Giovanni 6:62

chelaveritàtrionfi
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Credo che la prima cosa da fare quando si studia uno scritto, sia quella di chiedersi che origine abbia un testo, la lingua originale (o le lingue), lo stile letterario e l’ideologia di base che emerge. L’origine del vangelo di Giovanni dovrebbe essere la fine del I secolo quando l'autore (o presunto autore) era già molto anziano. La lingua risulta essere il greco quindi i termini usati esprimono i significati ed i concetti espressi da questa. Alla fine del I secolo siamo in piena epoca greco – romana e la cultura greca si era già infilata nella popolazione: il punto di partenza è stato l’inizio dell’era del dominio dei greci con Alessandro il Grande secoli prima. Così come avvenne con i babilonesi e con i persiani che lasciarono l’impronta culturale nelle popolazioni dominate, così avvenne anche nel caso del dominio greco. Perfino la popolazione moderna occidentale (in alcuni casi mondiale) mostra ancora oggi gli effetti della cultura greca non solo nel linguaggio ma anche nei concetti e in altri aspetti culturali. Pensiamo a come chiamiamo i giorni della settimana, i pianeti, pensiamo alla matematica (per chi l ha studiata): Pitagora, Euclide ecc. la filosofia con Socrate ecc.. tutti greci! Fu un greco a vedere per la prima volta l’uomo come una sfera ed ancora fu un greco a misurare per la prima volta il diametro della terra, con un cammello e due paletti. Questo non vuol dire che la rivelazione superiore sia frutto di ideologia umana ma che gli scritti riflettono il modo di esprimersi del tempo. Lo stile letterario rimarca la cerchia di appartenenza degli autori e lo si capisce analizzando le varie espressioni ed i termini chiave. Per esempio la parola “verità” risuona centinaia di volte in tutti e 4 i vangeli ed andrebbe analizzata per bene. Se c'è una verità che permette di togliere un velo così da "conoscere" ciò che viene dall'alto, vuol dire che all'opposto c'è anche la menzogna. Se c'è la "luce" che deve illuminare, c'è anche all'opposto il "buio". Infatti sono menzionate le tenebre. I significati ovviamente non sono semplicemente "giorno" e "notte" ma vanno scavati in profondità. A differenza degli altri 3 vangeli (definiti sinottici per via della possibilità di essere visti ed analizzati nel loro “insieme”), quello di Giovanni è più tardivo ed utilizza dei termini particolari oltre a volgere maggiore attenzione su altri aspetti rispetto agli altri 3. Fatta questa premessa, per evitare di scrivere un altro libro, ci possiamo concentrare sul contenuto. I 4 vangeli canonici presentano alcuni termini chiave identificativi di una determinata linea seppur ci siano alcune differenze di espressione. Letto in senso critico si potrebbe dire “ ideologia di un particolare gruppo o insieme di gruppi”.

Il vangelo di Giovanni comincia con 2 termini: Archè e Lògos ovvero “inizio” e “parola”. Ma questi termini racchiudono significati profondi. Il primo riporta al principio, quando al caos subentrò l’ordine tramite i comandi divini “Elohim disse”… e così fu! Il secondo esprime un concetto, un’ideologia, il discorso, ciò che è nella mente divina e che viene ad esistere (ed apparire nel mondo materiale). A differenza del "principio" dove leggiamo “l’insieme di idee della mente divina che prendono forma nella materia” (il caos che precede ordine ed esistenza) descrivendo un ciclo completo che confluisce nel simbolo del numero 7, in Giovanni questo aspetto che prima è invisibile (si vede il risultato materiale e non si sente l’ordine di partenza, la voce divina) adesso diventa visibile (accessibile, ascoltabile) tramite la manifestazione materiale attreverso Yeshùa incarna questo primo aspetto. Gli uomini possono ascoltare direttamente ciò che prima non potevano, se non i messaggi divini tramite i profeti. Con Yeshùa si avvicinano cielo e terra così come si capisce nella descrizione del regno celeste, del tempio celeste, del messia celeste e della Gerusalemme celeste a differenza del passato dove tutto ciò era visto semplicemente come accadimenti nel mondo materiale (forse questo ha portato al rifiuto di un messia visto sotto altra luce).

