tre persone?
stella
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Re: tito cap 2

Messaggio da stella »

grazie Gianni ...non facile ..( nemmeno la mia domanda era posta bene :ymblushing: )) ma mi hai compresa ...si vero non facile ...neanche forse dare la risposta ,ma credimi ci sono entrata ... ;;) ( anche se non conosco il greco ) ...credo che la giusta interpretazione sta nella bibbia stessa ;) ..come io ho sempre sostenuto ...''la bibbia si spiega con la bibbia ''

in piu' ( non l'ho trovato scritto ,ma mi e' stato detto ..)) che ogni versetto dovrebbe essere citato almeno tre volte ,per essere considerato ... ;;) vero?
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Gianni
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Re: tito cap 2

Messaggio da Gianni »

E da dove mai viene tale regola delle tre volte? Una verità è verità, anche se detta una volta sola.
stella
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Re: tito cap 2

Messaggio da stella »

Non saprei Gianni ,ripeto mi e' stato detto ...mi informero' meglio in base a cio' :-)
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Enigma
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Re: tito cap 2

Messaggio da Enigma »

Stedduzza bedda. :d La regola dei tre versi biblici formano la prova di una dottrina è una regola nata nel mondo evangelico. Io ho conosciuto questa regola trent' anni, tramandata da altri evangelici, ma, fino ad oggi, non ho mai saputo chi è stato l'ideatore di questa regola. :-??
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Re: tito cap 2

Messaggio da stella »

Annibaluzzo ... :-) forse hai ragione tu :-) ...

nemmeno io so'....ma al momento opportuno ,mi faro' dare spiegazioni...''se ce' ne sono '' ;)
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ארמאנדו אלבנו
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Re: tito cap 2

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Ma nemmeno si può escludere che li il redattore voglia dire che vi é una sola persona che è grande Dio e salvatore, perché nel nt greco ci sn anche dei casi di costruzioni grammaticali simili a Tito 2 dove il senso è simile a quello che intendono i pro Gesù Dio su tito 2. Quindi grammaticalmente non si può escludere questo senso e non si può escludere che li il redattore voleva dire che Gesù é Dio. Per Paolo c'é un UNICO E SOLO signore ed è Cristo. Va bene dire Cristo come Signore, ma dire UNICO E SOLO signore questo é troppo per un ebreo se Gesù non fosse veramente Dio. Sarebbe una bestemmia.
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Gianni
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Re: tito cap 2

Messaggio da Gianni »

In verità Paolo dice tutt’altro: “Per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo”. - 1Cor 8:6.
ארמאנדו אלבנו
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Re: tito cap 2

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Leggi anche: per noi c'è UN SOLO signore

Domanda: per un ebreo chi è IL SOLO SIGNORE?
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