Ora, per favore, rifletti su ciò che implica l’“attenersi alle regole di casa”. Chi si attiene alle regole di casa è un ospite oppure un figlio adottivo che non si è ancora inserito nella nuova famiglia. Per far calzare il tuo esempio alla condizione spirituale, dobbiamo immaginare una casa ben ordinata in cui vi vive serenamente e felici; il Genitore di questa casa ideale è Dio. Nella concretezza dell’esempio, case così, con genitori amorevoli e figli felici, ce ne sono, anche se non numerosissime. In una casa così, nessuno pensa di doversi attenere alle regole: vi si attiene e basta, spontaneamente. Non si sente neppure superbo per il fatto che sta bene e ha piena fiducia nella vita familiare. Né, tantomeno, rimane sul chi vive. È semplicemente felice, fiducioso e pienamente realizzato. Questa è la condizione spirituale dei credenti. Si sentono appagati, sono certi dell’amore di Dio e lo ricambiano con tutto il cuore. E le regole? Quelle non sono scritte su un foglio appeso alla parete della casa; sono nella mente, nel cuore, vengono spontanee.
Se vuoi un altro esempio, in una coppia innamorata in cui i due solo alla pari, non c’è un “masculo” pretenzioso che comanda e bastona la moglie, neppure c’è una donna impaurita che sta sul chi vive temendo di sbagliare. I credenti sono una sposa felice che ha per marito il più dolce e amorevole marito che possa esistere, Yeshùa. Ambedue abitano la Casa del Padre, dove tutto è amore. Non ci sono regole scritte, ma tutti le vivono spontaneamente. Ecco la pienezza del fatto che non c’è timore nell’amore.
E il futuro? Sarà più bello ancora, sempre più bello. Ecco la pienezza dell’essere fiduciosi che nasce dalla certezza dell’amore.
Chi sta attento a rispettare le regole di casa e sta sul chi vive, non ha ancora raggiunto quella pienezza. È un ospite di passaggio. Oppure è stato appena adottato e non ha neppure fiducia di essere stato accolto davvero come figlio. Ciò si chiama disagio, non felicità.
La felicità è la consapevolezza di essere importanti per qualcuno. La massima Felicità è la consapevolezza di essere importanti per l'Uno.
