Il regno millenario: simbolo o realtà?

Avatar utente
Michele
Messaggi: 2410
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:51

Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da Michele »

Giusto Francesco, chi muore nei propri peccati, e quindi non crede che "Gesù è", rimane tale (morto) per sempre, senza alcun appello.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da bgaluppi »

Francesco, Mortali nel senso di "spoglie mortali". Il testo non dice che durante il Millennio gli uomini muoiano. Semmai è la scrittura ebraica ad affermare che durante l'era messianica gli uomini moriranno molto vecchi...(Is 65:20). Bisogna capire cosa significa questa affermazione, nel linguaggio concreto ebraico... Il fatto è che nessuno sa come saranno gli uomini durante il Millennio. C'è un ritorno alla condizione adamica (chi lo sa... :-??) . Infatti, leggendo le interpretazioni rabbiniche, i primi uomini (Adamo ed Eva) non vivevano in eterno, pur mangiando dell'albero della vita. Durante il Millennio, non muore nessuno, infatti il testo non dice questo; però dice che i morti escono dalle tombe prima del Millennio e che "tornano in vita" alla fine. :-) E attenzione: pur morendo fisicamente solo una volta, esiste la "seconda morte": per subire la "seconda morte" non si può già essere morti... :-)
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da bgaluppi »

Michele: “In verità, in verità vi dico: l'ora viene, anzi è già venuta” (Gv 5:25); “l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori” (v.28). Noti differenze?
Avatar utente
Michele
Messaggi: 2410
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:51

Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da Michele »

Una cosa la noto: è la distinzione del versetto 25, dove si parla di "morti", e nel versetto 28 si parla di tombe o di sepolcri.
Probabilmente i morti sono una cosa e chi sta nelle tombe invece è ancora in uno stato di conservazione relativo, insomma, possiede ancora un corpo.
Con il termine "morti", probabilmente si vuole indicare uno stato ormai irreversibile, dove non esiste neppure più un corpo.
Avatar utente
francesco.ragazzi
Messaggi: 1219
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 18:17

Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da francesco.ragazzi »

"...Durante il Millennio, non muore nessuno..."

Caro Antonio, non ti sembra una forzatura ?
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da bgaluppi »

Io mi riferivo ad un'altra cosa. Nota che al v.25 Yeshua dice "l'ora è già venuta ed è questa": sta parlando del presente. Il Messia è ora sulla terra e chi ascolta la sua parola ha già la vita e non va in giudizio. Si riferisce a chi è vivo fisicamente e accetta il Messia nella vita. Infatti, al suo ritorno, gli eletti morti risorgono incorruttibili e quelli vivi vengono trasformati e non sono sottoposti al giudizio, che arriva alla fine del millennio.

Al v.28, invece, dice solo che "viene l'ora", quindi non è ancora venuta, e sta parlando del futuro; abbiamo due momenti in cui gli uomini "sentono" la sua voce: al v.25 è il presente (l'ora è "questa"), anche il nostro presente, in cui il verbo udire assume senso di "ascoltare, comprendere, mettere in pratica"; al v.28 è al futuro e il verbo assume senso di "sentire" il suono della voce, allo squillar dell'ultima tromba, e sono i morti (in senso fisico) a sentirla, poiché appena la sentono "escono dalle tombe" e risorgono (vivono di nuovo).

Quindi: al v.25 si parla dell'insegnamento del Messia e di fede: chi lo accetta e crede, ha già la vita e non è piú sottoposto alla morte, poiché risorgerà incorruttibile; al v.28 si parla del suo ritorno (l'ora deve venire), in cui tutti i morti risorgeranno.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da bgaluppi »

Francesco, non mi sembra affatto una forzatura, poiché, ripeto, al ritorno di Yeshua i morti escono dalle tombe: gli eletti vivono subito (prima risurrezione), i non eletti attraversano il millennio per "vivere" alla fine (seconda risurrezione). La morte giunge solo per coloro che, durante il millennio, non ascoltano la parola di Dio (morte seconda). Come vedi, il testo non ci dice affatto che durante il millennio si muore come al solito, ma ci dice che i morti risorgono prima e "vivono" alla fine, e ci dice che chi sarà sedotto da satana alla fine del millennio subirà la morte seconda (il che, fa presupporre che ci sia stata già una morte prima).

Ti giro la domanda: dove vedi scritto che durante il millennio gli uomini moriranno? :-)
Avatar utente
Michele
Messaggi: 2410
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:51

Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da Michele »

E se Gesù, in Giovanni, espone quello che accade nel presente (in quello di 2000 fa), e parla della vita di coloro che hanno creduto, in Apocalisse si parla del futuro rispetto a 2000 anni fa, quindi nella sostanza, del periodo di tempo che separa il primo avvento di Gesù, con il secondo.
Quindi i versetti di Ap 20:
4 Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni

si riferiscono a quel periodo, da 2000 anni fa, fino agli avvenimenti descritti in Apocalisse.
Poi parla anche degli altri:
5 gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni.
Avatar utente
Michele
Messaggi: 2410
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:51

Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da Michele »

e si prosegue:
Questa è la prima risurrezione. 6 Beati e santi coloro che prendon parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni.
Coloro che partecipano alla prima risurrezione, appartengono ad un periodo di anni che oscilla dai 2000 (fino ad oggi) ed anche oltre, dato che al momento non sappiamo se questi fatti si sono svolti tutti o in parte.
E infine il finale:
12 Poi vidi i morti, grandi e piccoli, ritti davanti al trono. Furono aperti dei libri. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere.
Si tratta dei morti che in precedenza non erano ritornati alla vita e soltanto adesso vengono giudicati, tutto sempre in base al libro della vita e ciò che era contenuto in essa.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Il regno millenario: simbolo o realtà?

Messaggio da bgaluppi »

Giusto, Michele. Il versetto 4 che citi certamente si riferisce a tutti gli eletti vissuti tra la sua prima venuta e la seconda.

I "morti" che non tornano in "vita" prima della fine del millennio sono tutti gli uomini che sono "morti" in quanto non hanno la vita, che è la parola di Dio. Ossia, tutti coloro che, nella storia umana, non hanno potuto o voluto ascoltare la parola di Dio ("lascia che i morti seppelliscano i loro morti"). Questi uomini lontani da Dio escono dalle tombe (rivivono) alla sua venuta; infatti, Gv 5:28 para di "tutti" quelli che sono nelle tombe, non solo di alcuni (quindi tutti gli uomini deceduti). Ma, naturalmente, non possono risorgere incorruttibili, poiché quel destino spetta agli eletti. Assieme a loro, risorgono anche gli eletti deceduti, ma vanno subito alla vita (incorruttibili), mentre gli altri non "vivranno" prima della fine del millennio.

Il che significa che, durante il millennio, la terra sarà popolata solo ed esclusivamente dagli uomini che ancora devono ascoltare la parola di Dio. Gli eletti non fanno parte di essi, poiché risorgono incorruttibili (il che fa pensare che gli altri risorgano corruttibili) o vengono trasformati. I risorti che popolano la terra non muoiono fisicamente una seconda volta, poiché dopo la prima morte, che è l'unica morte fisica, c'è solo la seconda morte, che è lo "stagno di fuoco", e rappresenta il termine dell'esistenza. Chi subisce la seconda morte, cessa di esistere.
Rispondi