Tutti i significati da ricercare stanno nei simboli e nei termini. Nelle frasi e nell’ordine delle frasi. Nella riflessione e nella meditazione. Le prime chiavi di lettura sono i termini stessi, il contesto e l’ideologia dei gruppi che portavano a conoscenza di questi concetti.

All'inizio di questa discussione è stato menzionato il termine "figlio dell'uomo". Tramite semplice ricerca che occorreva fare da subito, si possono ritrovare tutti i passi in cui viene usata questa espressione. Ora... anche leggendo dalla traduzione si può notare che fino ad un certo punto si parla di "figlio d'uomo" in riferimento all'essere umano, all'uomo. Solo in Ezechiele il termine compare più di 90 volte..ed è lo stesso profeta ad essere chiamato così. Nella letteratura successiva questa "espressione" assume anche altro significato. Ma per avere un quadro completo, occorre considerare degli insiemi letterari mettendo certamente come linee guida quegli scritti considerati canonici. Canonico o non canonico è poi frutto di una scelta. Nel primo secolo venivano letti anche altri testi e ne troviamo prova in alcune citazioni bibliche.

Figlio dell'uomo, Verità: "io sono la via, la verità"..."in verità vi dico..." sono tutti termini che richiedono profonda ricerca e riflessione che potrebbero di mettere in luce ciò che è velato. Non a caso si presenta spesso un linguaggio in parabole e similitudini da comprendere. Ed in quel tempo poteva comprendere chi aveva le chiavi.

Alla luce questo forse si potrà arrivare alle soluzioni di tutti gli altri detti e frasi. Così come la risposta di Tommaso che rappresenta il non credere senza aver visto.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Luigi
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da Luigi »

Clvt
Quando dici che le scritture non sono un romanzo è vero. Ma ciò non vuol dire bypassare la lingua ed il suo significato e sostituirlo con 100 mila interpretazioni. Il paradosso è che da certi punti di vista un ateo riesce a comprendere meglio molti scritti piuttosto che un religioso. Ho fatto anche semplici test... non con atei ma con persone credenti, guidati dal giusto intento (dal nostro punto di vista). Ho fatto leggere loro alcuni capitoli della bibbia ..sai quali? Quelli per i quali ero sicuro che non erano sotto l'incantesimo religioso. Quelli per i quali non conoscevano l'interpretazione delle chiese. Come per magia e con estrema semplicità hanno tirato fuori una spiegazione logica e coerente col testo e con il contesto.

Il giusto intento ovviamente è la verità, l'edificazione, il significato verso la cosa buona.. non di certo la menzogna o il raggiro religioso.
Clvt, continui a non tener conto che il tuo studio puramente accademico ,è fine a se stesso, e rifiuti implicitamente che, La Vera chiave di lettura viene dallo Spirito della Verità "Giovanni 14:17" , che non dimora negli atei, increduli, che siano teologi, pensatori rabbini, che rifiutano e calpestano IL Nome ed il prezioso sangue del Figlio di D-o....

Il testo biblico, recita della necessita del Ravvedimento, della conversione e della fede IN Cristo Gesù IL Signore della Gloria, per il perdono dei peccati, e ciò è inconfutabile,
come è inconfutabile, la necessita di relazionarsi con LUI per avere La Vita.

Mentre continuate ad aggirare questo Fatto, volendo spiegare le scritture, con motivi puramente accademici.

Il testo recita che solo ai Suoi discepoli IL Signore Cristo spiega le scritture, e non a coloro che non credono in LUI, e voi continuate a non tenerne conto.

