Re: Colossesi 2:14,15
Inviato: domenica 5 marzo 2017, 7:58
Cara Alessia, per cortesia, vorresti spiegarmi tu il significato delle parole di Antonio?
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Messaggioda marco » martedì 28 febbraio 2017, 7:59bgaluppi ha scritto:Ti avevo già chiesto di rispondere a questa domanda: perché Yeshùa fa opere potenti? Ma non rispondi. Non importa, basta che ci rifletti su con la Scrittura alla mano.
Due parole: crocifissione, risurrezione.Troviamo per cortesia un riferimento biblico a questa massima. Perché sarebbe valida se anche la Bibbia la supportasse.
Caro Marco, le mie parole possono essere dure a volte, ma mai offensive nei confronti della persona e della fede di ognuno. Esse sono la naturale risposta al tuo invito ad andare ad elemosinare Cristo. Pensavi che ti ringraziassi forse? Rileggimi e vedi se ho mai nesso in dubbio o sminuito la tua fede; tu puoi offendere me, ma non sminuire o denigrare la mia fede. Non tirare il sasso per poi nascondere la mano, assumendo il ruolo di vittima. E non pretendere di poter trattare gli altri come ti pare e aspettarti che gli altri ti accolgano con un mazzo di fiori.Caro Antonio se avessi scritto io ciò che hai scritto su di me a quest'ora era già "sbattuto fuori". Ma tu sei il moderatore degli altri.
Un'altra citazione a sproposito. Cosa c'entra la muffa con la niddah? Il v. 54 indica chiaramente a cosa si riferiscono quei precetti: “Questa è la legge relativa a ogni specie di macchia di muffa e di tigna”. O forse Dio avrebbe dovuto insegnare a non preoccuparsi di muffe e malattie, tanto Lui è spirito? Prova a far crescere muffe in casa tua, senza preoccuparti, e a mangiartele se crescono negli utensili. La purificazione del luogo, poi, richiama valori simbolici spirituali. Si credeva che la tigna e la lebbra fossero causate da lashon hara (linguaggio oltraggioso); dunque, il rituale che il cohen mette in atto non è che un simbolo di ripristino della purezza (l'uccello che vola via); il cedro simboleggia l'alterigia, l'issopo e il panno scarlatto l'umiltà. Come il sacrificio, tutte queste cose costituiscono simboli e contengono una messaggio profondo, che ha a che fare con la purificazione e l'elevazione. La Cena contiene il simbolo del sacrificio che espia per sempre il peccato; il battesimo contiene il simbolo della morte della carne e la rinascita in spirito. Dobbiamo forse snobbare questi simboli perché tanto Dio è spirito? Nella Scrittura niente è a caso, ogni cosa ha un significato profondo, dunque evitiamo il pressappochismo fideistico e utilizziamo la ragione per comprendere bene le cose, visto che è un dono di Dio. Oltretutto, l'approccio fideistico (che afferma la fede come fonte di conoscenza anteriore alla ragione) non è solo dannoso nella biblistica, ma anche vietato dal regolamento.Carissima Alessia avendo in mente tutto ciò che ha scritto Antonio leggi i versetti LV 14,33-54.