Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche
Inviato: martedì 16 aprile 2024, 5:12
Grazie Noiman, interessante la precisazione sulla "formazione della luce".
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Non mi è chiaro come il segno di qualcuno possa essere lui stesso e non comprendo la relazione fra questo e i segni che appaiono nel Sole e nella Luna nel parallelo di Luca. Forse vuoi dire che in Daniele 7,13 e Apocalisse 19,11 il figlio dell'uomo è una figura apparsa nelle visioni. Un figlio dell'uomo può apparire nelle nuvole in una visione e questa figura è chiara a chi ha la visione, ma nella realtà non vedo come sia possibile vedere da terra, ad occhio nudo, la figura di un uomo che sta all'altezza delle nuvole.Margo27@live.it ha scritto: ↑sabato 13 aprile 2024, 20:37 In Matteo 24:30 "il segno del Figlio dell'uomo..." qui è evidenziato che il "segno" è il figlio dell'uomo stesso (Yeshua) cfr. Daniele 7:13, Apocalisse 19:11.
C'è anche un'altra spiegazione: la luce, quando appare nell'oscurità ha sempre una forma geometrica ben definita. L'oscurità viene separata da questa forma geometrica e il verbo biblico ברא , oltre che creare, significa anche dividere. L'operazione di illuminamento causa una divisione (ברא) delle tenebre. Nel verso di Amos analogamente i monti hanno una forma e questa divide il vento che li attraversa.noiman ha scritto: ↑lunedì 15 aprile 2024, 19:40
Bisogna osservare che per la luce è utilizzato il verbo “formare” (sinonimo di estrarre, fare uscire) secondo l’agiografo dunque la luce ha una sua sostanza, per questo il testo usa la parola formazione, indicando che essa esisteva già, al contrario dell’oscurità che non ha sostanza e va creata, ecco perché per l’oscurità viene usato il termine “creazione”, simile a “Egli forma le montagne e crea il vento”(Amos 4/12) ,
Avevo anche letto da qualche parte che scientificamente I fotoni sono piu antichi delle stelle.
Provo a dire la mia non possiamo fare previsioni apocalittiche sulla base di eclissi e passaggi di comete pero Elohim le fa avvenire per una ragione.Universal ha scritto: ↑martedì 16 aprile 2024, 9:32Non mi è chiaro come il segno di qualcuno possa essere lui stesso e non comprendo la relazione fra questo e i segni che appaiono nel Sole e nella Luna nel parallelo di Luca. Forse vuoi dire che in Daniele 7,13 e Apocalisse 19,11 il figlio dell'uomo è una figura apparsa nelle visioni. Un figlio dell'uomo può apparire nelle nuvole in una visione e questa figura è chiara a chi ha la visione, ma nella realtà non vedo come sia possibile vedere da terra, ad occhio nudo, la figura di un uomo che sta all'altezza delle nuvole.Margo27@live.it ha scritto: ↑sabato 13 aprile 2024, 20:37 In Matteo 24:30 "il segno del Figlio dell'uomo..." qui è evidenziato che il "segno" è il figlio dell'uomo stesso (Yeshua) cfr. Daniele 7:13, Apocalisse 19:11.
Un eclisse anche sperduta in mezzo ad un oceano non viene fuori dal nulla. Se avviene e' la volonta divina che la fa accadere anche se il fenomeno ha una spiegazione scientifica. Siamo portati a pensare ai segni del cielo come qualcosa di irripetibile, unico e che non ha spiegazione scientifica ma I segni del cielo potrebbero essere veramente "sotto il naso" essendo eventi astronomici che ogni tanto accadono e si spiegano anche scientificamente. Anche I pagani antichi credevano che le eclissi e I passaggi di comete erano segni celesti solo che li riconducevano alla volonta dei loro dei. L'idolatria stava nel ricondurle alla volonta dei loro dei.noiman ha scritto: ↑sabato 13 aprile 2024, 21:16Noiman buongiorno vorrei chiederti il punto di vista ebraico sugli eventi nel cielo come le eclissi. Eclissi di sole ed eclissi di luna coincidenti con le festivita ebraiche possono essere dei segni che Elohim rivolge al genere umano per comunicare qualcosa? Questa cosa e' fondata nella Torah oppure e' un idea pagana?
Gianni in attesa di Noiman citiamo Genesi 1,14
Poi DIO disse: «Vi siano dei luminari nel firmamento dei cieli per separare il giorno dalla notte; e siano per segni e per stagioni e per giorni e per anni;"Per segni" in ebraico לְאֹתֹת֙
https://biblehub.com/hebrew/226.htm
Da questo versetto sembra che Yhwh ha fatto I luminari non solo per regolare stagioni, giorni e anni ma anche per i segni.
Rashi e Ibn Ezra fanno riferimento anche alle eclissi.
Troviamo poi scritto questo: Geremia 10,2
Così dice il Signore: Non imparate la via dei pagani e non siate sgomenti davanti ai segni del cielo; perché i pagani ne sono sgomenti.
Grazie.
Rispondo per quello che so e per quanto riguarda la parte connessa al “segno” secondo la tradizione ebraica.
Non è proprio così caro anima salvata, secondo me non bisogna fare confusione tra i segni dei profeti e la generalizzazione del “segno” nel suo significato generale, un esempio Yeshaya’ riguardo re Achaz “E continuò il Signore a parlare a Achaz, chiedi per te un segno dal Signore tuo”(Yeshayà’ . 7/11) e gli aspetti astrologici e di conseguenza le derive idolatriche, Siracide scriveva: ”La luna con il suo ciclo stabilisce le stagioni e il punto di riferimento per calcolare il tempo. Per fissare le date delle ricorrenze si ricorre alla luna che cresce e poi cala, essa è un segnale …”(Il libro della sapienza)
אות “ot” è il segno, innanzitutto inteso come singola lettera ma anche come “prodigio”, il suo plurale “ottòt” e polisemica , nella forma “otiyyòt” indica i segni alfabetici, otiyyòt assume anche il significato “ciò che viene” vedi anche Yeshayà’ 41/23.
את e אות, “ot” sono la prima e l’ultima lettera del’alfabeto ebraico, la waw fa da congiungimento, nella scrittura completa sostituisce il suono “o” con un kolem magnum sopra la waw, ma nel suo significato ermeneutico la waw rappresenta anche la conversione temporale del segno in possibilità dinamiche, un esempio la waw inversiva, in questo caso ponendosi tra alef e tav pone un legame nel suo divenire, qualche cosa identico alla particella את “et””
Noiman