DI CASA IN CASA ?

chelaveritàtrionfi
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Re: DI CASA IN CASA ?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

C'è un piccolo dettaglio da non sottovalutare. Yeshùa riguardo alla predicazione si rivolge a coloro che erano con lui, che con lui avevano vissuto le vicende ed avevano udito con le proprie orecchie per mesi e mesi i suoi insegnamenti. Nonostante tutto i suoi apostoli e discepoli non avevano proprio tutto chiaro. Nonostante la stessa epoca e la stessa lingua... alcune volte non capivano proprio. La buona novella ancora non era stata scritta. La toràh si leggeva nelle sinagoghe , nel tempio.. non c'era la bibbia nelle case. Serviva ascoltare chi leggeva e coloro incaricati di insegnare. Ricordiamoci anche che non tutti sapevano leggere e scrivere.
Nei vangeli leggiamo che Yeshùa incarica gli undici di predicare ed evangelizzare le genti in tutto il mondo...poi si aggiunge anche Paolo. Ed è quello che è stato fatto nel seguito. Il messaggio era puro e genuino ... diretto da coloro che avevano vissuto gli eventi ed erano stati direttamente incaricati. Molti in seguito hanno messo per iscritto molte storie ed è grazie a questi che oggi possiamo leggere i vangeli. Poi è venuta la grande apostasia con tutti gli insegnamenti fasulli che hanno contaminato il messaggio genuino.
Oggi a distanza di secoli abbiamo solo le scritture a testimonianza . I vangeli, scritti nell'originale in greco antico ed aramaico e tutte le traduzioni che contengono spesso errori e forzature.
Oggi quindi cosa significa evangelizzare? Parlare di Dio, del Figlio Yeshùa e della salvezza ecc... oppure insegnare alle persone in base il nostro intendimento? Tante chiese sono nate da allora ognuna che professa la verità. Ogni esponente religioso ... tra l'altro molti si fanno chiamare padri , pastori ecc.. nonostante sia scritto : « E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. » (Matteo 23,9) oppure "...un solo gregge, un solo pastore" (Gv 10:16), insegna delle dottrine.

Nel primo secolo quindi, nn essendoci le scritture nelle case, nè i vangeli, i discepoli andavano per le case portare la buona novella. Paolo scrive anche delle lettere indirizzate ai colossesi, agli efesini ecc.. La chiesa di Yeshùa si espande nel mondo, non una chiesa fatta di mura. Ogni credente è un mattone.

oggi c'è chi predica di casa in casa. Ma che cosa? un piano strutturato. Un libriccino guida per il nuovo studente che è indirizzato a priori sul significato dei versetti biblici menzionati. Sono stabiliti quali versetti vanno letti , in che modo , viene anche insegnato come porsi e come insegnare le scritture.

Questa predicazione diventa un obbligo morale ed ognuno deve fare poi un "rapporto di servizio" ... una specie di tabellino delle ore.

Ci vengono a dire tutti , che ogni cosa fatta è scritturale. Tra di loro, le religioni, non concordano su tante cose. Per l'una è scritturale A per l'altra non lo è e viceversa.

E qui viene il dubbio su cosa sia davvero scritturale!
Ultima modifica di chelaveritàtrionfi il lunedì 16 febbraio 2015, 10:18, modificato 1 volta in totale.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: DI CASA IN CASA ?

Messaggio da Gianni »

Di certo predicare di casa in casa è anticritturale perchè Yeshùa lo vietò espressamente.
chelaveritàtrionfi
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Re: DI CASA IN CASA ?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Certo Gianni. E per quanto riguarda il predicare fuori? Credo bisogna stare attenti a cosa si predica.... o peggio se si vuole insegnare se poi pretendiamo di dare per scontato un nostro intendimento
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: DI CASA IN CASA ?

Messaggio da Gianni »

Vero, Naza. Proprio per questo nella prima chiesa non tutti erano autorizzati a evangelizzare.
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bgaluppi
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Re: DI CASA IN CASA ?

Messaggio da bgaluppi »

Invece te li senti suonare alla porta e quando rispondono ti dicono: "Sa che la fine del mondo e' vicina?" Ma cosa deve pensare un pover'uomo?
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bgaluppi
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Re: DI CASA IN CASA ?

Messaggio da bgaluppi »

Ottimo Giovanni
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Re: DI CASA IN CASA ?

