FORUM BIBLICO

Natzarim, mi sono resa conto che nella mia risposta ho dato per scontato una cosa di cui in realtà non sono molto sicura: chi sono gli eletti?
Nella mia risposta ho fatto coincidere eletti e nati di nuovo, ma in realtà forse è più corretto dire che gli eletti sono tutti coloro che accettano il giogo del Creatore. In quest'ultimo caso, un eletto ancora non nato di nuovo può perdere la sua elezione.

Chelaveritàtrionfi:
Giusto quello dici, però la bibbia afferma che non dipende né da chi corre né da chi vuole, ma da Yhvh che fa misericordia!!!
Insomma volevo dire nella mia domanda iniziale, se Yhvh ha preconosciuto e predestinato la sua ekklesia prima della fondazione del mondo, com'è possibile che alcuni come dice ebrei e anche Paolo poi perdono questa elezione? Siamo già predestinati o alla vita eterna o alla seconda morte?

Natzarim, sulla predestinazione già aveva risposto Gianni altrove. Il Creatore sa chi è in grado di seguirlo e chi ancora no.
Questo può risultare "un'ingiustizia" dal punto di vista umano se non si ha conoscenza del pensiero del Creatore e dello scopo della Creazione.
Il pensiero della Kabbalah si discosta dell'interpretazione ortodossa, almeno a quella ufficiale.
Per continuare però dovresti definirmi
1)chi secondo te sono gli eletti
2)qual è lo scopo della Creazione?

Gli eletti sono il corpo di Ha Mashiach, la sua ekklesia, l'avevo già scritto mi pare...
Lo scopo della creazione? Io l'ho già detto altrove ...riunire tutte le cose in Ha Mashiach, prima però viene il terrestre, il regno fisico attraverso il quale tutti bisogna passare, come se il creatore ci volesse addestrare per poi ereditare insieme a Yeshua un regno non più fisico ma spirituale, questo percorso lo ha fatto anche il Messiah...ed è stato il primo ad ottenere il corpo celeste.
" Infatti Lui è il primogenito tra molti fratelli"

Poiché, come tutti muoiono in *Adamo, cosí anche in Ha Mashiach saranno tutti vivificati; ma ciascuno al suo turno: Ha Mashiach, la primizia; poi quelli che sono di Ha mashìach, alla sua venuta;
Prima lettera ai Corinzi 15:22‭-‬23

Non so se condividere qui o sulla cartella di Kabbalah, perché ancora non sono in grado di citare versetti che possano supportare le mie dichiarazioni.
In ogni caso, la tua risposta ( che in fondo un anno fa era simile alla mia), ora mi pone altre domande.
Come si diventa corpo di Cristo? E che fine fanno chi Cristo non lo conosce o non lo accetta, ma serve il Creatore in modo diverso?
Perché è necessario tutto questo percorso contorto: nasciamo, soffriamo, spesso la vita finisce senza un senso.... ?
Tutte le risposte ebreo-messianiche a queste domande non mi hanno mai convinto al 100%, perché le definirei quanto meno " inefficienti", a volte "incoerenti".
Se ti interessa conoscere la mia opinione attuale, la posterò nella cartella Kabbalah

Puoi farlo anche qui Janira , già che siamo!!!!
È solo un paio di mesi che sono su questo forum non ho avuto modo di lettere tutte le cartelle

Avevo risposto qui, ma rileggendo ho deciso di spostare nell'altra cartella per evitare polemiche

viewtopic.php?p=76589#p76589

Avevo letto e ho visto che hai spostato l'argomento in un' altra cartella... è una teoria interessante, anche se non trova riscontro nella bibbia. Soprattutto nelle scritture greche, dove si parla di resurrezione e di giudizio.
Comunque grazie Janira sei sempre molto cortese.

Forse non trova riscontro nelle Scritture Greche( ma è tutto da dimostrare), ma per molti saggi ebrei di certo sì in quelle ebraiche.

Natzarim, rileggendo il tuo commento:

la bibbia afferma che non dipende né da chi corre né da chi vuole, ma da Yhvh che fa misericordia!!!
Insomma volevo dire nella mia domanda iniziale, se Yhvh ha preconosciuto e predestinato la sua ekklesia prima della fondazione del mondo, com'è possibile che alcuni come dice ebrei e anche Paolo poi perdono questa elezione? Siamo già predestinati o alla vita eterna o alla seconda morte?

In poche parole ti stai chiedendo dov'è il nostro libero arbitrio, dato che la chiamata è di Dio e anche il risultato?

Il nostro libero arbitrio si manifesta nella scelta dell'ambiente in cui sviluppare la nostra spiritualità e negli sforzi che impieghiamo per "coltivare" questo ambiente.
Cito a memoria una frase dei Saggi:
Anche se la fine del lavoro non spetta a te, non per questo devi disinteressartene.
Questo significa che tu devi fare tutto ciò che puoi per avanzare spiritualmente, per raggiungere infine la consapevolzza che il risultato non dipende da te, ma dal Creatore.
Qui nasce la preghiera sincera e il vero ravvedimento.