Sui termini ebraici ed i nomi, rispondo a seconda di ciò che trovo e quindi a ciò che potenzialmente qualunque utente può trovare:
3091. יְהוֹשׁ֫וּעַ (Yehoshua or Yehoshua) nel testo ebraico presenta decine di forme e traslitterazioni oltre che precisi significati:
vedi EBRAICO Yhovah; vedi EBRAICO yasha'; vedi EBRAICO Howshea'; vedi EBRAICO Yeshuwa'
(PS: a causa del copia/incolla ci potrebbero essere imprecisioni su come appaiono scritti i termini ebraici)
1. Successore di Mosè, figlio di Nun, ( Ἰησοῦς ) יְהוֺשׁוּעַ): Esodo, Deuteronomio, Giudici, Numeri, Re, Cronache, Neemia,ecc.
2. Sommo sacerdote dopo la restaurazione, figlio di Jehozadak יְהוֺשֻׁעַ in Aggeo, Zaccaria, Esdra, Neemia ecc.
3. יְהוֺשֻׁעַ governatore di Gerusalemme sotto Giosia 2 Re 23:8 ( Ἰησοῦς , Ἰωσηε ).
4. יֵשׁוּעַ ( Ἰησοῦς ). capo di una delle classi di sacerdoti 1 Cronache 24:11
5. יֵשׁוּעַ ( Ἰησοῦς ecc.), Un cognome levitico di frequente ricorrenza: Esdra, Neemia
6. יֵשׁוּעַ , padre di un costruttore di mura Neemia 3:19
7. nome proprio, di una località a sud di Giuda Nehemia 11:26 בְּיֵשׁוּעַ ( ἐν Ἰησού , ἐν Σουα ).
Ora che ci sia differenza tra Yehoshùa e Yeshùa è da dimostrare. Dalle ricerche troviamo che tutti i traduttori confermano che sia lo stesso nome espresso in forma diversa. Nelle scritture greche Iēsous Ἰησοῦς è il nome sia per Gesù che per Giosuè. Anche in Colossesi 4:11 abbiamo un Iēsous Ἰησοῦς chiamato “giusto”, collaboratore di Paolo. Essendo un nome comune, mi sembra difficile credere che Gesù e Giosuè si riferissero a nomi ebraici diversi. Comunque queste ricerche portano ad un risultato. Un risultato diverso occorre provarlo.
Riguardo a Χριστός (Christos) e Μεσσίας (Messias), forse il primo termine ha il corrispondente ebraico Mashach (ungere) ed il secondo invece Mashìach (consacrato). Leggendo i vangeli, mi pare di capire, Yeshùa è sia Messias (unto,consacrato) sia Christos (colui che unge). L’atto di ungere con olio veniva fatto su una persona che diventava così unto, consacrato. Così su re, sacerdoti, anche malati e persino luoghi. Ma nel caso di Yeshùa si tratta di "unzione" simbolica ma superiore a quella letterale con olio.
Tuttavia, per andare a fondo occorre conoscere bene queste cose e la lingua.
Naza, una gentilezza.
Da questo mio scritto qua sotto in risposta a Gianni, ti chiedo: cosa capisci tu da ciò che ho scritto?
Così poi tempo permettendo rispondo anche a Gianni.
Ti informo che gli scritti di Giovanni erano molto pericolosi sia per l'ebraismo, sia per il nuovo credo che andava formandosi dal IV secolo in poi, perché parlavano di concetti molto diversi da quelli che oggi noi possiamo dedurre. Ecco perché è sgrammaticato è pieno di errori perché doveva essere occultato il vero messaggio. Guarda caso gli scritti più antichi dei Vangeli sono dei rimaneggiamenti dagli originali del IV -- V secolo che noi oggi chiamiamo originali”.
Penso che attaccare le persone sia fastidioso da leggere oltre che scorretto ed irrispettoso verso le stesse (parlo in generale, in ogni direzione). Si può commentare o criticare un' ideologia e comunque dimostrando ciò che si scrive. Per esempio, in questa discussione che stavo portando avanti sull’insegnamento sul monte degli ulivi, stavo mettendo in evidenza delle corrispondenze storiche con gli eventi descritti, facendo riferimento alle fonti storiche. Ma anche interpretare può andare bene purchè ci sia una logica.
Se parliamo di dottrine o gruppi pericolosi, lo erano anche i cosiddetti “cristiani” (chiamati così ad Antiochia) e tutte le scritture greche nei confronti dell’ebraismo (vedi oggi). Il IV secolo andrebbe “scansionato” per bene… il male maggiore credo nasca in questo periodo.
Non so perché sia sgrammaticato il vangelo di Giovanni e sicuramente ci sono messaggi nascosti da interpretare. Ma il messaggio nascosto è presente anche in altri testi scritti in un greco più raffinato.. e ci bastano le similitudini, i simbolismi, gli schemi di numeri e parole a renderne difficoltosa la comprensione. Riguardo ai rimaneggiamenti dagli originali .. la questione è che occorre dimostrare ciò che si scrive. Sarei presuntuoso se dicessi che conosco la questione, ma posso semplicemente dire che conosco un minimo di interpretazioni al di fuori da quelle classiche ed ho letto libri di storici rinomati sulla questione dei vangeli e di Yeshùa. Ora però scriverò una cosa che dò per certezza: "
c'è stato un tentativo, soprattutto usando la storia, di occultare la verità" e il problema non si risolve leggendo i saggi storici di tizio e caio.
Ciò che leggo e vedo oggi sono, più che altro, tentativi di traduzione non proprio conformi all’originale (gli ultimi post ne sono una conferma) ed interpretazioni in tutte le salse. Che ci voleva a rimaneggiare per bene senza poi inventarsi, attraverso la teologia ed un gioco di termini, determinate dottrine?