Messaggio da AKRAGAS »

Personalmente l’usanza di predicare di porta in porta mi fa ricordare una compagnia americana statunitense che vende prodotti per l’estetica e la pulizia: AMWAY, l’avete mai conosciuta? Io sì per casualità! Bene, usa lo stesso sistema pubblicitario del sistema organizzativo tdg. Quando si riuniscono portano con sé dei compagni nuovi che hanno invitato; nelle loro riunioni a turno uno va sul pulpito e parla davanti al pubblico incoraggiando le vendite mentre tutti alla fine applaudono senza sapere perché! Vanno di porta in porta a vendere i loro prodotti, ecc. Avete visto l’analogia? Mero sistema di marketing americano.
Veniamo invece alla tradizione ebraica: Anticamente in Israele era uso che i profeti viaggiassero all’interno del territorio con al seguito i propri discepoli ( letteralmente vengono chiamati “figli” 2Re 2:3-5).
Era tradizione che pure i rabbini si spostassero a insegnare avendo con se i propri allievi (discepoli). Era considerato un grande onore e buona norma ospitare nelle proprie case un maestro.
Pure Yeshua ha utilizzato le stesse tradizioni dei padri: infatti si spostava con al seguito i suoi allievi scelti ovvero gli apostoli e una massa di persone che aiutavano. La predicazione avveniva nelle sinagoghe, nelle piazze, in posti all’aperto, invitati nelle case; ma mai è scritto che Yeshua o gli apostoli si recassero di porta in porta bussando….
mah, forse perchè l’America non era stata ancora scoperta? :d
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Gianni
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Re: DI CASA IN CASA ?

Messaggio da Gianni »

Partiamo da un dato di fatto. In Lc 10:7 si legge: “Non passate di casa in casa”.
Questo comando è doppiamente autorevole: è un comando di Yeshùa e si trova nella Bibbia.

I testimoni di Geova dicono che è vero, ma dal momento che Yeshùa muore la predicazione divenne assidua e quindi andare di casa in casa era necessario?
Se ciò fosse vero saremmo di fronte a una disubbidienza in massa della prima chiesa.

Lo deducono da Atti? Ammesso e non concesso che così sia, avremmo che At smentirebbe il comando di Yeshùa. Evidentemente in At non c’è una correzione del comando di Yeshùa. Sarebbe assurdo solo pensarlo.

Predicare Yeshùa è un dovere. Il modo migliore di farlo? Fare come faceva lui. Il modo peggiore? Disubbidire al suo comando e andare di casa in casa.
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Gianni
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Re: DI CASA IN CASA ?

Messaggio da Gianni »

Fammi capire, caro sportivo. Fare come ha comandato Yeshùa sarebbe paragonarsi a lui? Qualcosa mi sfugge.
Piuttosto, fare diversamente e disubbidendo al suo comando è pretendere di fare meglio di lui.
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Giorgia
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Re: DI CASA IN CASA ?

Messaggio da Giorgia »

Secondo me c'è da tenere presente un punto fondamentale in questo discorso dell'evangelizzazione.

Si deve partire dal un versetto:

Giovanni 15:16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.

Ora, se io parto con questo presupposto, girare di casa in casa, suonando campanelli non ha alcun senso. Perché non siamo noi a far conoscere Dio agli altri.
Se Dio non ci sceglie, noi possiamo anche metterci a fare le capriole per farlo conoscere, ma serve a nulla!
E se Lui ci sceglie, non gli mancano certo i mezzi per condurre a sé quelli che Lui ha scelto.

L'esempio lampante è quello di Filippo con l'eunuco. Ma quanti di noi possono raccontare la stessa storia? Di persone incontrate "per caso" che ci hanno cambiato la vita?

Un altro esempio si può fare parlando dell'attenzione. Un vostro amico compra una nuova macchina che voi non avevate mai visto prima. Da quel momento vi rendete conto che ce ne sono a centinaia nella vostra città. E perché non l'avevate mai vista? Perché non vi interessava.

Con Dio succede qualcosa di molto simile. Fintanto che le persone non sono interessate, non lo vedranno neppure se ci inciampano sopra. Ma dal momento che Dio toccherà il loro cuore, allora lo vedranno ovunque!

Può essere anche sbagliato girare di casa in casa?

Prenderei di nuovo esempio da Dio: se Lui si è ben guardato dall'imporci la Sua presenza... con quale diritto lo faccio io? E' vero, chi predica non ha intenzione di venire a vivere in casa mia, ma comunque si insinua nella mia intimità suonandomi a casa.

Persino Yeshua non si è mai sognato di andare di casa in casa. Lui si metteva a parlare a qualcuno, e la folla si creava man mano. Ero le persone che si avvicinavano a sentire cosa quell'uomo avesse da dire. Non il contrario.

E noi non siamo Cristo.

Per questi motivi io non condivido l'evangelizzazione di casa in casa.
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