Matteo 13, 10 Allora i discepoli si avvicinarono e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?» 11 Egli rispose loro: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è dato. 12 Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell'abbondanza; ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo parlo loro in parabole, perché, vedendo, non vedono; e udendo, non odono né comprendono. 14 E si adempie in loro la profezia d'Isaia che dice:
"Udrete con i vostri orecchi e non comprenderete;
guarderete con i vostri occhi e non vedrete;
15 perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile:
sono diventati duri d'orecchi e hanno chiuso gli occhi,
per non rischiare di vedere con gli occhi e di udire con gli orecchi,
e di comprendere con il cuore
e di convertirsi, perché io li guarisca".

PS: Su Efesini non sei più credibile perchè ti sei rifiutato di analizzare il passo che ti è stato messo sotto il naso perchè a te sconveniente.
Polemico e inconcludente.
Su Ef. 1, 17 "che era fuori tema" ho dato il mio contributo "che non è stato gradito" nell'altra discussione .
Se ne vogliamo discutere dell'intero capitolo 1 come chiedi, apri un treand ed intervengo.
Tu semplicemente hai riportato il capitolo, con brevi commenti,
mentre io ti ho fatto notare che ,quel capitolo, recita di:

Si dovrebbe analizzare , cosa siano , quelle benedizioni spirituali nei luoghi celesti in Cristo, destinate pure ai pagani "verso 3".
Si dovrebbe analizzare dell'elezione "verso 4" di questi pagani, prima della formazione del mondo
Si dovrebbe analizzare la predestinazione di costoro "verso 5"
Si dovrebbe analizzare di adozione
Si dovrebbe analizzare , quale sia il mistero della sua volontà verso 9
Si dovrebbe analizzare , cosa sia lo spirito di sapienza e di rivelazione perché possiate conoscerlo pienamente, che ricevono i pagani per la fede nel Figlio di Di-o;
Si dovrebbe analizzare , cosa sia il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso.....
Ecco se vuoi apri la discussione, poichè non hai spiegato nulla di quanto sottolineato.
Saluti
chelaveritàtrionfi
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Luigi purtroppo senza una base di partenza non si va da nessuna parte. Le spiegazioni di cui tu parli erano date a QUELLI, LORO... apostoli e discepoli di quel tempo di QUEL tempo ed in QUEL gruppo. Non di certo ai predicatori della domenica che abbiamo oggi. La credulità e l'ipnosi di massa è servita a tenere un populino buono, schiavo delle religioni. Conta pure....quante religioni sono nate da un solo testo,, tutti pronti ad affermare di avere lo spirito come guida. Conta quanti litigi e condanne a causa delle religioni. Altro che amore o guida per comprendere le scritture ma è l'apice dell'ignoranza. Quindi, mi devo sentir parlare di decime, di persone che parlano in lingue incomprendibili, o altri che dicono di avere lo spirito di profezia o che abbiamo tanti mediatori umani ecc. ecc. ecc.. Oltre a questo ci si mettono anche alcuni studiosi e non capisco che ragionamenti fanno quando scrivono con certezza delle affermazioni. Non è solo una questione di studio accademico ma di un insieme di cose. Purtroppo non tutti sono capaci di comprendere ed io credo perchè non si ha la volontà di farlo. La cosa certa è che senza lo studio e la ricerca libera non si va da nessuna parte. Almeno ciò che è accademico è discutibile, verificabile ed anche correggibile. Ognuno la pensi come vuole. io sono molto concreto e guardo il risultato. ..ed in questa era sarebbe meglio di smetterla con la solita tiritera e dedicarsi alla ricerca della verità. Con questo non sto dicendo che la guida dello spirito non esiste..ciò che credo è che una guida l'abbiamo tutti ..quella che ci stimola a prendere una strada, quella che ci indirizza sta a noi ascoltarla o chiudere la porta. COme ha scritto giustamente Janira... il giusto intento. Ci sta quindi la meditazione e la preghiera ma dopo che hai buttato gli otri vecchi.
Detto in altra maniera.. se hai un bicchiere mezzo vuoto da tempo, prima svuoti e lavi il bicchiere, poi lo riempi d'acqua sperando che sia quella limbida
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
marco
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da marco »

Caro Naza comprendo bene cosa vuoi dire. Hai ragione fino ad un certo punto.
La corretta comprensione dei termini utilizzati nella Bibbia è importante, ma non risolutiva per ciò che riguarda la Sapienza di Dio. Posso avere 10 laure in filosofia e conoscere ogni aspetto della parola Lògos, ma non avvicinarmi assolutamente alla Sapienza celata nella suddetta parola di origine greca.

