Un problema di "manifestazioni" (Rm 1:19)
Inviato: mercoledì 20 gennaio 2016, 14:59
Cari amici, buona giornata a tutti!
Seguo sempre con grande interesse i topic, anche se ultimamente non ho avuto modo di intervenire. Sto concentrandomi sugli studi in facoltà, ma stavolta c'è un argomento che vorrei sottoporvi.
Leggendo la lezione 31, ieri sera mi è venuto un colpo (metaforico ).
“Quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro" (RM:1,19)
Fui colpita molto da questa frase, poiché, almeno in italiano, si presta a diverse letture.
Mi interessava in particolare quel "manifesto IN loro".
Corsi a guardare la mia versione C.E.I., ma qui vi lessi:
"poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto".
La parolina "in" è stata letteralmente spazzata via.
La conseguenza è un cambiamento drammatico di significato: infatti, se Dio è manifesto in me (e in te), è ben diverso dal dire che è manifesto a me.
Col software di LaParola, dall'interlineare greco mi sembra di arguire che la preposizione sia presente nell'originale, eccome.
Qualcuno più ferrato di me, lo può gentilmente confermare?
Tutte le versioni bibliche che ho controllato (Nuova Diodati, Nuova Riveduta, ecc.) si attengono al senso originario. Anche la vulgata mi par di capire che mantenesse questa linea.
Se ho ben compreso, ma correggetemi se sbaglio, i traduttori della C.E.I. hanno invece cambiato volutamente il testo per trasformare il senso originario.
Mi piacerebbe un vostro parere sulla faccenda.
Grazie a tutti, e cari abbracci dalla foresta elfica!
Seguo sempre con grande interesse i topic, anche se ultimamente non ho avuto modo di intervenire. Sto concentrandomi sugli studi in facoltà, ma stavolta c'è un argomento che vorrei sottoporvi.
Leggendo la lezione 31, ieri sera mi è venuto un colpo (metaforico ).
“Quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro" (RM:1,19)
Fui colpita molto da questa frase, poiché, almeno in italiano, si presta a diverse letture.
Mi interessava in particolare quel "manifesto IN loro".
Corsi a guardare la mia versione C.E.I., ma qui vi lessi:
"poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto".
La parolina "in" è stata letteralmente spazzata via.
La conseguenza è un cambiamento drammatico di significato: infatti, se Dio è manifesto in me (e in te), è ben diverso dal dire che è manifesto a me.
Col software di LaParola, dall'interlineare greco mi sembra di arguire che la preposizione sia presente nell'originale, eccome.
Qualcuno più ferrato di me, lo può gentilmente confermare?
Tutte le versioni bibliche che ho controllato (Nuova Diodati, Nuova Riveduta, ecc.) si attengono al senso originario. Anche la vulgata mi par di capire che mantenesse questa linea.
Se ho ben compreso, ma correggetemi se sbaglio, i traduttori della C.E.I. hanno invece cambiato volutamente il testo per trasformare il senso originario.
Mi piacerebbe un vostro parere sulla faccenda.
Grazie a tutti, e cari abbracci dalla foresta elfica!