Riguardo questa affermazione non sono d'accordo.Dici che l'autore della bibbia è Dio, in un certo senso si. Ma ti ricordo che ispirazione non vuol dire dettato. Ti faccio un esempio semplice. Se io ti racconto una storia e tu la scrivi, stai riportando una struttura del tuo scritto in base al tuo livello culturale. Stai riportando con il tuo linguaggio ciò che io ho detto ed anche se il tuo scritto non fa una piega in quanto esprime esattamente il concetto che io ti ho comunicato è sempre un tuo scritto nella tua lingua o in altra lingua che conosci e la correttezza delle frasi (intendo regole grammaticali ecc..) dipendono da quanto conosci quella lingua.
Tecnicamente la Bibbia dice che "la Scrittura è ispirata ed è utile a insegnare... etc etc" (2 Timoteo 3:16).
Non è che la Bibbia dica:"Lo scrittore fu ispirato quindi il suo scritto contiene ciò che utile... etc etc".
Quindi a voler esser precisi il testo biblico afferma che, il risultato dell'ispirazione di Dio sugli scrittori sacri è un testo ispirato.
Il testo così com'è diventa autorevole, corretto, adatto, giusto... ma prima di ogni altra cosa affidabile in materia di "parola di Dio", comunicazione da Dio. Sulla base di questa premessa il principio che scrivi sulla relatività dello scritto io lo rifiuto.
Vedi tu non ti rendi conto, ma a me fa piacere condividerti questi dettagli, facendo in questo modo ci stiamo spostando dall'ermeneutica biblica, alla bibliologia. Cioè con questa frase richiami l'importanza del testo biblico in sè e quindi cosa il testo biblico afferma di sè.
Se il testo biblico si propone come autorevole, infallibile, degno di attenzione, fiducia... e se ogni parola del testo viene ritenuta utile per farne addirittura prediche (abbiamo simili esempi nella Bibbia)... si arriva a comprendere che la Bibbia, la Parola di Dio fu ispirata in termini plenari (cioè il suo messaggio non si contraddice dall'inizio alla fine e vi è un filo conduttore ben preciso) e in termini verbali (ogni parola è stata voluta da Dio così com'è, comprese alcune forzature grammaticali che un tecnico letterario definirebbe semplici errori grammaticali).
Neanche io credo fosse conoscitore della filosofia greca. Credo però che qualche concetto, sulla base del fatto che parlava il greco, lo conoscesse. Un pò come stiamo facendo noi qui. Non siamo tutti filologi o traduttori biblici, ma siamo infarinati.Ora ti dirò anche che Giovanni era senza istruzione quindi non credo fosse conoscitore della filosofia greca (lo possiamo leggere sugli stessi vangeli ed in atti) ma ciò non vuol dire che egli non conoscesse il significato dei termini che usa. Anzi sto dicendo che li conosceva.
E io ti ho già detto, più volte, che non ha senso cercare ALTRI riferimenti a conferma di questo fatto. Perchè la regola che mi stai cercando di far seguire è sbagliata se usata in questi termini. Cosa significa che se io trovo un qualsiasi passo o una qualsiasi parola usata una sola volta nella Bibbia, allora quella potrebbe essere sbagliata?Io ti ho chiesto di mostrarmi dove si legge chiaramente che Giovanni o altri (visto che l'ellenismo non influenza interi popoli in quel tempo) danno questo significato nei loro scritti a "lògos". Se mi citi Giovanni 1:1 io ti posso dire che è interpretazione e ci possono stare i ragionamenti che fai come ci possono stare quelli dall'altra parte.
E' ridicolo secondo me. In ogni caso, vengo incontro alla tua esigenza e ti dimostro come vi sono diversi riferimenti che parlano di "parola" in termini di essere vivente o personale... ma non mi fare entrare nella polemica di ognuno di essi. Mi limito a citarteli in questa discussione per darti dei riferimenti e dimostrarti che ho ragione di credere a questa tesi su base biblica. Ma se poi tu volessi parlare specificatamente del logos e della sua "personalità", apriamo un topic a parte in modo che possiamo citare a destra e a manca.
Io lo vedo in Giovanni 1:14
Ebrei 4:12E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.
1 Giovanni 1:1,2Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore.
1 Pietro 1:22,23Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della parola della vita (poiché la vita è stata manifestata e noi l'abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunziamo la vita eterna che era presso il Padre e che ci fu manifestata)...
2 Pietro 3:5-7Avendo purificato le anime vostre con l'ubbidienza alla verità per giungere a un sincero amor fraterno, amatevi intensamente a vicenda di vero cuore, perché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio.
Ma costoro dimenticano volontariamente che nel passato, per effetto della parola di Dio (mia nota, vedi che il soggetto è la Parola e non Dio? seppur sia Dio a usare la Parola, gli scritti sono chiari a darle sempre l'importanza che merita), esistettero dei cieli e una terra tratta dall'acqua e sussistente in mezzo all'acqua; e che, per queste stesse cause, il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì; mentre i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi.
Apocalisse 19:13
Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio.
Non ho capito niente. Puoi spiegarti meglio?. Ma qui stai anche mischiando il riferimento a sapienza e su questa sapienza esiste la teoria della personificazione /persona in quanto si associa il lògos per via della scrittura "origine di tutte le cose". Questo concetto è spiegato a livello filosofico e si considerano i libri sapienzali come chiarimento del concetto sotto influenza ellenistica.
Io ho solo detto che in termini biblici abbiamo i libri sapienzali (proverbi in questo caso) che devono essere presi in considerazione. Non so niente di filosofia io.
Io filone non lo cito nemmeno... non mi interessa. Non capisco perchè insisti con queste tesi se ti ho detto che per me non hanno importanza...Dobbiamo risalire alla filosofia di Filone che cerca di estrarre un concetto della realtà del divino.
Io non te le ho citate e non mi interessano. Io ti ho solo esposto possibilità linguistiche e conclusioni dirette. Tutto qui. Non ho esposto nè teologia nè filosofia. Lo stai facendo tu per screditare quelle poche ragionevoli ragioni che ti mostro e che tu dici avere senso.Ma come vedi mi sto impegnando a fare ricerca e la ricerca mi porta altrove nonchè alla tesi sul lògos in periodo post Giovanneo.Tutte le associazioni che tu adesso citi sono state costruite proprio da questi personaggi che ignoranti non erano e ci leggo in loro molti concetti di filosofia , non per rivelazione divina (non sono ispirati ma riportano le loro idee).
Non è vero nazareno. Ti ho detto più volte: La parola si fece carne (è filosofia o è testo biblico?) La parola camminò in mezzo a noi (è filosofia o è testo biblico LETTERALE?)Per ritrovare altri significati riferiti a persona dobbiamo addentrarci nella filosofia greca ed il popolo penso fosse nella maggioranza ignorante e non conoscesse la filosofia greca.
Perchè spingi verso la filosofia greca etc etc quando io non lo faccio?
Io la tengo in considerazione MINIMAMENTE solo perchè non posso dire che un greco come Giovanni vissuto in quel tempo e in quei posti NON NE AVESSE la minima idea. E' una follia dirlo.
E ti ho portato un caso chiaro sopra.
Comunque adesso ho un impegno... risponderò in giornata al resto... credo.