Guardiamo assieme questo versetto estratto dal libro del Deuteronomio: Il Signore tuo Dio susciterà per te, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta pari a me; a lui darete ascolto.
Possiamo studiare l’ebraico antico, la semantica, la filologia e interpellare per concludere “coloro che l’hanno scritta” tutti convergeranno nella certezza che in quel versetto colui che susciterà Dio al suo popolo sarà pari a Mosè. Gesù può essere mai pari a Mosè, anche nella qualità di profeta? Il testo è chiaro, non c’è ombra di dubbio. Mosè o l’autore ispirato conoscevano una rivelazione molto parziale del Cristo. Sapevano che Dio avrebbe preparato qualcosa di speciale.
Caro Naza è giusto studiare la Bibbia e conoscere i termini per non farsi abbindolare dai vari sapientoni che credono di essere i custodi delle chiavi della scienza. Ma non possiamo fossilizzarci nei termini. Ti ho portato un esempio per spiegare ciò. Se dovessimo credere letteralmente alle parole di Mosè, così come scritte nero su bianco, Gesù risulterebbe un uomo pari a lui. Nè più nè meno.
Allo stesso modo, anche se mai troviamo nero su bianco la scritta Gesù è Dio, lui ci lascia con un interrogativo: ma voi (tutti che leggerete di me) chi dite che io sia?
marco
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da marco »

Una considerazione…
Avrò letto le epistole di Paolo almeno 70 volte. Ogni volta cercavo di comprendere qualcosa di diverso. Le dinamiche della sua predicazione. I problemi che sorgevano all’interno di quelle comunità. I dissidi tra Paolo e gli arciapostoli. E così via. Così facendo conoscevo vizi e virtù della prima comunità di cristiani, ma perdevo il meglio: l’amore viscerale che Paolo nutriva per Cristo. Il soggetto delle sue lettere è Cristo. Arriva a dire che lui vorrebbe essere già con Cristo. Paolo ha amato Gesù come si dovrebbe amare Dio.
chelaveritàtrionfi
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

marco ha scritto: venerdì 17 giugno 2022, 18:41 Caro Naza comprendo bene cosa vuoi dire. Hai ragione fino ad un certo punto.
La corretta comprensione dei termini utilizzati nella Bibbia è importante, ma non risolutiva per ciò che riguarda la Sapienza di Dio. Posso avere 10 laure in filosofia e conoscere ogni aspetto della parola Lògos, ma non avvicinarmi assolutamente alla Sapienza celata nella suddetta parola di origine greca.

