L'apostolo Paolo: diffuse la parola di Yeshua o la propria?

Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: L'apostolo Paolo: diffuse la parola di Yeshua o la propr

Messaggio da bgaluppi »

La Torah, che non significa "legge" ma "insegnamento", è costituita dai primi cinque libri della Scrittura Ebraica, detti "Pentateuco". Essi sono, in ordine: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio. La Torah contiene i precetti, le leggi e le prescrizioni:

“Questa è la torah [תורה] che Mosè espose ai figli d'Israele. Questi sono i precetti, le leggi [חקים] e le prescrizioni che Mosè espose ai figli d'Israele” — Dt 4:44,45

Questa è la Torah, ed include certamente il libro della Genesi!(Bereshit).

Per il resto, mi ripeto:

La discussione sulla circoncisione in Gerusalemme iniziò da parte di alcuni farisei che erano diventati credenti e concerneva i non-ebrei:

“alcuni che erano del gruppo dei farisei, ed erano diventati cristiani, si alzarono per dire: «È necessario circoncidere anche i credenti non ebrei e ordinar loro di osservare la legge di Mosè»” — At 15:5

Ora, Eleazar, tre domande: Timoteo era ebreo? In quel concilio si doveva decidere della circoncisione degli ebrei o dei non-ebrei? E se Timoteo era ebreo, cosa c'entra mai con la decisione del concilio, se questa concerneva i non-ebrei?

Sulla posizione di Paolo, ti ho dimostrato che la Scrittura non lo dipinge assolutamente come "preminente" rispetto agli altri apostoli, e che Paolo stesso afferma che coloro che erano considerati "colonne" della comunità (Gal 2:9) erano, in ordine, Giacomo, Cefa e Giovanni. Ti ho anche dimostrato come, durante quel concilio, la decisione fu presa in seguito all'ultimo intervento, fatto da Giacomo.

Quindi, in base alla Scrittura: Giacomo, Cefa e Giovanni sono le "colonne"; al concilio, parlano, in ordine, Cefa (il cui intervento è riportato in dettaglio), Paolo e Barnaba (il cui intervento è soltanto citato in modo marginale) e Giacomo (il cui intervento è riportato in dettaglio e conclude il concilio). La decisione di non circoncidere i credenti riguarda soltanto i credenti non-ebrei (anche perché, normalmente, gli ebrei erano già tutti circoncisi per legge).

Quindi, da dove arrivano queste "teorie" sulla supremazia di Paolo? Di che stiamo parlando? Della Scrittura o di qualcos'altro?
marco
Messaggi: 2277
Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: L'apostolo Paolo: diffuse la parola di Yeshua o la propr

Messaggio da marco »

bgaluppi ha scritto: Quindi c'è da chiedersi da dove origini questo pensiero secondo il quale Paolo avrebbe diffuso dottrine contrastanti quelle degli altri apostoli... :-??
bgaluppi ha scritto:Quindi, da dove arrivano queste "teorie" sulla supremazia di Paolo? Di che stiamo parlando? Della Scrittura o di qualcos'altro?
Anch'io mi chiedo: da dove? Vuoi vedere....
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: L'apostolo Paolo: diffuse la parola di Yeshua o la propr

Messaggio da bgaluppi »

Marcuzzu, come direbbe Enigma, che vuoi dire? :-)
marco
Messaggi: 2277
Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: L'apostolo Paolo: diffuse la parola di Yeshua o la propr

Messaggio da marco »

Bagaluppuzzu beddu, come direbbe Enigma, perché devo espormi per primo all'eventuale linciaggio? :-)
Avatar utente
Enigma
Messaggi: 647
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 13:39
Località: Foggia

Re: L'apostolo Paolo: diffuse la parola di Yeshua o la propr

Messaggio da Enigma »

Vedo che da queste parti sto avendo popolarità. :d
marco
Messaggi: 2277
Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: L'apostolo Paolo: diffuse la parola di Yeshua o la propr

Messaggio da marco »

Certo è aramaico! :d
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: L'apostolo Paolo: diffuse la parola di Yeshua o la propr

Messaggio da bgaluppi »

Intendi 1corinzi 5:9-13?
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: L'apostolo Paolo: diffuse la parola di Yeshua o la propr

Messaggio da bgaluppi »

9 Vi ho scritto nella mia lettera di non mischiarvi con i fornicatori; 10 non del tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o con gl'idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo; 11 ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare. 12 Poiché, devo forse giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? 13 Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi.
Qui Paolo sta facendo una divisione tra credenti e non credenti, e spiega una cosa importante. I credenti non devono isolarsi dal mondo, ossia vivere separati dai non credenti, come fanno gli eremiti; già da questa prima affermazione, vediamo come chi cerca Dio isolandosi dal mondo si comporta in modo contrario alla Scrittura. Infatti, Yeshua stesso disse:

“Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.” — Gv 17:15

“Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi” — Mt 10:16

Con chi ce l'ha tanto Paolo? Non ce l'ha con i non credenti, ma con coloro che si professano discepoli di Yeshua e sono, invece, "del mondo", fornicatori, ladri, mentitori etc. Paolo mette in guardia i credenti da coloro che si spacciano come "fratelli" di fede ma non si comportano come tali. I falsi dottori, i falsi profeti, mossi dall'accusatore, non dallo spirito di Dio, che crescono in mezzo ai discepoli come la zizzania e traviano coloro che hanno intrapreso il giusto cammino. Paolo invita i credenti a tenere queste persone lontane dalla comunità, poiché esse sono peggio dei non credenti, con i quali, invece, non proibisce affatto di avere un rapporto.

