Si è portato alla nostra attenzione questo verso:
Quest’acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio). Esso ora salva anche voi, mediante la risurrezione di Gesù Cristo, (Prima lettera di Pietro 3:21 NR06)
Ora, non voglio fare ne il pignolo, ne quello che vuole ragione a tutti i costi, ma il verso presentato cosa vuole dire nel suo contesto? Ovvio che così preso può dire tutto e nulla, ma tali pratiche non sono di nostra abitudine. Tali pratiche le lasciamo al religioso bigotto (non mi riferisco a te Alfredo), che vuol dare credito alla propria dottrina, pescando qua e là nelle scritture senza capirne in pieno il senso e controllare attraverso il testo greco se i fatti stanno in questo modo! Bereani docet

Premesso questo (scusate il dilungo), passo al sodo.
Ovviamente il passo in analisi ha un sul contesto, vediamolo:
I versi dal 18 al 20 ci parlano del Messia vivificato nello spirito nel quale andò a predicare a quegli spiriti ribelli al tempo di Noè...... Da qui in poi entriamo nel merito dell'analisi dei versi citati, usiamo ancora la nuova riveduta per adesso, visto che questa versione è stata utilizzata per la citazione, ma più avanti mostreremo altre versioni che tendono ad esser maggiormente precise:
.......... quando la pazienza di Dio aspettava, al tempo di Noè, mentre si preparava l’arca, nella quale poche anime, cioè otto, furono salvate attraverso l’acqua. Quest’acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio). Esso ora salva anche voi, mediante la risurrezione di Gesù Cristo, che, asceso al cielo, sta alla destra di Dio, dove angeli, principati e potenze gli sono sottoposti. (Prima lettera di Pietro 3:20-22 NR06)
Il testo in questione ponendo attenta analisi, presenta delle difficoltà logiche:
1. Le otto vite (anime) salvate al tempo di Noè, non furono salvate attraverso l'acqua! Queste furono salvate dall'acqua attraverso l'Arca.
Penso che su questo punto tutti quanti si possa essere d'accordo. Perchè il testo biblico in Genesi è abbastanza chiaro in merito:
Tutti gli esseri che erano sulla faccia della terra furono sterminati: dall’uomo fino al bestiame, ai rettili e agli uccelli del cielo; furono sterminati sulla terra; solo Noè scampò con quelli che erano con lui nell’arca. (Genesi 7:23 NR06)
2. Il verso 21 del testo in analisi, mostra diverse incongruenze che attraverso il testo critico greco possono essere appianate.
• Il termine "acqua" non viene ripetuto al verso 21.
• Non possiamo associare al battesimo un attributo di salvezza, poiché sappiamo che la salvezza è per mezzo del Messia e non come il passo attraverso la lettura superficiale potrebbe indurre!
Vediamo cosa dice il testo originale:
20 απειθησασιν(ai disubbidienti) ποτε( che in precedenza) οτε(quando) απεξεδεχετο(attendeva) ητου(la) θεου(di Dio) μακροθυμια(pazienza) εν(ai) ημεραις(giorni) νωε(di Noè) κατασκευαζομενη(si costruiva) κιβωτου(L'Arca) εις(nella) ην(quale) ολιγοι(pochi) τουτ εστιν(cioè) οκτω(otto) ψυχαι(vite) διεσωθησαν(furono salvate) δι(tramite essa) υδατος(dall’acqua)
Una precisazione: la preposizione “δι”, tutte le traduzioni la riportano con il vocabolo “attraverso”. Questa è una errata traduzione per due motivi: 1. Traducendo “attraverso”, si induce il lettore a pensare che le otto vite siano state per l’appunto salvate dall’acqua………. 2. La grammatica greca ci aiuta in questo ragionamento. Infatti, quando alla preposizione “δι” succede una frase che sia all’accusativo o al genitivo il suo significato cambia!
1. con accusativo: attraverso 1a) di luogo, 1a1) con, 1a2) in,1b) di tempo,1b1) in tutto,1b2) durante,1c) di mezzi,1c1) da, 1c2) per mezzo di
2. con genitivo: tramite 2a) il motivo o ragione per cui qualcosa è o non è fatta, 2a1) a ragione di, 2a2) a motivo di, 2a3) a causa di questa ragione, 2a4) perciò, 2a5) per questo motivo
Quindi. Sapendo che alla nostra bella preposizione “δι”, succede il vocabolo “υδατος”(dall’acqua) che è al genitivo, la canonica traduzione “attraverso” è da scartare, per la stessa logica e grammatica che suggerisce tale traduzione quando il nostro vocabolo si troverebbe nella declinazione all’accusativo.
Per semplificare:
In pratica il vocabolo “acqua”, invece di essere al genitivo “υδατος”, per poter tradurre “attraverso”, si dovrebbe trovare nella forma accusativa “υδωρ”.
Infine per maggiore chiarezza, si noti proprio la differenza delle due declinazioni:
“υδατος” al genitivo, tradotto “dall’acqua”
“υδωρ” all’accusativo, tradotto “l’acqua”
Chiusa la parentesi e precisato il tutto, passiamo al verso 21!
21 ο (ciò ) και (anche) υμας (voi) αντιτυπον (rappresentazione) νυν (ora) σωζει (salva) βαπτισμα (L’immersione) ου (non) σαρκος (della carne) αποθεσις (togliere) ρυπου (la sporcizia) αλλα (piuttosto) συνειδησεως (una cosciente) αγαθης (buona) επερωτημα (richiesta) εις (verso) θεον (Dio) δι (mediante) αναστασεως ( la resurrezione) ιησου (di Yeshùa) χριστου (unto/consacrato)
Altra precisazione: In questo caso, la nostra cara preposizione “δι”, viene tradotta nella maniera corretta! Infatti la parola consecutiva ad essa è “αναστασεως” al genitivo, attribuendo alla nostra preposizione il senso di “tramite” e non di “attraverso”.
Ritornando al nostro testo, riportato dal greco si presenta in questo modo:
ai disubbidienti che in precedenza quando attendeva la di Dio pazienza ai giorni di Noè si costruiva L'Arca nella quale pochi cioè otto vite furono salvate tramite essa dall’acqua ciò anche voi rappresentazione ora salva l’immersione non della carne togliere la sporcizia piuttosto una cosciente buona richiesta verso Dio mediante la resurrezione di Yeshùa il consacrato.
In definitiva il testo in analisi mostra contrariamente tutta altra struttura e diversamente da quanto recepito mostra un significato poco conosciuto. Riportando tutto in bell’italiano, possiamo così concludere la nostra disamina:
Che in precedenza furono disubbidienti, quando la pazienza di Dio attendeva ai giorni di Noè mentre si costruiva l’arca, nella quale in pochi, soltanto otto ebbero salva la vita attraverso essa dall’acqua. Questa rappresentazione di salvezza è anche per voi! Non l’immersione a togliere la sporcizia della carne, piuttosto una buona e cosciente richiesta fatta a Dio mediante la resurrezione di Yeshùa il Consacrato.
Pietro richiama come rappresentazione non l’acqua che è il mezzo di distruzione, bensì l’arca che è lo strumento di salvezza! Conclude il suo discorso denigrando un rituale che in se stesso non porta altro che la pulizia della carne! Ma una giusta attitudine in richiesta a Dio oggi Salva mediante la resurrezione di Nostro Signore Yeshùa! L’unto di Yhwh………