Guardiamo assieme questo versetto estratto dal libro del Deuteronomio: Il Signore tuo Dio susciterà per te, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta pari a me; a lui darete ascolto.
Possiamo studiare l’ebraico antico, la semantica, la filologia e interpellare per concludere “coloro che l’hanno scritta” tutti convergeranno nella certezza che in quel versetto colui che susciterà Dio al suo popolo sarà pari a Mosè. Gesù può essere mai pari a Mosè, anche nella qualità di profeta? Il testo è chiaro, non c’è ombra di dubbio. Mosè o l’autore ispirato conoscevano una rivelazione molto parziale del Cristo. Sapevano che Dio avrebbe preparato qualcosa di speciale.
Caro Naza è giusto studiare la Bibbia e conoscere i termini per non farsi abbindolare dai vari sapientoni che credono di essere i custodi delle chiavi della scienza. Ma non possiamo fossilizzarci nei termini. Ti ho portato un esempio per spiegare ciò. Se dovessimo credere letteralmente alle parole di Mosè, così come scritte nero su bianco, Gesù risulterebbe un uomo pari a lui. Nè più nè meno.
Allo stesso modo, anche se mai troviamo nero su bianco la scritta Gesù è Dio, lui ci lascia con un interrogativo: ma voi (tutti che leggerete di me) chi dite che io sia?
Ciao Marco ma infatti se leggi attentamente ciò che ho scritto (è vero che scrivo tanto) ho specificato (mi pare) che non basta lo studio accademico ma tutto l'insieme. Però se togli lo studio (tra l'altro specificato anche da siracide) la vedo dura a comprendere uno scritto. Purtroppo occorre studiare i testi, la storia, il contesto storico e le ideologie dei vari periodi. Se poi c'è chi crede che leggendo due righe e meditare sia sufficiente a ricevere una rivelazione divina va bene così. Ognuno ha il suo percorso. Ciò che ho scritto era solo per mostrare altre vedute . Da ciò che leggo ..si capisce che sei una persona che usa la propria testa. Non amo i concetti preconfezionati ma apprezzo i ragionamenti personali anche se diversi dai miei. Si chiama confronto e ben venga.
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Per quanto riguarda i termini... molte chiavi di lettura del testo stanno proprio li. Certe parole non sono messe a caso ma tutte hanno un preciso motivo. Per esempio "verità", "luce", "figlio dell'uomo" e tanti altri che sarebbe meglio riportarli in greco.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Luigi
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da Luigi »

Tiger ha scritto: venerdì 17 giugno 2022, 14:09
Luigi ha scritto: giovedì 16 giugno 2022, 14:47
Luigi io non riesco a capirti, sei ambiguo, e fai molta confusione.
Non riesco a capirti perché in altri argomenti se n'è parlato, e tu stesso hai affermato che: "non è il Gesù uomo figlio di Maria ad essere Divino, ma ciò che tabernacolava in lui" (Queste sono parole tue )
Adesso te ne rientri di nuovo con le tue prediche del Gesù uomo-Dio a cui rivolgersi. Ti vuoi chiarire una volta per tutte?
Caro Tiger ,io non mi contraddico affatto, e confermo quanto riporti,
con la sola precisazione che, comunque le parole Divine del Figlio, che dimorava nell'uomo Gesù nazareno,
erano comunque proferite dal "figlio dell'uomo ", nato da Maria.
Le due nature, erano comunque inscindibili, sia prima che dopo la resurrezione.
Eh no caro Luigi, le parole proferite dal Gesù uomo erano proferite dal Divino che era in lui, e quindi sono scindibili.
Bene, adesso che ti sei chiarito, capisco la tua posizione. Francamente credevo che tu avessi capito.
Quindi , io che non ho mai letto i vangeli, non conosco il figlio di Dio, e sono condannato alla Dannazione eterna.


Tiger, questo lo affermi tu e non io.
IO leggo che per chi è vissuto conoscendo il vangelo della Grazia,
chiunque crede IN LUI "Cristo Gesù" non è giudicato, ma perdonato dai suoi peccati mediante la fede IN LUI,
mentre chi non crede IN LUI, è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figliuol di Dio "Gv. 3, 16-20.
Vedi tu, qual è la tua posizione.



Mentre tu che ti abbeveri direttamente alla Fonte manipolata e ci sguazzi dentro, avrai la vita eterna e svolazzerai felice nel regno di Dio.
Caro Luigi, tu non hai capito chi è il figlio di Dio, né dove è, né come agisce.