Giovanni, allo stesso modo, mette in guardia i credenti dagli "spiriti" che non sono da Dio:

“1 Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo. 2 Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito, il quale riconosce pubblicamente che Gesù è il Cristo venuto nella carne, è da Dio; 3 e ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio, ma è lo spirito dell'anticristo. Voi avete sentito che deve venire; e ora è già nel mondo. 4 Voi siete da Dio, figlioli, e li avete vinti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. 5 Costoro sono del mondo; perciò parlano come chi è del mondo e il mondo li ascolta. 6 Noi siamo da Dio; chi conosce Dio ascolta noi, chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo conosciamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore.” — 1Gv 4:1-6

Qui Giovanni non sta parlando di "spiriti" nel senso di "creature spirituali", demoni o fantasmi, ma di "disposizioni" che riempiono il nostro cuore: sta parlando degli stessi di cui parla Paolo, le persone guidate da cattive disposizioni che si spacciano come guidate dallo spirito di Dio ma sono, invece, guidate dall'accusatore (hasatàn, che rappresenta lo yetzer harà, l'istinto cattivo). Infatti li identifica nei "falsi profeti" (che sono uomini, non "spiriti") e dice che “Costoro [gli spiriti che non sono da Dio] sono del mondo; perciò parlano come chi è del mondo e il mondo li ascolta”; nel cap.3 ci spiega come non dobbiamo amare “a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità” (3:18), e come “Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. Da questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.” (3:24) E osserva come al v.6 parli di "spirito di verità" e di "spirito di errore". Chi segue gli insegnamenti di Cristo segue la verità e ne è testimone, chi non ascolta Cristo e non mette in pratica i suoi insegnamenti segue lo spirito dell'errore.

Chi è da Dio è guidato dal Suo spirito e obbedisce alla Sua volontà, chi non è da Dio segue lo yetzer harà, gli istinti cattivi, quelli umani e del mondo, e pertanto non obbedisce a Dio ma al mondo. Paolo non mette in guardia da chi non crede, ma dai credenti che, spacciandosi per fratelli, dimostrano invece di venire dal mondo: gli ingannatori, i falsi profeti, gli spiriti che non sono da Dio e invece fanno finta di esserlo.

Per ora mi fermo qui. :-)
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: L'apostolo Paolo: diffuse la parola di Yeshua o la propr

Messaggio da bgaluppi »

Antonio, le parole di Paolo sono difficili e devono essere valutate nel complesso del suo insegnamento. Perdonare e giustificare sono due cose diverse. In quel versetto da te citato, non mi sembra che Paolo parli di perdono o di condanna, quindi di giudizio, ma piuttosto di giustificazione o condanna di un modo di vivere la fede. Una cosa è perdonare, una cosa è giustificare o meno ciò che è sbagliato. Non si può certo abbandonare un fratello che non obbedisce al dictat della congregazione, come fanno i religiosi, ma si può abbandonare uno che commette adulterio coscientemente e continuamente, sapendo che ciò che fa è un peccato grave. Ciò nonostante, non significa che non abbiamo perdonato in cuor nostro chi lasciamo andare per la ua strada. Guarda, ad esempio, cosa dice in 2Cor 2:5-11

“5 Or se qualcuno è stato causa di tristezza, egli ha rattristato non tanto me quanto, in qualche misura, per non esagerare, tutti voi. 6 Basta a quel tale la punizione inflittagli dalla maggioranza; 7 quindi ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e confortarlo, perché non abbia a rimanere oppresso da troppa tristezza. 8 Perciò vi esorto a confermargli il vostro amore; 9 poiché anche per questo vi ho scritto: per vedere alla prova se siete ubbidienti in ogni cosa. 10 A chi voi perdonate qualcosa, perdono anch'io; perché anch'io quello che ho perdonato, se ho perdonato qualcosa, l'ho fatto per amor vostro, davanti a Cristo, 11 affinché non siamo raggirati da Satana; infatti non ignoriamo le sue macchinazioni.”

E guarda cosa dicono Yeshua e Giovanni di chi si ritiene figlio di Abramo e di Dio:

“Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. [...] Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio.” — Gv 8:44,47

“In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio; come pure chi non ama suo fratello.” — 1Gv 3:10

E guarda cosa dice Giovanni in 1Gv 5:16:

“Se qualcuno vede suo fratello commettere un peccato che non conduca a morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a quelli, cioè, che commettono un peccato che non conduca a morte. Vi è un peccato che conduce a morte; non è per quello che dico di pregare.”

Da notare che Giovanni non insegna a "fare il lavaggio del cervello" a chi non segue la giusta strada, ma a pregare per lui e affidarsi a Dio. Il perdono va sempre bene, anzi è obbligatorio. Ma chi pecca e continua a peccare contro Dio, sceglie di farlo, e non può essere giustificato, altrimenti si giustifica ciò che non è giusto. Lo si perdona in cuor nostro, ma non lo si giustifica. Quella persona, dunque, deve seguire la sua strada, determinata dalle sue scelte consapevoli.
speculator2
Messaggi: 1222
Iscritto il: domenica 2 febbraio 2020, 21:27

Re: L'apostolo Paolo: diffuse la parola di Yeshua o la propr

Messaggio da speculator2 »

Paolo non poteva diffondere la parola di Gesù che non aveva mai sentito, tranne le apparizioni dopo morto.

Non solo Paolo, ma anche tutto il nuovo testamento è privo delle parole di Gesù.

Inoltre forse i vangeli sinottici stanno alle scritture come un romanzo biografico sta a considerazioni pratiche sulla coltivazione di un campo (la chiesa).
Rispondi