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Re: DI CASA IN CASA ?

Inviato: venerdì 29 gennaio 2016, 10:44
da Gianni
Io continuo a leggere in Lc 10:7: “Non passate di casa in casa”. E questo è un comando di Yeshùa.
Tutto il resto - palazzi che bruciano, americanate e simili - sono solo chiacchiere.
Sta scritto e continua a esserci scritto: “Non passate di casa in casa”.

Re: DI CASA IN CASA ?

Inviato: venerdì 29 gennaio 2016, 10:48
da Gianni
Ottime osservazioni, Giorgia. Tu non condividi la predicazione all'americana, come fanno i raprresentati di commercio. Beh, Yeshùa neppure. Anzi, lui la vieta.

Re: DI CASA IN CASA ?

Inviato: venerdì 29 gennaio 2016, 10:52
da cristianolibero
è anche vero che oggigiorno non si può andare in una piazza e sbraitare a sguarciagola. le forze dell'ordine verrebbero subito a prenderti. quindi se io devo cercare il meritevole in ogni paese in cui vado a predicare, come posso fare? devo far sapere che sono li, cioè che sono arrivato in città. il metodo di porsi ai crocicchi delle strade è buono. resta comunque il fatto che il divieto di Yeshùa è perentorio. una volta un tdg mi disse che quella frase si riferiva al fatto di non trattenersi troppo a lungo come ospiti in ogni casa e di non andare come ospiti di casa in casa ma mi sembra una bella forzatura del testo.

Re: DI CASA IN CASA ?

Inviato: venerdì 29 gennaio 2016, 10:53
da cristianolibero
da una parte però è anche vero che noi dobbiamo predicare e non stare li a sperare che qualcuno si sveglia e ci trova se no....

Re: DI CASA IN CASA ?

Inviato: venerdì 29 gennaio 2016, 10:58
da Gianni
In Mt 10:27 leggiamo queste parole di Yeshùa: "Quello che udite dettovi all'orecchio, predicatelo sui tetti". I "tetti" di oggi sono anche i mezzi di comunicazione di massa, compresa Internet.

Re: DI CASA IN CASA ?

Inviato: venerdì 29 gennaio 2016, 11:01
da cristianolibero
quindi sito web, web tv, ecc....? andare in onda è un pò come entrare nelle case di chi ascolta :-)

Re: DI CASA IN CASA ?

Inviato: venerdì 29 gennaio 2016, 11:12
da Gianni
Caro sportivo, parafrasando una nota barzelletta israeliana, mi immagino questo colloquio tra il corpo dirigente della religione di Brooklyn e Yeshùa:

Diridenti: Gesù, è vero che hai vietato di predicare di casa in casa?
Yeshùa: Ho detto chiaramente di non passare di casa in casa.
D.: Ma per avvisare tutti che il mondo brucia, come facciamo?
Y.: Fatelo non andando di casa in casa.
D.: Sì, ma per raggiungere tutti?
Y.: Ho detto chiaramente di non passare di casa in casa.
D.: Sì, d'accordo, ma oggi?
Y.: Ho detto chiaramente di non passare di casa in casa.
D.: Ma noi vogliamo raggiungere tutti.
Y.: Sentite, fate un po' come vi pare.

Re: DI CASA IN CASA ?

Inviato: venerdì 29 gennaio 2016, 11:17
da Giorgia
Cristianolibero, temo di non riuscire a concordare con il tuo pensiero.

C'è un proverbio che dice qualcosa di molto vero: tutti sono utili, nessuno è indispensabile.

Pensare che noi "dobbiamo" far sapere "che siamo in città" è qualcosa che proprio non concepisco. Questo forum ne è l'esempio lampante. Forse il titolare del forum o gli amministratori vi hanno mandato mail di spam per pubblicizzarlo? No.

E quindi come ci siamo arrivati tutti (escluso chi lo ha creato)?
Per una nostra ricerca. E di sicuro non ci siamo arrivati cercando ricette di pasticcini.
Ne consegue che quando qualcosa ci interessa, noi ci mettiamo in condizione di trovare quello che cerchiamo.

Parlando di Dio c'è qualcosa in più. Dio, se lo cerchiamo, farà in modo di farsi trovare. Lo fa solo attraverso i credenti? No, vi garantisco che Dio si serve di chiunque, anche di chi non crede in Lui per farsi trovare dai suoi...

E quindi, come la mettiamo con il fatto che ci è stato chiesto di parlare del vangelo?

Molto semplice, con l'esempio. Bene, comportiamoci come ci è stato chiesto di fare, e saranno gli altri a notare che noi siamo "diversi" e quando ce ne chiederanno ragione, allora dovremo testimoniare di ciò che Dio ha fatto per noi.

Importunare il prossimo, pretendendo di parlare a tutti di Dio, è qualcosa che, per quanto parta da buone intenzioni, rischia di fare danni seri, ottenendo spesso risultati opposti.

Per concludere, ritengo che il nostro dovere di credenti è di mettersi nelle mani di Dio, chiedendogli di essere suoi strumenti, e limitarci a rendere testimonianza di quanto Lui ha fatto per noi, quando qualcuno ce lo chiederà, il resto lo farà Dio.

Re: DI CASA IN CASA ?

Inviato: venerdì 29 gennaio 2016, 11:27
da Gianni
Pietro dà queste istruzioni: “Glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori. Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni. Ma fatelo con mansuetudine e rispetto”. - 1Pt 3:15,16.

Ciò è conforme a ciò che Giorgia ha spiegato. Pietro non suggerisce affatto di andare a bussare a tutte le porte per spiegare le ragioni della nostra fede in Yeshùa, ma dice di essere pronti a farlo con … con chi? Con “tutti quelli che vi chiedono spiegazioni”. Si noti bene: “Che vi chiedono”.

Re: DI CASA IN CASA ?

Inviato: venerdì 29 gennaio 2016, 11:30
da bgaluppi
Molto semplice, con l'esempio. Bene, comportiamoci come ci è stato chiesto di fare, e saranno gli altri a notare che noi siamo "diversi" e quando ce ne chiederanno ragione, allora dovremo testimoniare di ciò che Dio ha fatto per noi.
Mi ritrovo molto in queste poche parole.