Sono molte le cose dello Spirito che non mi sono chiare,
ma non il messaggio del vangelo della Grazia, che recita la necessità del Ravvedimento e della Riconciliazione col Padre,
mediante La fede e confidanza nel Nome del Figlio di D-o.
La Fonte, La Verità, La Vita eterna che era presso IL Padre,
come La resurrezione, La Via, La Vita, IL RE..
E' IL Signore Cristo Gesù IL Figlio del Padre
, e appunto la nostra comunione "relazione" .
è col Padre e col Figlio Suo mediante IL Solo Spirito.
E per quanto i copisti e quelli in malafede, abbiano potuto , e voluto "manipolare" in alcune parti il testo sacro,
tu pensi che D-o
"dopo aver dato IL Suo Proprio Figlio, per la redenzione dell'umanità"
non abbia potuto e saputo, preservare l'integrità del messaggio evangelico , che tanti continuano a rifiutare "anche nel forum" ?

La mia certezza assoluta è, che :
1 Corinti 15, 3 Poiché io v'ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; 4 che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture 5 che apparve a Cefa, poi ai Dodici. 6 Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta....

Senza la fede IN LUI non si ha il perdono dei peccati "Atti 26,18"

Si è morti e si va incontro alla perdizione eterna, mentre qui si continuano a fare vani ragionamenti.....

Io credo IN LUI, che E' la mia Sola Giustizia davanti al Padre.
Voler conoscere tutto tranne Cristo, è fine a se stesso;
è vano ,sterile ed inutile
Guardate Saulo; fariseo, zelante della legge mosaica;
la sua conoscenza era inutile come lui scrive.
Chiamato dal Signore Cristo per servirlo, portando IL Suo Nome alle genti ha dovuto riconoscere che era come spazzatura la sua conoscenza senza Cristo, e ritenere ogni cosa una perdita, per Cristo e la di LUI conoscenza.
Dunque se per voi riporre la fede nel Signore Cristo, e a LUI chiedere di avere La Vita, è idolatria;
vi dico che sono in buona compagnia con Paolo, Pietro e tutta la prima Ekklesia che celebrava..... da allora IL Nome del Figlio di D-o.

Il caro Marco chiede giustamente:
chi sono i beati che crederanno senza vedere ?
Ricordo che tali parole , a Tommaso gli furono rivolte ,per aver creduto nel suo Signore Cristo Gesù "Kirios di me" e nel suo Il D-o "Ho Theos"
Ora Il Signore , pure precedentemente dice:
Chi crede IN ME ,Ha vita eterna;
venite da ME per avere La Vita
IO Sono La Vita Eterna; La Resurrezione.

Dunque ,la domanda di Marco , io la pongo diversamente:
Chi sono questi beati che "credono IN LUI" senza vedere ?
Ci sono qui nel forum ?

E' alquanto surreale leggere che ,si vuole studiare "per spirito puramente accademico"
per trovare la vera chiave di lettura, " per trovare la verità" per poi ,
non accettare il centro del messaggio evangelico, che recita della necessità del Ravvedimento,
e non voler conoscere Cristo che LUI E' La Verità,
rivolgendosi a LUI per avere La Vita, portando vani ragionamenti che non dissetano l'anima ,morta nei suoi peccati.

chelaveritatrionfi
Ognuno la pensi come vuole. io sono molto concreto e guardo il risultato. ..ed in questa era sarebbe meglio di smetterla con la solita tiritera e dedicarsi alla ricerca della verità.


IL Signore Cristo "LUI E' La Verità"..
Quale risultato si può conseguire senza di LUI ?
Quale sarebbe stato quello di Saulo, senza la fede nel suo Signore?
Se vuoi datti una risposta caro.
Ciao Marco ma infatti se leggi attentamente ciò che ho scritto (è vero che scrivo tanto) ho specificato (mi pare) che non basta lo studio accademico ma tutto l'insieme.
Caro clvt, quale sarebbe "tutto l'insieme" senza alcuna conoscenza-relazione col Signore Cristo , rifiutando il modus operandi della prima Ekklesia,
volendo solo scandagliare, l'aspetto filologico, semantico... ?
Saluti
Ultima modifica di Luigi il domenica 19 giugno 2022, 8:11, modificato 3 volte in totale.
Luigi
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da Luigi »

Tiger ha scritto: domenica 19 giugno 2022, 7:53 Va bene Luigi :-BD.
Tiger ,le tue parole devo intenderle come un assenso,
oppure ,come dire :ognuno crede in ciò che vuole..?
Stammi bene
:-)
chelaveritàtrionfi
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Re: Giovanni 6:62

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Luigi ha scritto: sabato 18 giugno 2022, 9:08
IL Signore Cristo "LUI E' La Verità"..
Quale risultato si può conseguire senza di LUI ?
Quale sarebbe stato quello di Saulo, senza la fede nel suo Signore?
Se vuoi datti una risposta caro.
Ciao Marco ma infatti se leggi attentamente ciò che ho scritto (è vero che scrivo tanto) ho specificato (mi pare) che non basta lo studio accademico ma tutto l'insieme.
Caro clvt, quale sarebbe "tutto l'insieme" senza alcuna conoscenza-relazione col Signore Cristo , rifiutando il modus operandi della prima Ekklesia,
volendo solo scandagliare, l'aspetto filologico, semantico... ?
Saluti
La verità ce l'avere sotto agli occhi e non la volete vedere. Le istituzioni religiose stesse sono la dimostrazione che la comprensione delle scritture avviene attraverso lo studio e la conoscenza e si procede per gradi. NElla chiesa cattolica la gerarchia comincia dal sacerdote. Mi risulta che occorre un percorso seminariale con tanto di materie da studiare: storia, filosogia, latino, greco, storia della chiesa, esegesi, teologia ecc.. chi ha una laurea quadriennale con materie comuni può accorciare il percorso. Ma non studi in realtà la bibbia ma come si interpreta. Se ci spostiamo in altre congregazioni il percorso è più semplice: per diventare un pastore non occorre una laurea o un seminario ma un percorso di studi interno. Anche qui si studia come quella congregazione interpreta la bibbia. Poi se vuoi entrare a far parte di un corpo direttivo... sono loro che decidono che sei un eletto (da chi non si sa). Non sono ammessi studenti liberi e libere interpretazioni. Se non segui quella linea sei fuori.

Ogni adepto a queste sette (lo sono tutte, grandi e piccole) scrupoloso ed osservante, crede di avere una guida spirituale che gli spiega le scritture. Il risultato è che tutti litigano tra di loro per l'interpretazione corretta. Ma la conclusione è che questi non si rendono conto di essere sotto l'ipnosi dell'ignoranza. Almeno ragionassero con la propria testa e facessero il loro percorso con i loro errori.. avremmo degli ignoranti liberi che cercano di crescere. Così mi reputo io ..ignorante libero che cerca di crescere svincolato dall'ipnosi religiosa.

Riguardo al resto, LUI LUI ekklesia ecc..la realtà è che puoi parlare di queste cose perchè qualcuno ha tradotto dei testi. Ora bypassiamo il fatto che abbiamo testi scelti e testi scartati, tentativi di manipolazione ecc. ecc.. ma considerando solamente che i traduttori non sono ispirati, esistono casi di errori nella resa dei termini voluta o in buona fede. Ogni traduttore è influenzato dall'ipnosi di massa di una o l'altra congregazione di classe protestante o non e questo richiede in certi casi ulteriore analisi dei testi originali. Basta un solo termine in una frase tradotto male, oppure una virgola fuori posto... che cambia il senso della frase e non sempre il contesto riesce a rendere il significato corretto. Un Carmelo o un Peppino che leggono quella frase..tenderanno a comprendere male. A tutto ciò si aggiunge l'influenza a monte dell'interpretazione religiosa che si è deciso di abbracciare = si.. io ragiono con la testa degli altri.

A tutti questi qui, gli sta bene che chi sta sotto discuta animatamente su queste cose. Chi sta sopra se la ride e non si mescola certamente con chi sta in basso (benvenuti nella gerarchia). Conoscenza vuol dire avere potere ... e chi ha il potere invece ha intenzione di tenerselo e lasciare la massa nell'ignoranza
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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